Cronaca
Bomba "Al 48". L'accaduto e le dichiarazioni del Sindaco, del Consigliere Specchio e della segreteria di Fratelli d'italia.
Intono all’una di questa notte una bomba è stata fatta esplodere a ridosso della saracinesca di un’attività commerciale in Corso Aldo Moro a Cerignola. Trattasi dell’attività “Al 48”
Cerignola - sabato 30 dicembre 2017
13.18
Intono all'una di questa notte una bomba è stata fatta esplodere a ridosso della saracinesca di un'attività commerciale in Corso Aldo Moro a Cerignola. Trattasi dell'attività "Al 48"
Scattato immediatamente l'allarme da parte dei residenti sono interventi sul posto i Vigili de Fuoco e le forze dell'ordine per effettuare le indagini di rito e mettere la zona in sicurezza.
In pochi giorni due attività commerciali colpite da eventi criminosi che hanno poco a che fare con la classica bravata ma potrebbero rappresentare messaggi pericolosi da collegare al racket delle tangenti anche se, al momento nessuna conferma da parte delle forze dell'ordine.
Al momento le indagini si stanno svolgendo grazie all'ausilio delle telecamere delle attività commerciali adiacenti a quella colpita.
I primi messaggi di solidarietà reazione provengono dalla pagina istituzionale del Sindaco di Cerignola Franco Metta: "Ancora violenza. Ancora intimidazioni. C'è una minoranza che proprio non si arrende alla crescita morale sociale economica della nostra Città.
Oggi piu' che mai è indispensabile reagire. Tenere duro. Non piegarsi alla violenza di pochi. Forza Cerignola. Resisti. NOI ci crediamo. NOI crediamo che non prevarranno.
E comunque Noi non ci arrendiamo. Non ci ARRENDEREMO MAI".
Il Consigliere di federazione Civica Vincenzo Specchio dichiara: "I fatti delinquenziali avvenuti nei giorni scorsi, offuscano la parte sana della città e quella volontà messa in campo dall'amministrazione comunale di dare un volto nuovo e diverso alla nostra comunità. La politica non deve abbassare la guardia; la lotta alla criminalità non deve conoscere tregue né divisioni ideologiche. Come delegato alle attività produttive credo si debba fare il punto sulla situazione e urlare in tutti i modi il nostro dissenso contro chi impedisce a Cerignola di divincolarsi dalla morsa della criminalità. Per tutto il mese di dicembre siamo stati al centro dell'attenzione dei media giornali ponendo al primo posto cultura ed eventi natalizi. I buoni risultati ottenuti devono spingerci a non demordere: chiedendo nelle sedi opportune la repressione degli atti delinquenziali e dall'altra parte facendo emergere la cultura di una città che ha voglia di scrollarsi di dosso la vecchia nomea"
La segreteria cittadina di Fratelli d'Italia nel manifestare la propria preoccupazione dichiara: "Due bombe in una settimana, in una città che torna indietro di quasi 30 anni per infausti ricordi e terrore. Ci si augura che le istituzioni comunali facciano sentire forte il grido d'allarme di una comunità anche nelle sedi appropriate, e non solo attraverso facili parole di circostanza. Da parte nostra, solidarietà alle vittime. A chi siede a Palazzo di Città si chiede uno scatto d'orgoglio, di far valere le ragioni della Cerignola perbene davanti al prefetto e, se serve, anche più in alto. Si chiede di rappresentare la città che lavora, che non vuole pagare il pizzo (esistono associazioni e fondi antiracket stanziati dal Ministero dell'Interno), che ha deciso di restare a far crescere qui i propri figli, che produce. Già il governo centrale schiaccia le nostre aziende sotto la pressa fiscale, se, a questo, si deve aggiungere anche il prezzo da pagare alla malavita, allora è finita. Al sindaco si chiede di prendere posizione con forza, rispetto a questo clima di intimidazioni, insicurezza e delinquenza che attanaglia Cerignola. A fare rete con gli altri sindaci della Capitanata per ottenere maggiori presenze di Forze dell'Ordine, da supportare comunque con maggior senso civico e collaborativo: il Ministero può snobbare un sindaco, non 61"
Scattato immediatamente l'allarme da parte dei residenti sono interventi sul posto i Vigili de Fuoco e le forze dell'ordine per effettuare le indagini di rito e mettere la zona in sicurezza.
In pochi giorni due attività commerciali colpite da eventi criminosi che hanno poco a che fare con la classica bravata ma potrebbero rappresentare messaggi pericolosi da collegare al racket delle tangenti anche se, al momento nessuna conferma da parte delle forze dell'ordine.
Al momento le indagini si stanno svolgendo grazie all'ausilio delle telecamere delle attività commerciali adiacenti a quella colpita.
I primi messaggi di solidarietà reazione provengono dalla pagina istituzionale del Sindaco di Cerignola Franco Metta: "Ancora violenza. Ancora intimidazioni. C'è una minoranza che proprio non si arrende alla crescita morale sociale economica della nostra Città.
Oggi piu' che mai è indispensabile reagire. Tenere duro. Non piegarsi alla violenza di pochi. Forza Cerignola. Resisti. NOI ci crediamo. NOI crediamo che non prevarranno.
E comunque Noi non ci arrendiamo. Non ci ARRENDEREMO MAI".
Il Consigliere di federazione Civica Vincenzo Specchio dichiara: "I fatti delinquenziali avvenuti nei giorni scorsi, offuscano la parte sana della città e quella volontà messa in campo dall'amministrazione comunale di dare un volto nuovo e diverso alla nostra comunità. La politica non deve abbassare la guardia; la lotta alla criminalità non deve conoscere tregue né divisioni ideologiche. Come delegato alle attività produttive credo si debba fare il punto sulla situazione e urlare in tutti i modi il nostro dissenso contro chi impedisce a Cerignola di divincolarsi dalla morsa della criminalità. Per tutto il mese di dicembre siamo stati al centro dell'attenzione dei media giornali ponendo al primo posto cultura ed eventi natalizi. I buoni risultati ottenuti devono spingerci a non demordere: chiedendo nelle sedi opportune la repressione degli atti delinquenziali e dall'altra parte facendo emergere la cultura di una città che ha voglia di scrollarsi di dosso la vecchia nomea"
La segreteria cittadina di Fratelli d'Italia nel manifestare la propria preoccupazione dichiara: "Due bombe in una settimana, in una città che torna indietro di quasi 30 anni per infausti ricordi e terrore. Ci si augura che le istituzioni comunali facciano sentire forte il grido d'allarme di una comunità anche nelle sedi appropriate, e non solo attraverso facili parole di circostanza. Da parte nostra, solidarietà alle vittime. A chi siede a Palazzo di Città si chiede uno scatto d'orgoglio, di far valere le ragioni della Cerignola perbene davanti al prefetto e, se serve, anche più in alto. Si chiede di rappresentare la città che lavora, che non vuole pagare il pizzo (esistono associazioni e fondi antiracket stanziati dal Ministero dell'Interno), che ha deciso di restare a far crescere qui i propri figli, che produce. Già il governo centrale schiaccia le nostre aziende sotto la pressa fiscale, se, a questo, si deve aggiungere anche il prezzo da pagare alla malavita, allora è finita. Al sindaco si chiede di prendere posizione con forza, rispetto a questo clima di intimidazioni, insicurezza e delinquenza che attanaglia Cerignola. A fare rete con gli altri sindaci della Capitanata per ottenere maggiori presenze di Forze dell'Ordine, da supportare comunque con maggior senso civico e collaborativo: il Ministero può snobbare un sindaco, non 61"