Sport
Basket Cerignola: intervista a Menduni, allenatore ASD Mediterranea
La società gialloblu sta puntando su un rooster molto giovane, competitivo sulla provincia
Cerignola - martedì 29 novembre 2022
13.30
Dopo aver conquistato una storica promozione in Serie D lo scorso anno, l'ASD Mediterranea di Cerignola sta affrontando il campionato regionale con qualche difficoltà. Non un'ottima prima parte di campionato per la neopromossa, che attualmente occupa l'ultimo posto in classifica nel girone A.
La società gialloblu ha da sempre puntato su un rooster molto giovane, vantando, infatti, ottimi risultati tra le giovanili e confermandosi tra i più competitivi della provincia. Il primo approccio al campionato regionale per i ragazzi di coach Menduni non è stato dei migliori. Pagano caro il salto di categoria e l'acerba esperienza dei più giovani, lasciando troppi punti per strada e non sfruttando mai al massimo il loro potenziale, complice anche la sfortuna. Infatti, sono stati diversi gli infortuni tra le file dei cerignolani, che hanno dovuto far a meno del loro capitano Walter Russo, Cesare Clemente e della giovane promessa Antonio Marano.
Coach, non una brillante prima parte di stagione, cosa è mancato nelle ultime partite?
«Purtroppo sì, dobbiamo ancora trovare il ritmo giusto, ci stiamo lavorando quotidianamente. Senz'altro paghiamo il salto di categoria, oltre a non avere la fortuna dalla nostra se consideriamo gli infortuni che non ci hanno ancora permesso di poter schierare l'intera rosa. Su questo stiamo lavorando per recuperarli grazie all'aiuto del nostro preparatore fisico Federico Zoila e della fisioterapia. A breve dovrebbero tornare tutti a disposizione e cercheremo di fare del nostro meglio per ribaltare la situazione».
L'ASD Mediterranea sta portando avanti un progetto puntando su giovani promesse del basket, credi che questa squadra abbia ampie prospettive future?
«Sono 2 anni che stiamo facendo giocare i nostri ragazzi in campionati senior e questo è possibile grazie al lavoro svolto nel settore giovanile da coach Digiorgio e dai nostri preparatori fisici Salvatore Sciusco e Federico Zoila, che si è unito a noi quest'anno. Inoltre, c'è da sottolineare anche l'impegno e la passione di chi lavora sottotraccia come i nostri dirigenti Nicola Gallo, Giovanni Digiorgio e Antonio Grillo, che sono un valore aggiunto alla nostra società. E sì ,sicuramente in futuro avremo altri ragazzi da aggregare alla prima squadra: noi puntiamo molto su di loro».
Lo scorso anno avete conquistato una storica promozione in serie D, una squadra che giocava un'ottima pallacanestro facendo dell'aggressività e dello spacing le sue armi principali. Proprio lo spacing è stato forse il tratto più distintivo. Ci sono differenze sostanziali rispetto allo scorso anno?
«L'anno scorso è stato come un sogno, oltre alla bravura dei ragazzi devo dire che la fortuna non ci ha mai abbandonati. Quest'anno invece stiamo pagando il salto di categoria e non riusciamo ancora ad ambientarci, ma alla fine giochiamo con ragazzi che al mattino seguente gli allenamenti vanno a scuola e ragazzi più grandi che lavorano mattina e pomeriggio, quindi diamo ancora un po' di tempo per dimostrare il loro valore reale».
Questa squadra rispecchia la sua attuale posizione in classifica? Ma soprattutto qual è l'obiettivo stagionale della società?
«Ho la fortuna di allenare una buona squadra, dobbiamo solo alzare un attimino di più l'asticella impegnandoci al massimo qualche posto lo potremmo scalare. Quindi no, per me non siamo al posto giusto in classifica, dobbiamo solo tirare fuori quella grinta e quella voglia di fare che ci ha contraddistinti l'anno scorso».
Infine, come descriverebbe i suoi atleti con un aggettivo?
«Un aggettivo comune per tutti non c'è ognuno di loro ha qualità diverse. Però se dovessi scegliere tra i vari aggettivi vorrei potesse essere descritta come "divertente" nel vederla giocare e lottare affinché possa trasmettere emozioni positive nei nostri sostenitori che ogni domenica, nonostante i risultati ottenuti finora, continuano a sostenerci e a dedicarci il loro tempo che è la cosa più preziosa che abbiamo».
La società gialloblu ha da sempre puntato su un rooster molto giovane, vantando, infatti, ottimi risultati tra le giovanili e confermandosi tra i più competitivi della provincia. Il primo approccio al campionato regionale per i ragazzi di coach Menduni non è stato dei migliori. Pagano caro il salto di categoria e l'acerba esperienza dei più giovani, lasciando troppi punti per strada e non sfruttando mai al massimo il loro potenziale, complice anche la sfortuna. Infatti, sono stati diversi gli infortuni tra le file dei cerignolani, che hanno dovuto far a meno del loro capitano Walter Russo, Cesare Clemente e della giovane promessa Antonio Marano.
Coach, non una brillante prima parte di stagione, cosa è mancato nelle ultime partite?
«Purtroppo sì, dobbiamo ancora trovare il ritmo giusto, ci stiamo lavorando quotidianamente. Senz'altro paghiamo il salto di categoria, oltre a non avere la fortuna dalla nostra se consideriamo gli infortuni che non ci hanno ancora permesso di poter schierare l'intera rosa. Su questo stiamo lavorando per recuperarli grazie all'aiuto del nostro preparatore fisico Federico Zoila e della fisioterapia. A breve dovrebbero tornare tutti a disposizione e cercheremo di fare del nostro meglio per ribaltare la situazione».
L'ASD Mediterranea sta portando avanti un progetto puntando su giovani promesse del basket, credi che questa squadra abbia ampie prospettive future?
«Sono 2 anni che stiamo facendo giocare i nostri ragazzi in campionati senior e questo è possibile grazie al lavoro svolto nel settore giovanile da coach Digiorgio e dai nostri preparatori fisici Salvatore Sciusco e Federico Zoila, che si è unito a noi quest'anno. Inoltre, c'è da sottolineare anche l'impegno e la passione di chi lavora sottotraccia come i nostri dirigenti Nicola Gallo, Giovanni Digiorgio e Antonio Grillo, che sono un valore aggiunto alla nostra società. E sì ,sicuramente in futuro avremo altri ragazzi da aggregare alla prima squadra: noi puntiamo molto su di loro».
Lo scorso anno avete conquistato una storica promozione in serie D, una squadra che giocava un'ottima pallacanestro facendo dell'aggressività e dello spacing le sue armi principali. Proprio lo spacing è stato forse il tratto più distintivo. Ci sono differenze sostanziali rispetto allo scorso anno?
«L'anno scorso è stato come un sogno, oltre alla bravura dei ragazzi devo dire che la fortuna non ci ha mai abbandonati. Quest'anno invece stiamo pagando il salto di categoria e non riusciamo ancora ad ambientarci, ma alla fine giochiamo con ragazzi che al mattino seguente gli allenamenti vanno a scuola e ragazzi più grandi che lavorano mattina e pomeriggio, quindi diamo ancora un po' di tempo per dimostrare il loro valore reale».
Questa squadra rispecchia la sua attuale posizione in classifica? Ma soprattutto qual è l'obiettivo stagionale della società?
«Ho la fortuna di allenare una buona squadra, dobbiamo solo alzare un attimino di più l'asticella impegnandoci al massimo qualche posto lo potremmo scalare. Quindi no, per me non siamo al posto giusto in classifica, dobbiamo solo tirare fuori quella grinta e quella voglia di fare che ci ha contraddistinti l'anno scorso».
Infine, come descriverebbe i suoi atleti con un aggettivo?
«Un aggettivo comune per tutti non c'è ognuno di loro ha qualità diverse. Però se dovessi scegliere tra i vari aggettivi vorrei potesse essere descritta come "divertente" nel vederla giocare e lottare affinché possa trasmettere emozioni positive nei nostri sostenitori che ogni domenica, nonostante i risultati ottenuti finora, continuano a sostenerci e a dedicarci il loro tempo che è la cosa più preziosa che abbiamo».