“Avamposti” e le accuse di Claudio Di Lerina
Di Lerina: “Dichiarazioni assurde, offese gratuite alla città di Cerignola montate e pubblicate nella trasmissione per il solo scopo di aumentare l’audience
Cerignola - lunedì 7 settembre 2020
17.06 Sponsorizzato
Il candidato al Consiglio Regionale, Cluadio Di Lernia, appartenente alla lista "Popolari con Emiliano", in merito alla trasmissione "Avamposti" dichiara quanto segue:
Il 26 agosto abbiamo pubblicato sulla pagina facebook "Insieme per Cerignola" una serie di considerazioni inerenti il servizio televisivo "Avamposti" condotto da Claudio Camarca. Una serie di affermazioni che offendono profondamente la comunità cerignolana dove, stando a quanto si racconta, più della metà dei cittadini è pregiudicata e tutti commettono atti illeciti.
Dichiarazioni assurde, offese gratuite alla città di Cerignola montate e pubblicate nella trasmissione, che andrà in onda mercoledì 9 settembre, per il solo scopo di aumentare l'audience.
Dove sono i segretari di partito di Cerignola, dove sono i consiglieri regionali uscenti che da questa terra hanno preso i voti per essere eletti, dove sono i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione di Cerignola? Tacciono tutti nonostante la montagna di fango buttata contro la nostra città, tacciono tutti di fronte ad accuse infamanti nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini perbene, onesti lavoratori.
La criminalità è disseminata nell'intero territorio nazionale, i disonesti vivono nell'intera Italia… non solo a Cerignola. Vorrei ricordare che il mercato agricolo nazionale si alimenta del lavoro di migliaia di persone di Cerignola, che il settore agroalimentare vive grazie all'impegno di tantissimi imprenditori cerignolani capaci di produrre e dare migliaia di posti di lavoro.
Il problema della criminalità, a mio avviso, è addebitabile al fallimento della politica che non ha mai combattuto seriamente la disoccupazione favorendo, di fatto, le mafie che nel corso degli anni hanno arruolato manovalanza proveniente dal fortissimo e pressante disagio economico, sociale, culturale.
Per combattere la criminalità occorre una forte rivoluzione morale e culturale capace di fare seria attività di promozione e sensibilizzazione che parta dalle scuole e arrivi alle agenzie educative, che coinvolga attivamente il mondo dell'associazionismo di cui Cerignola ne è piena, che sia capace di creare una rete tra il mondo della formazione e quello del lavoro, che educhi al senso civico, che sia di supporto alle famiglie e che dia una seria alternativa al mondo dei giovani incolpevoli del fallimento dell'intera classe politica che da 50 anni ci governa.
In questi giorni l'accanimento mediatico contro la città di Cerignola non sta di certo creando alcun problema a chi delinque, purtroppo, sta demoralizzando le tante forze che da anni si impegnano per creare una città più a misura d'uomo, la stragrande maggioranza di persone che vivono nel rispetto della legalità e che si vedono inserite nell'assurdo e falso calderone del terrore.
Il 26 agosto abbiamo pubblicato sulla pagina facebook "Insieme per Cerignola" una serie di considerazioni inerenti il servizio televisivo "Avamposti" condotto da Claudio Camarca. Una serie di affermazioni che offendono profondamente la comunità cerignolana dove, stando a quanto si racconta, più della metà dei cittadini è pregiudicata e tutti commettono atti illeciti.
Dichiarazioni assurde, offese gratuite alla città di Cerignola montate e pubblicate nella trasmissione, che andrà in onda mercoledì 9 settembre, per il solo scopo di aumentare l'audience.
Dove sono i segretari di partito di Cerignola, dove sono i consiglieri regionali uscenti che da questa terra hanno preso i voti per essere eletti, dove sono i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione di Cerignola? Tacciono tutti nonostante la montagna di fango buttata contro la nostra città, tacciono tutti di fronte ad accuse infamanti nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini perbene, onesti lavoratori.
La criminalità è disseminata nell'intero territorio nazionale, i disonesti vivono nell'intera Italia… non solo a Cerignola. Vorrei ricordare che il mercato agricolo nazionale si alimenta del lavoro di migliaia di persone di Cerignola, che il settore agroalimentare vive grazie all'impegno di tantissimi imprenditori cerignolani capaci di produrre e dare migliaia di posti di lavoro.
Il problema della criminalità, a mio avviso, è addebitabile al fallimento della politica che non ha mai combattuto seriamente la disoccupazione favorendo, di fatto, le mafie che nel corso degli anni hanno arruolato manovalanza proveniente dal fortissimo e pressante disagio economico, sociale, culturale.
Per combattere la criminalità occorre una forte rivoluzione morale e culturale capace di fare seria attività di promozione e sensibilizzazione che parta dalle scuole e arrivi alle agenzie educative, che coinvolga attivamente il mondo dell'associazionismo di cui Cerignola ne è piena, che sia capace di creare una rete tra il mondo della formazione e quello del lavoro, che educhi al senso civico, che sia di supporto alle famiglie e che dia una seria alternativa al mondo dei giovani incolpevoli del fallimento dell'intera classe politica che da 50 anni ci governa.
In questi giorni l'accanimento mediatico contro la città di Cerignola non sta di certo creando alcun problema a chi delinque, purtroppo, sta demoralizzando le tante forze che da anni si impegnano per creare una città più a misura d'uomo, la stragrande maggioranza di persone che vivono nel rispetto della legalità e che si vedono inserite nell'assurdo e falso calderone del terrore.