Aumento TARI, il PD attende esito dal TAR
Il PD è in attesa della fissazione dell’udienza al TAR per i ricorsi con cui si sono impugnati aumenti della tassa per gli anni 2018 e 2019
Cerignola - sabato 23 novembre 2019
16.22 Comunicato Stampa
"Nonostante l'aggressività linguistica che l'ex sindaco, commissariato per mafia, manifesta attraverso i social in questi giorni, i suoi errori amministrativi emergono in maniera indiscutibile. Ricordiamo due circostanze: l'annuncio del 3 aprile 2019 da parte dell'allora assessore Minniti per dare inizio alla raccolta differenziata che poi non è mai partita e la chiara e più volte espressa volontà dell'ex Sindaco, commissariato per mafia, di non realizzare il sesto lotto della discarica. Queste responsabilità hanno portato alla crisi aziendale di SIA e al pagamento di una TARI spropositata". Questo è il commento della Segreteria del Partito Democratico di Cerignola alla notizia del pagamento, da parte della cittadinanza, di un inesistente servizio di raccolta differenziata.
"Il Commissario Prefettizio, accertando il mancato avvio del servizio di raccolta differenziata, ha utilizzato 1,4 milioni di euro (mai partita e quindi ingiustificati) per saldare i debiti che Metta ha contratto e non ha mai pagato per il servizio di trasferimento e smaltimento dei rifiuti cittadini a Taranto.
Questo milione e mezzo in più, che senza motivo noi cittadini stavamo pagando, non sarà inserito nella prossima cartella TARI, ma – si precisa – questo, purtroppo, non determinerà un'automatica riduzione significativa dell'imposta dovuta, in quanto il non avviamento della raccolta differenziata ha portato a un aumento della quantità di rifiuti da trasferire".
"Il PD è in attesa della fissazione dell'udienza al TAR per i ricorsi con cui si sono impugnati gli scriteriati aumenti della tassa per gli anni 2018 e 2019. Allo stato attuale, si può soltanto prendere atto della pessima gestione dell'amministrazione commissariata e delle conseguenze che gravano sui cerignolani. Dubitiamo che coloro che hanno amministrato così male la Città in questi ultimi quattro anni ammettano le proprie colpe, di conseguenza – conclude la Segreteria PD – non resta che affidarsi all'Autorità Giudiziaria la quale, si spera, saprà porre rimedio allo scempio compiuto da chi ha avuto a cuore gli interessi di pochi a discapito degli interessi dell'intera comunità cittadina".
"Il Commissario Prefettizio, accertando il mancato avvio del servizio di raccolta differenziata, ha utilizzato 1,4 milioni di euro (mai partita e quindi ingiustificati) per saldare i debiti che Metta ha contratto e non ha mai pagato per il servizio di trasferimento e smaltimento dei rifiuti cittadini a Taranto.
Questo milione e mezzo in più, che senza motivo noi cittadini stavamo pagando, non sarà inserito nella prossima cartella TARI, ma – si precisa – questo, purtroppo, non determinerà un'automatica riduzione significativa dell'imposta dovuta, in quanto il non avviamento della raccolta differenziata ha portato a un aumento della quantità di rifiuti da trasferire".
"Il PD è in attesa della fissazione dell'udienza al TAR per i ricorsi con cui si sono impugnati gli scriteriati aumenti della tassa per gli anni 2018 e 2019. Allo stato attuale, si può soltanto prendere atto della pessima gestione dell'amministrazione commissariata e delle conseguenze che gravano sui cerignolani. Dubitiamo che coloro che hanno amministrato così male la Città in questi ultimi quattro anni ammettano le proprie colpe, di conseguenza – conclude la Segreteria PD – non resta che affidarsi all'Autorità Giudiziaria la quale, si spera, saprà porre rimedio allo scempio compiuto da chi ha avuto a cuore gli interessi di pochi a discapito degli interessi dell'intera comunità cittadina".