Buon compleanno Nicola Zingarelli
Linguista e filologo, nato a Cerignola
Cerignola - domenica 28 agosto 2022
18.00
Doveroso ricordare l'anniversario della nascita di Nicola Zingarelli, di cui ci onoriamo essere concittadini.
Zingarelli nasce il 28 agosto 1860, ricoprì, tra altri, prestigiosi incarichi come Direttore della sezione letterature romanze dell'Enciclopedia Italiana, curata dall'istituto Treccani, Direttore della rivista napoletana "Rassegna critica della letteratura italiana, e membro dell'Accademia della Crusca". Dai più è ricordato per il Vocabolario che porta il suo nome e che proprio quest'anno festeggia i suoi primi 100 anni.
Non tutti sanno che Zingarelli fu tra i maggiori cultori dell'opera dantesca, tanto da poterlo considerare l'iniziatore della "critica dantesca", avendo anche pubblicato una importante monografia dedicata al Sommo Poeta, tra l'800 e il '900. Per i non addetti ai lavori il suo nome è legato all'omonimo Vocabolario, opera di straordinaria qualità, editato come volume unico, composto da 1724 pagine, proprio 100 anni fa, nel 1922.
Il Vocabolario Zingarelli rappresenta un'assoluta novità per i tempi, una summa della lingua italiana, quello che oggi definiremmo "un database" di parole.
In 100 anni ne è passata di acqua sotto i ponti e anche di parole ne sono entrate ed uscite dal Vocabolario della lingua italiana. Parole nuove, che sono figlie dei tempi e che occorre spiegare, mantenendo viva l'attenzione ai nuovi linguaggi e ai neologismi che ne derivano, oltre a tutta una somma di anglicismi che fanno inorridire i puristi della lingua italiana.
Parole desuete, a rischio di estinzione e parole nuove, moderne, forestierismi vari, fanno il loro ingresso nel Vocabolario, che viene revisionato ogni anno, diventando un prezioso scrigno, sempre più ricco e sempre più aderente ai tempi. L'etimologia delle parole, i neologismi, i termini più forbiti e le norme grammaticali, ne sanciscono il carattere di assoluta modernità.
"Bisognerebbe insegnare a scuola a leggere il vocabolari come se fossero libri di storia sociale e culturale, oltre che linguistica e non semplici liste di parole in ordine alfabetico" (Mario Cannella Lessicografo dello Zingarelli).
La prima parola dell'edizione del 1922 è abaca, l'ultima zuzzurellone, ma non vi diciamo cosa significano. E per favore non usate Google, sfogliate un vocabolario. Il vocabolario va conosciuto e frequentato.
Zingarelli nasce il 28 agosto 1860, ricoprì, tra altri, prestigiosi incarichi come Direttore della sezione letterature romanze dell'Enciclopedia Italiana, curata dall'istituto Treccani, Direttore della rivista napoletana "Rassegna critica della letteratura italiana, e membro dell'Accademia della Crusca". Dai più è ricordato per il Vocabolario che porta il suo nome e che proprio quest'anno festeggia i suoi primi 100 anni.
Non tutti sanno che Zingarelli fu tra i maggiori cultori dell'opera dantesca, tanto da poterlo considerare l'iniziatore della "critica dantesca", avendo anche pubblicato una importante monografia dedicata al Sommo Poeta, tra l'800 e il '900. Per i non addetti ai lavori il suo nome è legato all'omonimo Vocabolario, opera di straordinaria qualità, editato come volume unico, composto da 1724 pagine, proprio 100 anni fa, nel 1922.
Il Vocabolario Zingarelli rappresenta un'assoluta novità per i tempi, una summa della lingua italiana, quello che oggi definiremmo "un database" di parole.
In 100 anni ne è passata di acqua sotto i ponti e anche di parole ne sono entrate ed uscite dal Vocabolario della lingua italiana. Parole nuove, che sono figlie dei tempi e che occorre spiegare, mantenendo viva l'attenzione ai nuovi linguaggi e ai neologismi che ne derivano, oltre a tutta una somma di anglicismi che fanno inorridire i puristi della lingua italiana.
Parole desuete, a rischio di estinzione e parole nuove, moderne, forestierismi vari, fanno il loro ingresso nel Vocabolario, che viene revisionato ogni anno, diventando un prezioso scrigno, sempre più ricco e sempre più aderente ai tempi. L'etimologia delle parole, i neologismi, i termini più forbiti e le norme grammaticali, ne sanciscono il carattere di assoluta modernità.
"Bisognerebbe insegnare a scuola a leggere il vocabolari come se fossero libri di storia sociale e culturale, oltre che linguistica e non semplici liste di parole in ordine alfabetico" (Mario Cannella Lessicografo dello Zingarelli).
La prima parola dell'edizione del 1922 è abaca, l'ultima zuzzurellone, ma non vi diciamo cosa significano. E per favore non usate Google, sfogliate un vocabolario. Il vocabolario va conosciuto e frequentato.