Bene confiscato alla mafia intitolato a Michele Cianci
Pezzano: “Felice della scelta, avanzamento importante di un’idea e di un lavoro della nostra amministrazione”
Cerignola - venerdì 11 giugno 2021
16.16 Comunicato Stampa
Da ex delegato alle Politiche Sociali del Comune di Cerignola, sono felice della intitolazione del bene confiscato alla mafia sito in contrada San Giovanni Zezza alla memoria di Michele Cianci. Una scelta che condivido ed apprezzo, perfettamente in linea con la decisione che assumemmo tre anni fa di includere quei 7 ettari di terreno in un progetto più ampio, che raccontasse la legalità, la speranza, la crescita.
Giova ricordare, infatti, che il cantiere di antimafia sociale "La strada. C'è solo una strada su cui puoi contare" vincitore dell'Avviso Pubblico regionale parte nel 2018, con l'amministrazione Metta, sotto il mio assessorato, ottenendo in dote un finanziamento di 455mila euro. L'obiettivo era quello di elaborare strumenti di cittadinanza attiva capaci di generare contaminazione positiva negli ambienti giovanili della città su cui spesso i clan pongono l'attenzione, alla ricerca di nuove leve per attività illecite. Ed è in quella sede che, accanto ad attività di sensibilizzazione scolastica e inclusione sociale, decidemmo di inserire la gestione del bene confiscato di Contrada San Giovanni Zezza, per promuoverne il riuso nel solco della legalità e della inclusione sociale.
E' con orgoglio, pertanto, che rilevo come il lavoro svolto, effettuato in collaborazione con le cooperative Altereco Medtraing e CSV Foggia, che ringrazio, segni oggi un passaggio importante, arricchendosi della intitolazione della struttura ad un giovane uomo ucciso dalla criminalità trent'anni fa, sì da tenerne viva la memoria e regalando una carezza della comunità tutta alla signora Angela, sorella di Michele, che idealmente abbraccio.
E' un'altra bandierina che piantiamo, a riprova del grande impegno portato avanti in quei quattro anni e mezzo di amministrazione, in sinergia con Terzo settore, scuole e pezzi di comunità, per risanare e includere porzioni di tessuto sociale spesso smarrite e a rischio devianza.
Questi sono fatti, che valgono più di qualsivoglia opinione tesa a mistificare la realtà. E, in assenza di un gesto di onestà intellettuale da parte degli attuali commissari, tocca ricordarlo ed evidenziarlo. In bocca al lupo ai ragazzi selezionati e un augurio di buon lavoro a tutti i protagonisti del progetto, che sono convinto sapranno portare alto il nome di Cerignola e della voglia di riscatto che anima la parte sana, prevalente, di questa Città.
Giova ricordare, infatti, che il cantiere di antimafia sociale "La strada. C'è solo una strada su cui puoi contare" vincitore dell'Avviso Pubblico regionale parte nel 2018, con l'amministrazione Metta, sotto il mio assessorato, ottenendo in dote un finanziamento di 455mila euro. L'obiettivo era quello di elaborare strumenti di cittadinanza attiva capaci di generare contaminazione positiva negli ambienti giovanili della città su cui spesso i clan pongono l'attenzione, alla ricerca di nuove leve per attività illecite. Ed è in quella sede che, accanto ad attività di sensibilizzazione scolastica e inclusione sociale, decidemmo di inserire la gestione del bene confiscato di Contrada San Giovanni Zezza, per promuoverne il riuso nel solco della legalità e della inclusione sociale.
E' con orgoglio, pertanto, che rilevo come il lavoro svolto, effettuato in collaborazione con le cooperative Altereco Medtraing e CSV Foggia, che ringrazio, segni oggi un passaggio importante, arricchendosi della intitolazione della struttura ad un giovane uomo ucciso dalla criminalità trent'anni fa, sì da tenerne viva la memoria e regalando una carezza della comunità tutta alla signora Angela, sorella di Michele, che idealmente abbraccio.
E' un'altra bandierina che piantiamo, a riprova del grande impegno portato avanti in quei quattro anni e mezzo di amministrazione, in sinergia con Terzo settore, scuole e pezzi di comunità, per risanare e includere porzioni di tessuto sociale spesso smarrite e a rischio devianza.
Questi sono fatti, che valgono più di qualsivoglia opinione tesa a mistificare la realtà. E, in assenza di un gesto di onestà intellettuale da parte degli attuali commissari, tocca ricordarlo ed evidenziarlo. In bocca al lupo ai ragazzi selezionati e un augurio di buon lavoro a tutti i protagonisti del progetto, che sono convinto sapranno portare alto il nome di Cerignola e della voglia di riscatto che anima la parte sana, prevalente, di questa Città.