Cronaca
Bonito: “La pandemia impone la crescita di una classe dirigente all’altezza di Di Vittorio”
L’intervento del sindaco di Cerignola durante la cerimonia organizzata dalla CGIL per ricordare la scomparsa del sindacalista avvenuta a Lecco il 3 novembre del 1957
Cerignola - mercoledì 3 novembre 2021
17.01
"Il particolare momento storico che stiamo vivendo, condizionato prepotentemente dalla pandemia in corso, accentua le grandi questioni del lavoro e impone la crescita di una classe dirigente all'altezza di Giuseppe Di Vittorio". Con queste parole il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha salutato la platea accorsa numerosa al "Roma, Teatro, Cinema, E..." per ricordare la figura del sindacalista cerignolano nell'anniversario della sua morte, avvenuta a Lecco il 3 novembre del 1957. Nel dibattito voluto dalla CGIL- a cui hanno preso parte il prof. Emerito Luciano Canfora; il segretario della Cgil di Cerignola, Gianni Marinaro; il segretario generale CGIL FG Maurizio Carmeno; il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese; Francesca Abbrescia della Fondazione Malerotti; Ferdinando Pappalardo, vicepresidente nazionale ANPI; Filomena Principale, segretario regionale Cgil Puglia – il sindaco Bonito ha ricordato come i temi del futuro si intreccino con le necessità del presente.
"La numerosa partecipazione dei giovani ci riempie il cuore di gioia, perché saranno proprio loro i protagonisti di un periodo molto particolare e di totale trasformazione. Per un verso la pandemia ha cambiato la storia del mondo, ma per altro verso le nuove questioni del lavoro stanno creando prospettive enormi. La robotizzazione, ad esempio, comporterà problematiche di lavoro molto delicate a cui rispondere con ingegno ma anche tanta attenzione", ha commentato Bonito. "Si pone la necessità della riduzione dell'orario di lavoro, che non può al contempo prevedere una riduzione del reddito: sono queste le sfide su cui i giovani dovranno costruire il loro ed il nostro futuro. È un quadro delicato, che però non deve spaventare: le grandi sfide si vincono con impegno da parte di tutti", dice il sindaco di Cerignola.
"La storia di Giuseppe Di Vittorio e le battaglie per i diritti che sono partite da questa terra per estendersi in ogni fabbrica e in ogni luogo di lavoro, ci insegnano come una visione del futuro, anche in momenti critici, può essere il seme di un miglioramento collettivo ed epocale", osserva Francesco Bonito.
"Al prof. Luciano Canfora sono grato per la lectio magistralis che ha donato alla nostra città, così come ringrazio la CGIL, l'ANPI, la Regione Puglia nella figura dell'assessore Raffaele Piemontese: istituzioni, volti, storie legate a questa terra nel nome di un gigante come Di Vittorio, la cui lezione rimane sempre attuale anche a distanza di sessantaquattro anni e tracciano una strada, quella dei diritti, da percorrere con rigore e convinzione", conclude il sindaco di Cerignola.
"La numerosa partecipazione dei giovani ci riempie il cuore di gioia, perché saranno proprio loro i protagonisti di un periodo molto particolare e di totale trasformazione. Per un verso la pandemia ha cambiato la storia del mondo, ma per altro verso le nuove questioni del lavoro stanno creando prospettive enormi. La robotizzazione, ad esempio, comporterà problematiche di lavoro molto delicate a cui rispondere con ingegno ma anche tanta attenzione", ha commentato Bonito. "Si pone la necessità della riduzione dell'orario di lavoro, che non può al contempo prevedere una riduzione del reddito: sono queste le sfide su cui i giovani dovranno costruire il loro ed il nostro futuro. È un quadro delicato, che però non deve spaventare: le grandi sfide si vincono con impegno da parte di tutti", dice il sindaco di Cerignola.
"La storia di Giuseppe Di Vittorio e le battaglie per i diritti che sono partite da questa terra per estendersi in ogni fabbrica e in ogni luogo di lavoro, ci insegnano come una visione del futuro, anche in momenti critici, può essere il seme di un miglioramento collettivo ed epocale", osserva Francesco Bonito.
"Al prof. Luciano Canfora sono grato per la lectio magistralis che ha donato alla nostra città, così come ringrazio la CGIL, l'ANPI, la Regione Puglia nella figura dell'assessore Raffaele Piemontese: istituzioni, volti, storie legate a questa terra nel nome di un gigante come Di Vittorio, la cui lezione rimane sempre attuale anche a distanza di sessantaquattro anni e tracciano una strada, quella dei diritti, da percorrere con rigore e convinzione", conclude il sindaco di Cerignola.