Aumento Tari, Ditommaso (PD): ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, no alla Class Action
Intendiamo impugnare tramite ricorso straordinario al Presidente Mattarella proprio la Delibera del Consiglio Comunale perchè la riteniamo illegittima sotto diversi profili giuridici.
Cerignola - martedì 6 novembre 2018
16.31 Comunicato Stampa
"Riteniamo che la proposta - autonoma e non condivisa dal Partito Democratico – di promuovere una class action rispetto agli aumenti del 36% della Tassa sui rifiuti non sia la soluzione migliore per cercare di fermare questo salasso che devasta le finanze delle famiglie e delle imprese dei cerignolani. Per queste ragioni il PD di Cerignola si farà promotore di un'altra iniziativa, cioè quella di impugnare la delibera del Consiglio Comunale di luglio, che stabilì l'aumento della TARI, dinanzi al Presidente della Repubblica", fa sapere in una nota stampa la segreteria del PD di Cerignola avv.to Sabina Ditommaso.
"Intendiamo impugnare tramite ricorso straordinario al Presidente Mattarella proprio la Delibera del Consiglio Comunale – fa sapere Ditommaso – perche la riteniamo illegittima sotto diversi profili giuridici. I costi del ricorso straordinario saranno interamente sostenuti dal Partito Democratico, dalla segreteria e dai consiglieri del PD, nonché dalle associazioni e dai politici che vorranno condividere con noi questa iniziativa. I cittadini così non correranno alcun rischio, come nella class action, di vedersi maggiorare le tariffe in caso di rigetto perché ad impugnare l'atto saranno i consiglieri del PD Cicolella, Dalessandro e Dibisceglia. Mentre aspettiamo che il Presidente della Repubblica si pronunci, i cittadini potranno decidere liberamente se pagarla o meno, quantomeno è opportuno attendere che la cartella di pagamento venga notificata con raccomandata e non tramite posta ordinaria, perché così non ha alcun valore legale".
"Sebbene lodevole nelle intenzioni – continua la segretaria – la Class Action presenta l'altissimo rischio di essere dichiarata inammissibile e l'altrettanto altissimo rischio rispetto al risultato: in caso di rigetto i cittadini si troverebbero nella spiacevole situazione di dover pagare quello e pure il resto, come le spese legali. È facile per i politici rischiare con le tasche dei cittadini. Il PD inverte l'ordine, rischiamo noi politici per gli altri, e se il ricorso al Presidente dovesse essere respinto, almeno i cittadini non pagheranno un euro di più di quanto già devono pagare".
"Infine è sempre bene ricordare che i motivi di questo aumento della TARI sono noti a tutti e sono interamente imputabili alla mala gestione del servizio da parte dell'Amministrazione Metta che, in tre anni e con delle scelte strategiche assurde come il rifiuto del 6° lotto di discarica, ha mandato all'aria non solo la SIA, ma anche la proprietà degli impianti che fruttavano al Comune risorse economiche tali da permettere di tenere bassa la tassa sui rifiuti ai cittadini di Cerignola".
"Fermo restando che il PD in questi mesi non ha mai smesso di lottare contro la Giunta Metta con manifestazioni cittadine e con l'occupazione della Sala Consiliare e considerando che nel famoso Consiglio Comunale di luglio scorso, che sancì l'aumento della tassa rifiuti, i consiglieri del PD erano in aula a discutere e lottare contro i mettiani, ma che contro i numeri della maggioranza nulla si può fare, oggi – secondo il PD – l'unico strumento è il ricorso al Presidente della Repubblica".
"Intendiamo impugnare tramite ricorso straordinario al Presidente Mattarella proprio la Delibera del Consiglio Comunale – fa sapere Ditommaso – perche la riteniamo illegittima sotto diversi profili giuridici. I costi del ricorso straordinario saranno interamente sostenuti dal Partito Democratico, dalla segreteria e dai consiglieri del PD, nonché dalle associazioni e dai politici che vorranno condividere con noi questa iniziativa. I cittadini così non correranno alcun rischio, come nella class action, di vedersi maggiorare le tariffe in caso di rigetto perché ad impugnare l'atto saranno i consiglieri del PD Cicolella, Dalessandro e Dibisceglia. Mentre aspettiamo che il Presidente della Repubblica si pronunci, i cittadini potranno decidere liberamente se pagarla o meno, quantomeno è opportuno attendere che la cartella di pagamento venga notificata con raccomandata e non tramite posta ordinaria, perché così non ha alcun valore legale".
"Sebbene lodevole nelle intenzioni – continua la segretaria – la Class Action presenta l'altissimo rischio di essere dichiarata inammissibile e l'altrettanto altissimo rischio rispetto al risultato: in caso di rigetto i cittadini si troverebbero nella spiacevole situazione di dover pagare quello e pure il resto, come le spese legali. È facile per i politici rischiare con le tasche dei cittadini. Il PD inverte l'ordine, rischiamo noi politici per gli altri, e se il ricorso al Presidente dovesse essere respinto, almeno i cittadini non pagheranno un euro di più di quanto già devono pagare".
"Infine è sempre bene ricordare che i motivi di questo aumento della TARI sono noti a tutti e sono interamente imputabili alla mala gestione del servizio da parte dell'Amministrazione Metta che, in tre anni e con delle scelte strategiche assurde come il rifiuto del 6° lotto di discarica, ha mandato all'aria non solo la SIA, ma anche la proprietà degli impianti che fruttavano al Comune risorse economiche tali da permettere di tenere bassa la tassa sui rifiuti ai cittadini di Cerignola".
"Fermo restando che il PD in questi mesi non ha mai smesso di lottare contro la Giunta Metta con manifestazioni cittadine e con l'occupazione della Sala Consiliare e considerando che nel famoso Consiglio Comunale di luglio scorso, che sancì l'aumento della tassa rifiuti, i consiglieri del PD erano in aula a discutere e lottare contro i mettiani, ma che contro i numeri della maggioranza nulla si può fare, oggi – secondo il PD – l'unico strumento è il ricorso al Presidente della Repubblica".