Territorio
Associazioni sportive di Cerignola. Come ripartire?
Alle considerazioni di Carlo Dercole le dichiarazioni dei Presidenti di alcune Associazioni Sportive. I punti fermi su cui far ripartire le sport a Cerignola
Cerignola - giovedì 30 aprile 2020
10.22
La "Fase 2" dell'emergenza Coronavirus è ormai alle porte, alcune saranno le misure di contenimento dell'epidemia che dal 4 maggio saranno allentate in Italia e dal 28 aprile in Puglia, come da ordinanza del Presidente della Ragione Puglia Mi chele Emiliano. Tra i settori che restano in attesa di una risposta da parte del Governo sulla riapertura c'è però quello relativo a palestre e centri sportivi.
Lunedì 27 aprile, proprio sul tema della ripartenza e della "Fase 2, Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport del Comune di Cerignola, scriveva a mezzo social:
"È arrivato il momento di pensare ed immaginare la ripresa che sarà sicuramente complicata per tutti e non bisogna lasciare indietro nessuno. Soprattutto il mondo delle Associazioni Sportive che in questi anni hanno svolto un ruolo importante per la nostra città.
Non possiamo assolutamente vanificare gli sforzi fatti in questi anni e lasciare da soli Presidenti, associati ed appassionati.
Rischiamo la morte dello Sport cerignolano se non agiamo subito".
Dichiarazioni che hanno trovato ampia condivisione da parte delle Associazioni Sportive di Cerignola. Ripartenza dopo un disastroso 2020 sportivo, ripartenza dopo il periodo di totale immobilismo dettato dalle prescrizioni dei vari decreti, ripartenza dopo la sospensione di tutti i campionati. Dopo le dichiarazioni di Carlo Dercole abbiamo ritenuto opportuno far esprimere le Associazioni Sportive, la parte in causa. Contattando telefonicamente i Presidenti di alcune associazioni sportive è emerso che la fase della ripartenza è più complicata di ciò che avremmo potuto immaginare, più che una fase di "Ripartenza" occorrerebbe parlare di una fase di "Partenza" così come dichiarato da Vito Diciolla, Presidente della Associazione "ASD Special Bike Cross Country":
"Ciò che ha scritto Carlo Dercole è assolutamente vero. Dovremmo ricominciare a partire dalle basi facendo promozione, tenendo in stand by la fase agonistica e riproporre la voglia di fare sport, far divertire tutti attraverso lo sport. Solo dopo aver fatto promozione e creato le condizioni per far riacquisire la giusta forma agli atleti si potrà passare all'agonismo ma per fare questo occorre un piano di lavoro che tenga presente il distanziamento sociale, la calendarizzazione da attività programmate, dialogo e confronto nel rispetto delle prescrizioni e dei decreti. Nella fase della promozione occorrerebbe una fattiva partecipazione del Comune di Cerignola che, attraverso piccoli contributi, incentivi le associazioni creando le condizioni necessarie per promuovere sport e tempo libero, contribuisca con noi per riavvicinare i ragazzi allo sport. Di certo non può ricadere tutto sulle nostre spalle e sui nostri sacrifici economici, lo faremmo volentieri ma le casse delle associazioni sportive sono ridotte ai minimi termini. Avremmo dovuto fare due campionati regionale per tutte le categorie a Cerignola ma, purtroppo, abbiamo annullato tutto perché sono venuti meno gli sponsor e le nostre risorse economiche sono ridotte all'osso".
La crisi economica ha letteralmente massacrato il mondo sportivo associazionistico, già penalizzato da una serie di problematiche non legate all'emergenza coronavirus ma a decisioni della Commissione Prefettizia in merito alla chiusura del "Pala Famila Tatarella", chiusura che ha causato perdite economiche da parte delle Associazioni che disputavano campionati di serie C e B di Pallavolo e Basket. Spiega Matteo Russo della Associazione "Pallavolo Cerignola":
"Le dichiarazioni di Carlo Dercole non fanno una piega, occorre ripartire ma questo non sarà possibile solo con i nostri sforzi, ci sarà bisogno di interventi governativi per agevolare la ripresa e, di fondamentale importanza, di interventi da parte del Comune di Cerignola in merito alla sanificazione delle palestre e degli ambienti di allenamento. Non potremmo mai farcela con nostro denaro perché l'intero settore associazionistico è letteralmente distrutto. Per la ripartenza urge un protocollo di intesa tra Associazioni Sportive e Comune di Cerignola. Purtroppo noi siamo reduci di una stagione da dimenticare, abbiamo subito la chiusura del "Pala Famila Tatarella" e abbiamo dovuto svolgere un campionato di serie C nel "Pala Dileo" limitato al numero di 99 di spettatori, non vorremmo che questo problema si ripresenti nella fase della ripresa, sarebbe come tagliarci le gambe anche perché, quando ripartiremo, inizieremo con una serie di problemi economici legati al periodo di crisi economica di livello globale".
A chi parla di ripartenza, sanificazione dei locali, nuova stagione, si aggiunge la voce di chi, purtroppo, non vede tempi brevi in considerazione che la fase 2 ha inizio a maggio ma, le attività sportive, potranno riprendere sicuramente in piena estate, proprio quando diventa impossibile praticare determinate discipline Sportive.
"A giugno i campionati ormai sono "andati" e, per via del caldo, gli allievi non potranno svolgere gli allenamenti – dichiara Maddalena Tressante, Presidente dell'Associazione Sportiva ASD "Fit Point" – Abbiamo subito gravissimi danni dall'emergenza, abbiamo dovuto sospendere l'intera attività sportiva per tutelare i nostri iscritti e rispettare i decreti emanati. Possiamo dire che abbiamo perso tutto, non sarà facile riattivare i nostri corsi perché dopo mesi di stop sarà dura ricominciare a lavorare con i nostri allievi, motivarli nuovamente. Occorre fare tanta promozione, mi sembra quasi di dover ricominciare da zero e, in questa delicatissima fase, occorrerà l'appoggio del Comune di Cerignola, sarà indispensabile una sana riorganizzazione socio - sportiva, saranno fondamentali le azioni in sinergia con chi governa la cosa pubblica. Occorre definire punti fermi e, il primo, a mio avviso è l'apertura di tutte le strutture sportive comunali".
"Ripartire ora sarebbe difficile anche perché con l'arrivo del bel tempo la nostra attività risulterebbe impossibile praticarla – Michela Bove, Presidente dell'Associazione ASD "Dream Team" danza sportiva - Abbiamo cancellato l'intero calendario gare per via del COVID e, per il mancato allenamento, sarebbe impossibile partecipare nel prossimo futuro. Se dovessimo ripartire sarebbero comunque pochi gli iscritti. A giugno riprenderanno gli atleti di alto agonismo, non di certo i bambini che, purtroppo, non so se più ritorneranno a fare sport".
Aprire tutte le strutture sportive comunali per promuovere sport, creare le condizioni per la ripresa sportiva, calendarizzare l'utilizzo delle strutture sportive, in particolar modo dei tre palazzetti, sanificare gli ambienti, incentivare anche con contributi il riavvicinamento allo sport dei bambini, fortissimo impegno del Comune di Cerignola, sono punti fermi condivisi dalla maggior parte delle associazioni sportive di Cerignola.
"Sono pienamente d'accordo con la riflessione di Carlo Dercole – spiega Vincenzo Sforza, Presidente della ASD "Tennis Tavolo Udas" - Potrei sindacare su ogni cosa che è stata fatta e non fatta. Mi limito a parlare di sport. Ad oggi non sappiamo se riapriranno le strutture, se queste verranno sanificate, che precauzioni verranno adottate. Chi potrà accedere al Palazzetto dello Sport "Nando Dileo"? A che condizioni? Servono delle garanzie e delle direttive! Molte sono le associazioni in città ed un solo Palazzetto non potrebbe mai contenerle, occorre assolutamente aprire il Pala Famila Tatarella ed il Pala Cicogna affinchè ogni Associazione sportiva potrà svolgere la propria attività, purtroppo, "ripartendo da zero" evitando assembramenti e sovraffollamenti.
La nostra è una piccola associazione ed in questi anni ha operato bene. Ci potremo riorganizzare in breve tempo me servono direttive, programmi, calendari e tanta organizzazione. Inoltre la fase della ripartenza è segnata dalla liquidità che potrebbe arrivare dal Comune di Cerignola , visto che sono presenti fondi in bilancio, e da contributi regionali purché il Comune di Cerignola partecipi ai bandi".
Lunedì 27 aprile, proprio sul tema della ripartenza e della "Fase 2, Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport del Comune di Cerignola, scriveva a mezzo social:
"È arrivato il momento di pensare ed immaginare la ripresa che sarà sicuramente complicata per tutti e non bisogna lasciare indietro nessuno. Soprattutto il mondo delle Associazioni Sportive che in questi anni hanno svolto un ruolo importante per la nostra città.
Non possiamo assolutamente vanificare gli sforzi fatti in questi anni e lasciare da soli Presidenti, associati ed appassionati.
Rischiamo la morte dello Sport cerignolano se non agiamo subito".
Dichiarazioni che hanno trovato ampia condivisione da parte delle Associazioni Sportive di Cerignola. Ripartenza dopo un disastroso 2020 sportivo, ripartenza dopo il periodo di totale immobilismo dettato dalle prescrizioni dei vari decreti, ripartenza dopo la sospensione di tutti i campionati. Dopo le dichiarazioni di Carlo Dercole abbiamo ritenuto opportuno far esprimere le Associazioni Sportive, la parte in causa. Contattando telefonicamente i Presidenti di alcune associazioni sportive è emerso che la fase della ripartenza è più complicata di ciò che avremmo potuto immaginare, più che una fase di "Ripartenza" occorrerebbe parlare di una fase di "Partenza" così come dichiarato da Vito Diciolla, Presidente della Associazione "ASD Special Bike Cross Country":
"Ciò che ha scritto Carlo Dercole è assolutamente vero. Dovremmo ricominciare a partire dalle basi facendo promozione, tenendo in stand by la fase agonistica e riproporre la voglia di fare sport, far divertire tutti attraverso lo sport. Solo dopo aver fatto promozione e creato le condizioni per far riacquisire la giusta forma agli atleti si potrà passare all'agonismo ma per fare questo occorre un piano di lavoro che tenga presente il distanziamento sociale, la calendarizzazione da attività programmate, dialogo e confronto nel rispetto delle prescrizioni e dei decreti. Nella fase della promozione occorrerebbe una fattiva partecipazione del Comune di Cerignola che, attraverso piccoli contributi, incentivi le associazioni creando le condizioni necessarie per promuovere sport e tempo libero, contribuisca con noi per riavvicinare i ragazzi allo sport. Di certo non può ricadere tutto sulle nostre spalle e sui nostri sacrifici economici, lo faremmo volentieri ma le casse delle associazioni sportive sono ridotte ai minimi termini. Avremmo dovuto fare due campionati regionale per tutte le categorie a Cerignola ma, purtroppo, abbiamo annullato tutto perché sono venuti meno gli sponsor e le nostre risorse economiche sono ridotte all'osso".
La crisi economica ha letteralmente massacrato il mondo sportivo associazionistico, già penalizzato da una serie di problematiche non legate all'emergenza coronavirus ma a decisioni della Commissione Prefettizia in merito alla chiusura del "Pala Famila Tatarella", chiusura che ha causato perdite economiche da parte delle Associazioni che disputavano campionati di serie C e B di Pallavolo e Basket. Spiega Matteo Russo della Associazione "Pallavolo Cerignola":
"Le dichiarazioni di Carlo Dercole non fanno una piega, occorre ripartire ma questo non sarà possibile solo con i nostri sforzi, ci sarà bisogno di interventi governativi per agevolare la ripresa e, di fondamentale importanza, di interventi da parte del Comune di Cerignola in merito alla sanificazione delle palestre e degli ambienti di allenamento. Non potremmo mai farcela con nostro denaro perché l'intero settore associazionistico è letteralmente distrutto. Per la ripartenza urge un protocollo di intesa tra Associazioni Sportive e Comune di Cerignola. Purtroppo noi siamo reduci di una stagione da dimenticare, abbiamo subito la chiusura del "Pala Famila Tatarella" e abbiamo dovuto svolgere un campionato di serie C nel "Pala Dileo" limitato al numero di 99 di spettatori, non vorremmo che questo problema si ripresenti nella fase della ripresa, sarebbe come tagliarci le gambe anche perché, quando ripartiremo, inizieremo con una serie di problemi economici legati al periodo di crisi economica di livello globale".
A chi parla di ripartenza, sanificazione dei locali, nuova stagione, si aggiunge la voce di chi, purtroppo, non vede tempi brevi in considerazione che la fase 2 ha inizio a maggio ma, le attività sportive, potranno riprendere sicuramente in piena estate, proprio quando diventa impossibile praticare determinate discipline Sportive.
"A giugno i campionati ormai sono "andati" e, per via del caldo, gli allievi non potranno svolgere gli allenamenti – dichiara Maddalena Tressante, Presidente dell'Associazione Sportiva ASD "Fit Point" – Abbiamo subito gravissimi danni dall'emergenza, abbiamo dovuto sospendere l'intera attività sportiva per tutelare i nostri iscritti e rispettare i decreti emanati. Possiamo dire che abbiamo perso tutto, non sarà facile riattivare i nostri corsi perché dopo mesi di stop sarà dura ricominciare a lavorare con i nostri allievi, motivarli nuovamente. Occorre fare tanta promozione, mi sembra quasi di dover ricominciare da zero e, in questa delicatissima fase, occorrerà l'appoggio del Comune di Cerignola, sarà indispensabile una sana riorganizzazione socio - sportiva, saranno fondamentali le azioni in sinergia con chi governa la cosa pubblica. Occorre definire punti fermi e, il primo, a mio avviso è l'apertura di tutte le strutture sportive comunali".
"Ripartire ora sarebbe difficile anche perché con l'arrivo del bel tempo la nostra attività risulterebbe impossibile praticarla – Michela Bove, Presidente dell'Associazione ASD "Dream Team" danza sportiva - Abbiamo cancellato l'intero calendario gare per via del COVID e, per il mancato allenamento, sarebbe impossibile partecipare nel prossimo futuro. Se dovessimo ripartire sarebbero comunque pochi gli iscritti. A giugno riprenderanno gli atleti di alto agonismo, non di certo i bambini che, purtroppo, non so se più ritorneranno a fare sport".
Aprire tutte le strutture sportive comunali per promuovere sport, creare le condizioni per la ripresa sportiva, calendarizzare l'utilizzo delle strutture sportive, in particolar modo dei tre palazzetti, sanificare gli ambienti, incentivare anche con contributi il riavvicinamento allo sport dei bambini, fortissimo impegno del Comune di Cerignola, sono punti fermi condivisi dalla maggior parte delle associazioni sportive di Cerignola.
"Sono pienamente d'accordo con la riflessione di Carlo Dercole – spiega Vincenzo Sforza, Presidente della ASD "Tennis Tavolo Udas" - Potrei sindacare su ogni cosa che è stata fatta e non fatta. Mi limito a parlare di sport. Ad oggi non sappiamo se riapriranno le strutture, se queste verranno sanificate, che precauzioni verranno adottate. Chi potrà accedere al Palazzetto dello Sport "Nando Dileo"? A che condizioni? Servono delle garanzie e delle direttive! Molte sono le associazioni in città ed un solo Palazzetto non potrebbe mai contenerle, occorre assolutamente aprire il Pala Famila Tatarella ed il Pala Cicogna affinchè ogni Associazione sportiva potrà svolgere la propria attività, purtroppo, "ripartendo da zero" evitando assembramenti e sovraffollamenti.
La nostra è una piccola associazione ed in questi anni ha operato bene. Ci potremo riorganizzare in breve tempo me servono direttive, programmi, calendari e tanta organizzazione. Inoltre la fase della ripartenza è segnata dalla liquidità che potrebbe arrivare dal Comune di Cerignola , visto che sono presenti fondi in bilancio, e da contributi regionali purché il Comune di Cerignola partecipi ai bandi".