Attualità
Bonito: "Palazzo Fornari tornerà alla città, con le buone o con lo sgombero"
In neo sindaco di Cerignola lancia un ultimatum all'associazione Fosse Granarie che gestisce l'immobile comunale
Cerignola - lunedì 25 ottobre 2021
17.33 Comunicato Stampa
Francesco Bonito, neo sindaco di Cerignola, interviene sulla questione Palazzo Fornari, sede del Museo del Grano di Cerignola e contenitore di iniziative culturali cittadine ormai chiuso da tempo. "Entro il 2 dicembre del 2021 l'Associazione Fosse Granarie dovrà lasciare Palazzo Fornari, in caso contrario, vi sarà lo sgombero coattivo dell'immobile". Così il sindaco di Cerignola Francesco Bonito invita l'associazione a lasciare nell'arco di poco più di un mese il Palazzo storico, occupato senza averne titoli.
La revoca dell'aggiudicazione dell'immobile, effettuata dalla passata amministrazione, era stata stabilita dalla Commissione Prefettizia con un provvedimento del febbraio del 2020, l'associazione era stata invitata ad abbandonare la struttura e a restituire le chiavi. Circostanze a cui non è stato dato alcun riscontro, tanto che a gennaio 2021, dopo un anno, la Commissione Prefettizia aveva nuovamente intimato agli occupanti di lasciare la struttura ubicata su Piano San Rocco. Alla gestione di Palazzo Fornari, tra l'altro, è dedicata una parte della relazione con la quale il Presidente della Repubblica ha disposto, due anni fa, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Cerignola.
Nella giornata di oggi, con propria ordinanza, il sindaco Francesco Bonito ha fissato un tempo limite: entro le ore 12:00 del 2 dicembre prossimo l'associazione sarà obbligata a lasciare l'immobile e a consegnare le chiavi all'amministrazione comunale. "Palazzo Fornari fa parte del patrimonio della città di Cerignola e alla città di Cerignola deve ritornare senza indugi o tentennamenti. La gestione poco chiara dell'ex amministrazione sarà affrontata eventualmente in altre sedi, ma ciò che come sindaco di questa città mi preme realizzare è un principio di giustizia: senza appositi requisiti previsti dalla legge non si occupano luoghi e spazi che sono di tutti", commenta il sindaco Bonito.
"La trasparenza e la legalità devono essere le direzioni da imboccare sempre e in ogni aspetto della pubblica amministrazione. Non consentiremo zone franche, perché Cerignola ha già pagato un prezzo altissimo che non può permettersi di scontare con una pena superiore a quella già patita come comunità. Adesso si ritorna alla normalità, ed è per questo che, con le buone o con lo sgombero, ci riprenderemo Palazzo Fornari perché possa essere un bene fruibile da tutti i cerignolani", conclude il sindaco di Cerignola.
La revoca dell'aggiudicazione dell'immobile, effettuata dalla passata amministrazione, era stata stabilita dalla Commissione Prefettizia con un provvedimento del febbraio del 2020, l'associazione era stata invitata ad abbandonare la struttura e a restituire le chiavi. Circostanze a cui non è stato dato alcun riscontro, tanto che a gennaio 2021, dopo un anno, la Commissione Prefettizia aveva nuovamente intimato agli occupanti di lasciare la struttura ubicata su Piano San Rocco. Alla gestione di Palazzo Fornari, tra l'altro, è dedicata una parte della relazione con la quale il Presidente della Repubblica ha disposto, due anni fa, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Cerignola.
Nella giornata di oggi, con propria ordinanza, il sindaco Francesco Bonito ha fissato un tempo limite: entro le ore 12:00 del 2 dicembre prossimo l'associazione sarà obbligata a lasciare l'immobile e a consegnare le chiavi all'amministrazione comunale. "Palazzo Fornari fa parte del patrimonio della città di Cerignola e alla città di Cerignola deve ritornare senza indugi o tentennamenti. La gestione poco chiara dell'ex amministrazione sarà affrontata eventualmente in altre sedi, ma ciò che come sindaco di questa città mi preme realizzare è un principio di giustizia: senza appositi requisiti previsti dalla legge non si occupano luoghi e spazi che sono di tutti", commenta il sindaco Bonito.
"La trasparenza e la legalità devono essere le direzioni da imboccare sempre e in ogni aspetto della pubblica amministrazione. Non consentiremo zone franche, perché Cerignola ha già pagato un prezzo altissimo che non può permettersi di scontare con una pena superiore a quella già patita come comunità. Adesso si ritorna alla normalità, ed è per questo che, con le buone o con lo sgombero, ci riprenderemo Palazzo Fornari perché possa essere un bene fruibile da tutti i cerignolani", conclude il sindaco di Cerignola.