Territorio
Bandite le gare per la gestione dei due asili nido 'Di Vittorio' e 'Rinaldi'
Pezzano: "Concorriamo con le famiglie alla crescita e alla formazione dei bimbi"
Cerignola - mercoledì 8 maggio 2019
12.31 Comunicato Stampa
Il Comune di Cerignola ha pubblicato le gare per la concessione dei due asili nido 'Baldina Di Vittorio' e 'Rossella Rinaldi'.
L'obiettivo delle procedure è selezionare degli operatori che gestiscano le strutture per il prossimo triennio educativo garantendo i servizi necessari e adeguati ad un numero massimo di 60 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.
Il valore complessivo della concessione, riferito ad entrambre le strutture per un triennio e calcolato sulla base delle tariffe regionali, è di poco superiore ai 2.5 milioni di euro. Il canone annuo da corrispondere al Comune è di 3.600 euro per ciascuna struttura.
L'intera procedura sarà gestita telematicamente attraverso la Centrale Unica di Committenza del Tavoliere che associa i comuni di Cerignola, Stornarella, Orta Nova, Zapponeta, Canosa di Puglia.
Il termine per la presentazione delle domande scade il 6 giugno alle ore 12.00.
"Siamo alla ricerca di partner qualificati, come quelli che hanno finora gestito le strutture e che ringrazio, per garantire servizi importanti e delicati -afferma il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Rino Pezzano- E' la ragione per cui, ad esempio, tra i requisiti di accesso alla gara è inserito quello della gestione di strutture analoghe negli anni precedenti al bando; così come avrà un peso sulla valutazione finale il progetto di gestione.
Abbiamo investito risorse ed energie per realizzare e attivare le due strutture, messe in funzione da questa Amministrazione, perché riteniamo si tratti di un servizio educativo e sociale di primario interesse pubblico.
L'obiettivo è concorrere insieme alle famiglie alla crescita e alla formazione dei bimbi, garantendo a questi il diritto all'educazione senza alcun tipo di discriminazione e alle famiglie l'opportunità di conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro.
Mi auguro che alla gara partecipino soggetti affidabili anche sotto il profilo delle relazioni di lavoro -conclude Pezzano- perché agli operatori affideremo i nostri figli e vogliamo siano in mani competenti e sicure".
L'obiettivo delle procedure è selezionare degli operatori che gestiscano le strutture per il prossimo triennio educativo garantendo i servizi necessari e adeguati ad un numero massimo di 60 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.
Il valore complessivo della concessione, riferito ad entrambre le strutture per un triennio e calcolato sulla base delle tariffe regionali, è di poco superiore ai 2.5 milioni di euro. Il canone annuo da corrispondere al Comune è di 3.600 euro per ciascuna struttura.
L'intera procedura sarà gestita telematicamente attraverso la Centrale Unica di Committenza del Tavoliere che associa i comuni di Cerignola, Stornarella, Orta Nova, Zapponeta, Canosa di Puglia.
Il termine per la presentazione delle domande scade il 6 giugno alle ore 12.00.
"Siamo alla ricerca di partner qualificati, come quelli che hanno finora gestito le strutture e che ringrazio, per garantire servizi importanti e delicati -afferma il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Rino Pezzano- E' la ragione per cui, ad esempio, tra i requisiti di accesso alla gara è inserito quello della gestione di strutture analoghe negli anni precedenti al bando; così come avrà un peso sulla valutazione finale il progetto di gestione.
Abbiamo investito risorse ed energie per realizzare e attivare le due strutture, messe in funzione da questa Amministrazione, perché riteniamo si tratti di un servizio educativo e sociale di primario interesse pubblico.
L'obiettivo è concorrere insieme alle famiglie alla crescita e alla formazione dei bimbi, garantendo a questi il diritto all'educazione senza alcun tipo di discriminazione e alle famiglie l'opportunità di conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro.
Mi auguro che alla gara partecipino soggetti affidabili anche sotto il profilo delle relazioni di lavoro -conclude Pezzano- perché agli operatori affideremo i nostri figli e vogliamo siano in mani competenti e sicure".