Territorio
Audace Cerignola, il punto della situazione
Dalla riammissione con sentenza del Collegio di Garanzia del CONI al nuovo ricorso presentato dall’Audace e le denunce penali a Ghirelli e Gravina
Cerignola - domenica 28 luglio 2019
18.22
"Rispetto per l'Audace Cerignola" è il tormentone di questi giorni di fine Luglio, lo scrivono tutti i cittadini cerignolani sui social, lo scrivono sui commenti nella pagina Facebook di Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, sulla pagina della FIGC. Una ventata di solidarietà nei confronti della famiglia Grieco, della Dirigenza dell'Audace Cerignola e dell'Amministrazione Comunale di Cerignola dopo la negazione del diritto di partecipare al campionato di serie C, un diritto acquisito sul campo di gioco, acquisito legalmente dopo il ricorso vinto al Collegio di Garanzia del CONI.
Come spiega il Sindaco di Cerignola nella striscia del sabato "VIENI AVANTI…" dedicata a Francesco Ghirelli "di tutto è stato fatto per evitare l'ingresso dell'Audace Cerignola al campionato di serie C", inizialmente appellandosi ai lavori la cui scadenza era prevista nel termine perentorio del 5 Luglio, di qui il ricorso vinto al Collegio di Garanzia del CONI che non ritiene quel termine perentorio. Poi le contestazioni sull'impianto di illuminazione, cadute completamente nel nulla in quanto risulta essere perfettamente in regola. Poi l'ispezione blitz nella serata del 24 Luglio alle ore 22:15 allo Stadio Comunale "D. Monterisi" il cui esito è stato più che soddisfacente.
In quella ispezione emerge
Cosa letteralmente impossibile perché per questa occorre aver giocato almeno trenta gare in un periodo minimo di 90 giorni. A questo punto il nuovo manto erboso si sarebbe dovuto montare nel mese di marzo, a campionato in corso, durante le gare di serie D, nel corso dei Play Off… ma di cosa stiamo parlando?
Queste le ragioni che hanno portato il Sindaco di Cerignola, i tifosi e i cittadini a mettere in rete le foto del "Ventura" di Bisceglie o dello Stadio di Gozzano dove è palese la più netta diversità di trattamento riservata all'Audace Cerignola con uno stadio perfettamente a norma.
Subito dopo il post Facebook del Sindaco di Cerignola che precisa:
"ATTENZIONE. SIA CHIARO A TUTTI. CERIGNOLA SI BATTE PER IL PROPRIO DIRITTO.
NON CONTRO ALTRE SOCIETÀ. Vogliono metterci uno contro l'altro. Non ci devono riuscire. NOI VOGLIAMO RISPETTO PER L'AUDACE. RISPETTO PER IL NOSTRO BUON DIRITTO. SIAMO AMICI DI TUTTI GLI SPORTIVI DELLE ALTRE CITTÀ. LI VOGLIAMO ACCOGLIERE NEL NOSTRO SPLENDIDO STADIO. NELLA NOSTRA BELLA CITTÀ".
Di qui la moltitudine di messaggi di solidarietà del Cesena Calcio, della Vibonese, del Piacenza Calcio, del Nola Calcio e di articoli "Rispetto per l'Audace" firmati Francesco Ordine, Luca Serafini su testate nazionali quali "Corriere della Sera" e "Gazzetta dello Sport".
Ma perché non si vuole l'Audace Cerignola in serie C?
Perché il regolamento prevede che si giochi a 60 squadre e delle 60 tre devono essere riammesse e tre devono essere ripescate.
La squadra del Bisceglie, retrocessa dal campionato di serie C, non fu riammessa a prima istanza. A questa fu preferita la Paganese con la Virtus Vecomp Verona e il Fano. .L'Audace Cerignola, prima nei ripescaggi, fu esclusa a prima istanza mentre Modena e Reggio Audace furono ripescate.
Dopo i ricorsi presentati al Collegio di Garanzia del Coni da parte delle società del Bisceglie e dell'Audace Cerignola, con tanto di sentenze favorevoli alle due squadre, occorreva che la Lega Pro provvedesse alla riammissione in C delle stesse e la FIGC ne prendesse atto. Le squadre del campionato di serie C sarebbero dovute essere 61 anziché 60. Il Presidente Ghirelli e il Presidente Gravina hanno voluto a tutti i costi una campionato a 60 squadre. Per far fede alla decisione del Collegio di Garanzia del CONI, al regolamento della Lega PRO e FIGC, avrebbero dovuto escludere una delle tre riammesse (senza ombra di dubbio la Paganese visto i continui demeriti e la molteplicità delle riammissioni cui già ha goduto) e far entrare il Bisceglie e, ovviamente l'Audace Cerignola al fine di rispettare il regolamento che chiaramente prevede 3 riammesse e 3 ripescate.
Così non è stato, delle 60 squadre, ad oggi, 4 sono le riammesse e 2 le ripescate, il verdetto del Collegio di garanzia del CONI non è stato rispettato e l'Audace si trova fuori.
Indubbiamente sono molteplici gli abusi… innumerevoli!
Dopo il bruttissimo spettacolo cui un'intera cittadinanza ha dovuto assistere, dopo la negazione di diritti acquisiti sia sul campo che nelle aule di giustizia sportiva, dopo un ricorso stravinto, dopo la miriade di investimenti da parte della Società Audace Cerignola, per quanto riguarda la squadra, gli innesti, gli stipendi, gli ingaggi e quanto ruota intorno alla conduzione di una società sportiva, e dell'Amministrazione Comunale di Cerignola per quanto riguarda l'impianto di illuminazione, il manto erboso, le tribune, le sottotribune, i servizi e quanto utile per l'omologazione ai campionati di serie C, la protesta della cittadinanza e degli Ultrà dell'Audace che si sono spinti anche ad occupare il casello autostradale della A14 chiedendo "Rispetto per l'Audace Cerignola".
Nella giornata di ieri, sabato 27 Luglio, il Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, ha annunciato sulla propria pagina Facebook che la società Audace ha nuovamente presentato ricorso al Collegio di Garanzia del CONI e, contestualmente, è stata ultimata la stesura per la denuncia penale, nei confronti di Gravina e Ghirelli, per violazione dell'art. 323 del Codice Penale.
Queste le dichiarazioni del Sindaco Metta:
"Rispetto per l'Audace. Giustizia per l'Audace.
Informo i cittadini ed i tifosi che: L'avvocato Di Cintio ha notificato un eccellente motivato organico ricorso al COLLEGIO di garanzia del CONI, chiedendo la ammissione alla SERIE C dell'Audace Cerignola.
22 pagine.
26 documenti allegati.
ABBIAMO RAGIONE DA VENDERE.
Ho ultimato la stesura della denuncia penale per violazione dell'art. 323 del codice penale contro Gravina e Ghirelli.
Lunedì mattina partirà per la PROCURA DI ROMA a mezzo posta.
Con copiosa documentazione.
SUL VOCABOLARIO DEI CERIGNOLANI NON HO TROVATO IL VERBO MOLLARE.
DALL DALL C'RGNULEN".
In futuro i prossimi aggiornamenti.
Come spiega il Sindaco di Cerignola nella striscia del sabato "VIENI AVANTI…" dedicata a Francesco Ghirelli "di tutto è stato fatto per evitare l'ingresso dell'Audace Cerignola al campionato di serie C", inizialmente appellandosi ai lavori la cui scadenza era prevista nel termine perentorio del 5 Luglio, di qui il ricorso vinto al Collegio di Garanzia del CONI che non ritiene quel termine perentorio. Poi le contestazioni sull'impianto di illuminazione, cadute completamente nel nulla in quanto risulta essere perfettamente in regola. Poi l'ispezione blitz nella serata del 24 Luglio alle ore 22:15 allo Stadio Comunale "D. Monterisi" il cui esito è stato più che soddisfacente.
In quella ispezione emerge
- la perfetta posa in opera ed il perfetto funzionamento delle quattro torri di illuminazione;
- la realizzazione del gruppo elettrogeno di soccorso;
- la definitiva installazione de manto erboso sintetico;
- l'istanza di omologazione del campo ultimato;
- l'istanza di autorizzazione all'utilizzo del campo;
- l'autorizzazione all'utilizzo del campo in erba sintetica rilasciata dal Presidente della CISEA
Cosa letteralmente impossibile perché per questa occorre aver giocato almeno trenta gare in un periodo minimo di 90 giorni. A questo punto il nuovo manto erboso si sarebbe dovuto montare nel mese di marzo, a campionato in corso, durante le gare di serie D, nel corso dei Play Off… ma di cosa stiamo parlando?
Queste le ragioni che hanno portato il Sindaco di Cerignola, i tifosi e i cittadini a mettere in rete le foto del "Ventura" di Bisceglie o dello Stadio di Gozzano dove è palese la più netta diversità di trattamento riservata all'Audace Cerignola con uno stadio perfettamente a norma.
Subito dopo il post Facebook del Sindaco di Cerignola che precisa:
"ATTENZIONE. SIA CHIARO A TUTTI. CERIGNOLA SI BATTE PER IL PROPRIO DIRITTO.
NON CONTRO ALTRE SOCIETÀ. Vogliono metterci uno contro l'altro. Non ci devono riuscire. NOI VOGLIAMO RISPETTO PER L'AUDACE. RISPETTO PER IL NOSTRO BUON DIRITTO. SIAMO AMICI DI TUTTI GLI SPORTIVI DELLE ALTRE CITTÀ. LI VOGLIAMO ACCOGLIERE NEL NOSTRO SPLENDIDO STADIO. NELLA NOSTRA BELLA CITTÀ".
Di qui la moltitudine di messaggi di solidarietà del Cesena Calcio, della Vibonese, del Piacenza Calcio, del Nola Calcio e di articoli "Rispetto per l'Audace" firmati Francesco Ordine, Luca Serafini su testate nazionali quali "Corriere della Sera" e "Gazzetta dello Sport".
Ma perché non si vuole l'Audace Cerignola in serie C?
Perché il regolamento prevede che si giochi a 60 squadre e delle 60 tre devono essere riammesse e tre devono essere ripescate.
La squadra del Bisceglie, retrocessa dal campionato di serie C, non fu riammessa a prima istanza. A questa fu preferita la Paganese con la Virtus Vecomp Verona e il Fano. .L'Audace Cerignola, prima nei ripescaggi, fu esclusa a prima istanza mentre Modena e Reggio Audace furono ripescate.
Dopo i ricorsi presentati al Collegio di Garanzia del Coni da parte delle società del Bisceglie e dell'Audace Cerignola, con tanto di sentenze favorevoli alle due squadre, occorreva che la Lega Pro provvedesse alla riammissione in C delle stesse e la FIGC ne prendesse atto. Le squadre del campionato di serie C sarebbero dovute essere 61 anziché 60. Il Presidente Ghirelli e il Presidente Gravina hanno voluto a tutti i costi una campionato a 60 squadre. Per far fede alla decisione del Collegio di Garanzia del CONI, al regolamento della Lega PRO e FIGC, avrebbero dovuto escludere una delle tre riammesse (senza ombra di dubbio la Paganese visto i continui demeriti e la molteplicità delle riammissioni cui già ha goduto) e far entrare il Bisceglie e, ovviamente l'Audace Cerignola al fine di rispettare il regolamento che chiaramente prevede 3 riammesse e 3 ripescate.
Così non è stato, delle 60 squadre, ad oggi, 4 sono le riammesse e 2 le ripescate, il verdetto del Collegio di garanzia del CONI non è stato rispettato e l'Audace si trova fuori.
Indubbiamente sono molteplici gli abusi… innumerevoli!
Dopo il bruttissimo spettacolo cui un'intera cittadinanza ha dovuto assistere, dopo la negazione di diritti acquisiti sia sul campo che nelle aule di giustizia sportiva, dopo un ricorso stravinto, dopo la miriade di investimenti da parte della Società Audace Cerignola, per quanto riguarda la squadra, gli innesti, gli stipendi, gli ingaggi e quanto ruota intorno alla conduzione di una società sportiva, e dell'Amministrazione Comunale di Cerignola per quanto riguarda l'impianto di illuminazione, il manto erboso, le tribune, le sottotribune, i servizi e quanto utile per l'omologazione ai campionati di serie C, la protesta della cittadinanza e degli Ultrà dell'Audace che si sono spinti anche ad occupare il casello autostradale della A14 chiedendo "Rispetto per l'Audace Cerignola".
Nella giornata di ieri, sabato 27 Luglio, il Sindaco di Cerignola, avv. Francesco Metta, ha annunciato sulla propria pagina Facebook che la società Audace ha nuovamente presentato ricorso al Collegio di Garanzia del CONI e, contestualmente, è stata ultimata la stesura per la denuncia penale, nei confronti di Gravina e Ghirelli, per violazione dell'art. 323 del Codice Penale.
Queste le dichiarazioni del Sindaco Metta:
"Rispetto per l'Audace. Giustizia per l'Audace.
Informo i cittadini ed i tifosi che: L'avvocato Di Cintio ha notificato un eccellente motivato organico ricorso al COLLEGIO di garanzia del CONI, chiedendo la ammissione alla SERIE C dell'Audace Cerignola.
22 pagine.
26 documenti allegati.
ABBIAMO RAGIONE DA VENDERE.
Ho ultimato la stesura della denuncia penale per violazione dell'art. 323 del codice penale contro Gravina e Ghirelli.
Lunedì mattina partirà per la PROCURA DI ROMA a mezzo posta.
Con copiosa documentazione.
SUL VOCABOLARIO DEI CERIGNOLANI NON HO TROVATO IL VERBO MOLLARE.
DALL DALL C'RGNULEN".
In futuro i prossimi aggiornamenti.