“Basta con la violenza sulle donne. Io ci metto la faccia, tu?"
Le ragazze dello sport per la campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio.
Cerignola - giovedì 24 novembre 2016
11.53
"Basta con la violenza sulle donne. Io ci metto la faccia, tu?"
È questo lo slogan con cui Innovative Graphic Studio, avvalendosi della collaborazione di Silvia Sgarro, Angelica Rubino, Simona Gaudiero, Marinella Marinaro e Marilla Cosmai, lancia la campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio.
Il progetto vede la partecipazione di alcune associazioni sportive di Cerignola. A prestare il volto saranno: Betty Tortora, Ornella Mancino e Carmen Bellapianta in rappresentanza della Tecnomaster.biz Pallavolo. Per la Libera Virtus il capitano Valentina Martillotti, Silvia Costantini e la cerignolana Pia Tribuzio. Anche il calcio a 5 femminile sarà rappresentato da Emilia Dilucia, Gerarda Frisani e Ilaria Guercia.
"È un progetto nato per le donne, per salvaguardarle e tutelarle. Tutti noi abbiamo deciso di unire i volti noti di Cerignola a quelli di alcuni casi di femminicidio avvenuti in questo 2016 per far sì che, tale tematica non venga svalutata ma rafforzata. Abbiamo pensato di affiancare una realtà come quella dello sport ad alcune storie di femminicidio per divulgare al meglio il nostro messaggio". Queste le parole degli organizzatori.
Non solo le donne come protagoniste del progetto, ma anche gli uomini dello sport cittadino, i ragazzi dell'Udas e dell'Audace, hanno collaborato e sostenuto la campagna con l'hashtag: "Se questo è un uomo, io non sono uomo".
"Pensiamo che non solo le donne debbano dire BASTA a questo atroce fenomeno ma anche gli uomini debbano combatterlo, distaccandosi da quelle che sono le forme di violenza nei confronti delle donne" concludono le organizzatrici.
Le foto dell'iniziativa verranno presentate alla manifestazione della Cav presso il Teatro Mercadante il prossimo 25 novembre 2016, per poi venire affisse presso il "Pala Dileo" ed il campo sportivo della parrocchia "San Trifone". Oltre alla presentazione del progetto, nello stesso giorno le società sportive si incontreranno per sottolineare e discutere di questo fenomeno tristemente in crescita.
È questo lo slogan con cui Innovative Graphic Studio, avvalendosi della collaborazione di Silvia Sgarro, Angelica Rubino, Simona Gaudiero, Marinella Marinaro e Marilla Cosmai, lancia la campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio.
Il progetto vede la partecipazione di alcune associazioni sportive di Cerignola. A prestare il volto saranno: Betty Tortora, Ornella Mancino e Carmen Bellapianta in rappresentanza della Tecnomaster.biz Pallavolo. Per la Libera Virtus il capitano Valentina Martillotti, Silvia Costantini e la cerignolana Pia Tribuzio. Anche il calcio a 5 femminile sarà rappresentato da Emilia Dilucia, Gerarda Frisani e Ilaria Guercia.
"È un progetto nato per le donne, per salvaguardarle e tutelarle. Tutti noi abbiamo deciso di unire i volti noti di Cerignola a quelli di alcuni casi di femminicidio avvenuti in questo 2016 per far sì che, tale tematica non venga svalutata ma rafforzata. Abbiamo pensato di affiancare una realtà come quella dello sport ad alcune storie di femminicidio per divulgare al meglio il nostro messaggio". Queste le parole degli organizzatori.
Non solo le donne come protagoniste del progetto, ma anche gli uomini dello sport cittadino, i ragazzi dell'Udas e dell'Audace, hanno collaborato e sostenuto la campagna con l'hashtag: "Se questo è un uomo, io non sono uomo".
"Pensiamo che non solo le donne debbano dire BASTA a questo atroce fenomeno ma anche gli uomini debbano combatterlo, distaccandosi da quelle che sono le forme di violenza nei confronti delle donne" concludono le organizzatrici.
Le foto dell'iniziativa verranno presentate alla manifestazione della Cav presso il Teatro Mercadante il prossimo 25 novembre 2016, per poi venire affisse presso il "Pala Dileo" ed il campo sportivo della parrocchia "San Trifone". Oltre alla presentazione del progetto, nello stesso giorno le società sportive si incontreranno per sottolineare e discutere di questo fenomeno tristemente in crescita.