Territorio
Brigida e Cristiana, due “pazzerelle” alla riscoperta della terra
Alle porte di Cerignola nasce uno spazio immerso nella natura dove adulti e bambini possono imparare un nuovo stile di vita
Cerignola - sabato 30 maggio 2020
10.32
Brigida e Cristiana oltre ad essere madre e figlia, assieme alla loro associazione di promozione sociale Il giardino di Kama, sono le ideatrici de "I Pazzerelli", un'oasi verde alle porte di Cerignola. La sfida in cui credono fortemente è quella di far riscoprire, a chi vorrà visitare il posto, il contatto con la natura attraverso l'adozione di pratiche quotidiane che modifichino il nostro stile di vita in uno più sano e sostenibile. Tutto ciò nella cornice naturale dell'agro di Cerignola, un territorio che merita di essere riscoperto e valorizzato. Scopriamo cos'è e quali sono le attività che questo progetto si propone di offrire.
Che cos'è e come nasce il progetto de "I Pazzerelli"?
(Brigida) Il progetto nasce e verrà gestito dall'associazione Il giardino di Kama di cui sono presidente. Possiamo contare su una decina di soci e un'esperienza ventennale nelle attività di promozione sociale. È anche la continuazione di attività che avevamo avviato a Cisternino in valle d'Itria. Lì organizzavamo corsi di yoga, meditazione, cura del corpo e tante altre attività. Dovendo lasciare quella struttura, abbiamo deciso di continuare quell'esperienza ma convogliare le attività sul nostro territorio, un territorio meraviglioso che merita di essere valorizzato. Crediamo che sia arrivato anche il momento di cambiare il nostro stile di vita in uno che rimetta al centro le persone e la terra per formare tutti insieme una comunità.
Come pensate di coinvolgere chi deciderà di venirvi a trovare?
(Brigida) Il filo conduttore del progetto è la permacultura, un sistema etico e filosofico di conduzione della vita quotidiana basato su tre principi cardine: la cura della terra e il rispetto per l'ambiente, la cura per le persone, e quindi cura anche di sé stessi, e la distribuzione equa delle risorse naturali. Principi che si possono applicare anche nella vita di tutti i giorni. Pensiamo che sia arrivato il momento di rimetterci in gioco secondo modalità nuove.
Quest'iniziativa è in qualche modo legata al periodo difficile che viviamo?
(Cristiana) Ci siamo accorte che in questo periodo particolare si sente molto l'esigenza di ritornare alla terra. Il fatto di essere stati per molto tempo chiusi in casa comincia a farci apprezzare meglio l'importanza del contatto con l'ambiente. Abbiamo avvertito personalmente, ma anche nel confronto con altre persone, l'esigenza di avere uno spazio condiviso in natura che non fosse il semplice parco. Crediamo quindi che anche per questo, sia il momento giusto per lanciare la nostra iniziativa.
Quando inizieranno le attività e dove si trova il posto?
(Brigida) Il terreno che l'associazione ha preso in comodato si trova a 4 km da Cerignola, nei pressi della tenuta Pavoncelli sulla strada di Santo Stefano, una parallela di via Melfi. È esteso meno di un ettaro ed è coltivato ad olivo. Martedì 16 giugno inizieranno le attività con i laboratori per i più piccoli, quella sarà anche l'occasione per presentare il posto a chi ha pre-iscritto i bambini. Per il momento purtroppo non possiamo ospitarne più di dieci per volta. Parte dei laboratori saranno tenuti da noi ma collaboreremo anche con altre associazioni della città che già lavorano con i bambini.
Quindi avete già delle adesioni per le prime attività, saranno a pagamento o gratuite?
(Cristiana) Sì, abbiamo avuto un bel riscontro. Tante mamme scoraggiate dalla chiusura di asili e scuole, ma anche dalla mancanza di spazi in città dove poter passare del tempo in pace, hanno mostrato interesse per le attività riservate ai bambini. Questa è una cosa che ci sta particolarmente a cuore. Tutti i bambini, se non vengono soffocati, hanno la predisposizione per le attività all'aria aperta, e soprattutto a loro serve avere libertà di spazio e di movimento. Abbiamo previsto una tessera associativa annuale che costa 10€, garantisce la copertura assicurativa e dà l'accesso agli eventi gratuiti, i singoli corsi invece avranno poi un costo a parte.
Molte attività per i più piccoli, e per gli adulti?
(Brigida) Abbiamo previsto anche eventi per adulti: presentazioni di libri, corsi sull'agricoltura sostenibile, artigianato, yoga, sono tanti i filoni le tematiche. Vorremmo anche avviare allevamenti meno praticati: lombrichi, bachi da seta o fare dei laboratori per il riuso dei materiali di scarto. Ci piacerebbe anche organizzare dei corsi per riscoprire i vecchi mestieri della città o incoraggiare il baratto sia tra i bambini che tra gli adulti. Ci saranno anche incontri con supporto psicologico rivolti ai genitori, per offrirgli uno spazio dove raccontarsi e confrontarsi, visto il momento particolare che viviamo.
Il vostro progetto ha un nome particolare, come lo avete scelto?
(Cristiana) È opera di mio figlio di quattro anni. Noi andavamo alla ricerca di nomi più poetici e altisonanti, ma alla fine l'idea è sua. Il nome in realtà è in riferimento ai bambini che verranno a praticare le nostre attività, ma noi ce lo siamo sentite subito addosso perché per avviare imprese come questa un po' di sana follia ci vuole. Abbiamo solo aggiunto il sottotitolo che ci sembra azzeccato: "I folli e i sognatori cambieranno il mondo".
Che cos'è e come nasce il progetto de "I Pazzerelli"?
(Brigida) Il progetto nasce e verrà gestito dall'associazione Il giardino di Kama di cui sono presidente. Possiamo contare su una decina di soci e un'esperienza ventennale nelle attività di promozione sociale. È anche la continuazione di attività che avevamo avviato a Cisternino in valle d'Itria. Lì organizzavamo corsi di yoga, meditazione, cura del corpo e tante altre attività. Dovendo lasciare quella struttura, abbiamo deciso di continuare quell'esperienza ma convogliare le attività sul nostro territorio, un territorio meraviglioso che merita di essere valorizzato. Crediamo che sia arrivato anche il momento di cambiare il nostro stile di vita in uno che rimetta al centro le persone e la terra per formare tutti insieme una comunità.
Come pensate di coinvolgere chi deciderà di venirvi a trovare?
(Brigida) Il filo conduttore del progetto è la permacultura, un sistema etico e filosofico di conduzione della vita quotidiana basato su tre principi cardine: la cura della terra e il rispetto per l'ambiente, la cura per le persone, e quindi cura anche di sé stessi, e la distribuzione equa delle risorse naturali. Principi che si possono applicare anche nella vita di tutti i giorni. Pensiamo che sia arrivato il momento di rimetterci in gioco secondo modalità nuove.
Quest'iniziativa è in qualche modo legata al periodo difficile che viviamo?
(Cristiana) Ci siamo accorte che in questo periodo particolare si sente molto l'esigenza di ritornare alla terra. Il fatto di essere stati per molto tempo chiusi in casa comincia a farci apprezzare meglio l'importanza del contatto con l'ambiente. Abbiamo avvertito personalmente, ma anche nel confronto con altre persone, l'esigenza di avere uno spazio condiviso in natura che non fosse il semplice parco. Crediamo quindi che anche per questo, sia il momento giusto per lanciare la nostra iniziativa.
Quando inizieranno le attività e dove si trova il posto?
(Brigida) Il terreno che l'associazione ha preso in comodato si trova a 4 km da Cerignola, nei pressi della tenuta Pavoncelli sulla strada di Santo Stefano, una parallela di via Melfi. È esteso meno di un ettaro ed è coltivato ad olivo. Martedì 16 giugno inizieranno le attività con i laboratori per i più piccoli, quella sarà anche l'occasione per presentare il posto a chi ha pre-iscritto i bambini. Per il momento purtroppo non possiamo ospitarne più di dieci per volta. Parte dei laboratori saranno tenuti da noi ma collaboreremo anche con altre associazioni della città che già lavorano con i bambini.
Quindi avete già delle adesioni per le prime attività, saranno a pagamento o gratuite?
(Cristiana) Sì, abbiamo avuto un bel riscontro. Tante mamme scoraggiate dalla chiusura di asili e scuole, ma anche dalla mancanza di spazi in città dove poter passare del tempo in pace, hanno mostrato interesse per le attività riservate ai bambini. Questa è una cosa che ci sta particolarmente a cuore. Tutti i bambini, se non vengono soffocati, hanno la predisposizione per le attività all'aria aperta, e soprattutto a loro serve avere libertà di spazio e di movimento. Abbiamo previsto una tessera associativa annuale che costa 10€, garantisce la copertura assicurativa e dà l'accesso agli eventi gratuiti, i singoli corsi invece avranno poi un costo a parte.
Molte attività per i più piccoli, e per gli adulti?
(Brigida) Abbiamo previsto anche eventi per adulti: presentazioni di libri, corsi sull'agricoltura sostenibile, artigianato, yoga, sono tanti i filoni le tematiche. Vorremmo anche avviare allevamenti meno praticati: lombrichi, bachi da seta o fare dei laboratori per il riuso dei materiali di scarto. Ci piacerebbe anche organizzare dei corsi per riscoprire i vecchi mestieri della città o incoraggiare il baratto sia tra i bambini che tra gli adulti. Ci saranno anche incontri con supporto psicologico rivolti ai genitori, per offrirgli uno spazio dove raccontarsi e confrontarsi, visto il momento particolare che viviamo.
Il vostro progetto ha un nome particolare, come lo avete scelto?
(Cristiana) È opera di mio figlio di quattro anni. Noi andavamo alla ricerca di nomi più poetici e altisonanti, ma alla fine l'idea è sua. Il nome in realtà è in riferimento ai bambini che verranno a praticare le nostre attività, ma noi ce lo siamo sentite subito addosso perché per avviare imprese come questa un po' di sana follia ci vuole. Abbiamo solo aggiunto il sottotitolo che ci sembra azzeccato: "I folli e i sognatori cambieranno il mondo".