Attualità
Autonomia differenziata, oltre 1100 le firme a Cerignola per il Referendum Abrogativo
La nota stampa a firma del Comitato
Cerignola - giovedì 19 settembre 2024
15.45 Comunicato Stampa
"Sono oltre mille, per la precisione 1132, le firme raccolte dal Comitato Unitario di Cerignola per il Referendum Abrogativo contro l'Autonomia Regionale Differenziata. Il Comitato, che ha coordinato ed organizzato la raccolta delle firme sul territorio cittadino da fine luglio ad oggi, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto".
È quanto comunica lo stesso comunicato attraverso una nota stampa.
"Termina quindi la fase della raccolta firme ma non termina il lavoro del Comitato, che non sarà sciolto fino a quando questa legge indegna, che divide il nord dal sud dell'Italia, non sarà cancellata.
Il Comitato cittadino – composto dalla CGIL, dai gruppi politici Articolo 1, Alleanza Verdi e Sinistra, CON, Giovani Democratici, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, NOI Comunità in Movimento, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, dalle associazioni ANPI, Casa Di Vittorio e Cittadinanza Attiva, dalle cooperative sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie Altereco e Pietra di Scarto, dall'associazione di categoria CIA – Agricoltori Italiani e dalla cooperativa sociale Dibenedetto – si riunirà nei prossimi giorni per decidere insieme le prossime attività di informazione e sensibilizzazione sugli effetti negativi che tale scellerato provvedimento legislativo arrecherà all'accesso ai servizi, alla qualità dell'assistenza sanitaria, all'istruzione, alla dignità del lavoro e alle politiche ambientali".
È quanto comunica lo stesso comunicato attraverso una nota stampa.
"Termina quindi la fase della raccolta firme ma non termina il lavoro del Comitato, che non sarà sciolto fino a quando questa legge indegna, che divide il nord dal sud dell'Italia, non sarà cancellata.
Il Comitato cittadino – composto dalla CGIL, dai gruppi politici Articolo 1, Alleanza Verdi e Sinistra, CON, Giovani Democratici, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, NOI Comunità in Movimento, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, dalle associazioni ANPI, Casa Di Vittorio e Cittadinanza Attiva, dalle cooperative sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie Altereco e Pietra di Scarto, dall'associazione di categoria CIA – Agricoltori Italiani e dalla cooperativa sociale Dibenedetto – si riunirà nei prossimi giorni per decidere insieme le prossime attività di informazione e sensibilizzazione sugli effetti negativi che tale scellerato provvedimento legislativo arrecherà all'accesso ai servizi, alla qualità dell'assistenza sanitaria, all'istruzione, alla dignità del lavoro e alle politiche ambientali".