Ballottaggio, sorprese e scintille ai comizi dei due candidati
La parola "cambiamento" leit motiv della campagna elettorale
Cerignola - lunedì 8 giugno 2015
09.07
Il "cambiamento" sembra essere il leit motiv di questa seconda tranche di campagna elettorale. Se Franco Metta lo ha utilizzato per denominare la sua coalizione, Tommaso Sgarro ieri sera ha ripetuto la parola per decine di volte nel corso suo discorso.
Entrambi i candidati hanno iniziato i loro comizi con una "sorpresa". Sul palco del Pd di fronte alla Villa comunale è salito anche Michele Specchio, ex cicognino, che ha tracciato un profilo tutt'altro che lusinghiero del leader della coalizione del cambiamento. "E' una prima donna - ha spiegato Specchio -, decide sempre tutto lui. Con Metta stavo perdendo la mia dignità". Parole dure, ma che fanno intendere come l'asse della competizione si sia spostato: ora lo scontro è frontale.
La questione rifiuti è ancora centrale. Prima del comizio di Metta, e questa è l'altra sorpresa, è stato proiettato un video in cui il candidato del Pd spiega che "una zona attigua all'Interporto cerignolano potrebbe diventare un punto di smistamento dei rifiuti del Gargano". Sgarro, accompagnato dai consiglieri comunali eletti e i papabili in caso di vittoria al ballottaggio, ha ribadito il suo "no all'Interporto utilizzato come discarica, ma come luogo che potrebbe essere gestito anche da aziende straniere" e ha detto di voler rispondere con un sorriso ai termini "forti" utilizzati dal suo avversario. E ha annunciato ufficialmente l'appoggio della lista "Sviluppo e Solidarietà" per il voto del 14 giugno. Metta, invece, da solo sul palco in piazza Duomo ha affermato che l'Interporto dovrà essere "il volano della ripresa di Cerignola" e che non permetterà la creazione di una discarica di rifiuti di fianco alle imprese locali. "A Cerignola - ha affermato - già arrivano i rifiuti del Gargano con gli autotreni. Che senso ha spendere milioni di euro per trasportare l'immondizia anche per via ferroviaria?". "Quando non mi è chiara una cosa, vuol dire che è pericolosa - ha aggiunto Metta -. La Puglia di Nichi Vendola ha appaltato l'intero ciclo dei rifiuti regionali a Marcegaglia: vogliono fare in modo che parta quel 'mostro' a Borgo Tressanti". Il leader della Cicogna ha poi confermato di essere stato contattato dal segretario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, e di aver incontrato gli esponenti del Centrodestra locale, Paolo Vitullo, Gianvito Casarella e Natale Curiello per chiedere il loro appoggio il prossimo 14 giugno. E ha annunciato l'apporto della lista "Cerignola Adesso" di Franco Di Santo al ballottaggio.
Si è parlato poco dei programmi delle due coalizioni: i temi su cui puntavano i due candidati sono stati trattati già prima del 31 maggio. Ora sembra che la battaglia politica si giochi su un piano più personale. Molti cerignolani sono ancora indecisi, altri invece attendono con ansia il 15 giugno. Giorno in cui conosceranno il loro nuovo sindaco.
Entrambi i candidati hanno iniziato i loro comizi con una "sorpresa". Sul palco del Pd di fronte alla Villa comunale è salito anche Michele Specchio, ex cicognino, che ha tracciato un profilo tutt'altro che lusinghiero del leader della coalizione del cambiamento. "E' una prima donna - ha spiegato Specchio -, decide sempre tutto lui. Con Metta stavo perdendo la mia dignità". Parole dure, ma che fanno intendere come l'asse della competizione si sia spostato: ora lo scontro è frontale.
La questione rifiuti è ancora centrale. Prima del comizio di Metta, e questa è l'altra sorpresa, è stato proiettato un video in cui il candidato del Pd spiega che "una zona attigua all'Interporto cerignolano potrebbe diventare un punto di smistamento dei rifiuti del Gargano". Sgarro, accompagnato dai consiglieri comunali eletti e i papabili in caso di vittoria al ballottaggio, ha ribadito il suo "no all'Interporto utilizzato come discarica, ma come luogo che potrebbe essere gestito anche da aziende straniere" e ha detto di voler rispondere con un sorriso ai termini "forti" utilizzati dal suo avversario. E ha annunciato ufficialmente l'appoggio della lista "Sviluppo e Solidarietà" per il voto del 14 giugno. Metta, invece, da solo sul palco in piazza Duomo ha affermato che l'Interporto dovrà essere "il volano della ripresa di Cerignola" e che non permetterà la creazione di una discarica di rifiuti di fianco alle imprese locali. "A Cerignola - ha affermato - già arrivano i rifiuti del Gargano con gli autotreni. Che senso ha spendere milioni di euro per trasportare l'immondizia anche per via ferroviaria?". "Quando non mi è chiara una cosa, vuol dire che è pericolosa - ha aggiunto Metta -. La Puglia di Nichi Vendola ha appaltato l'intero ciclo dei rifiuti regionali a Marcegaglia: vogliono fare in modo che parta quel 'mostro' a Borgo Tressanti". Il leader della Cicogna ha poi confermato di essere stato contattato dal segretario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, e di aver incontrato gli esponenti del Centrodestra locale, Paolo Vitullo, Gianvito Casarella e Natale Curiello per chiedere il loro appoggio il prossimo 14 giugno. E ha annunciato l'apporto della lista "Cerignola Adesso" di Franco Di Santo al ballottaggio.
Si è parlato poco dei programmi delle due coalizioni: i temi su cui puntavano i due candidati sono stati trattati già prima del 31 maggio. Ora sembra che la battaglia politica si giochi su un piano più personale. Molti cerignolani sono ancora indecisi, altri invece attendono con ansia il 15 giugno. Giorno in cui conosceranno il loro nuovo sindaco.