Cronaca
Rapinano banca a Bologna: tre cerignolani arrestati
Non è stato possibile, invece, fermare un quarto rapinatore, l’autista della banda, al volante di una Fiat Stilo
Cerignola - sabato 26 novembre 2016
15.31
È terminato con l'arresto di tre cerignolani il servizio antirapina messo in atto ieri pomeriggio dai Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO). A finire in manette con l'accusa di concorso in rapina aggravata dall'utilizzo di armi, percosse e minacce, ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere, sono stati tre cittadini di Cerignola, due 27enni e un 29enne.
Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 15:20, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata di una rapina in atto ai danni della "Banca Monte dei Paschi di Siena", filiale di via della Repubblica. La notizia è stata diramata alle pattuglie dell'Arma di San Lazzaro di Savena che in quel momento gravitavano in zona per i consueti servizi di controllo del territorio. La tempestività dell'intervento dei Carabinieri giunti sul posto in pochi istanti, ha consentito di catturare i tre rapinatori in fuga a piedi, nelle vicinanze dell'istituto di credito. Non è stato possibile, invece, fermare un quarto rapinatore, l'autista della banda, al volante di una Fiat Stilo con targa austriaca, ferma lungo la strada e col motore acceso. Il malvivente, alla vista dei Carabinieri che stavano arrivando, è partito a tutta velocità, lasciando a piedi i suoi complici. La Fiat Stilo è stata rinvenuta in stato di abbandono in via J F Kennedy.
L'auto, che era stata rubata, è stata sequestrata dai Carabinieri. Durante gli accertamenti, è emerso che il 29enne era gravato da un'ordinanza di custodia cautelare per reati specifici, emessa di recente dal Tribunale di Trani. Nel corso dell'attività antirapina sono stati sequestrati diversi oggetti utilizzati dai rapinatori, come guanti, sciarpe, fascette di plastica, cellulari, maschere in silicone, cutter e diversi contanti.
I tre rapinatori finiti in manette sono a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Bologna.
fonte: renonews.it