Territorio
Assistenza di Prossimità agli stranieri
In Capitanata una “Unità Mobile” assicurerà assistenza socio-sanitaria e legale agli stranieri presenti sul territorio provinciale
Foggia - giovedì 10 ottobre 2019
18.33 Comunicato Stampa
Girerà tra gli insediamenti di stranieri presenti nella provincia di Foggia per offrire assistenza sanitaria socio-sanitaria e legale.
È la nuova "Unità Mobile" acquistata dalla ASL Foggia con fondi stanziati nell'ambito del "Progetto FAMI 1550 - Orientamento ed Inclusione" di cui la Prefettura di Foggia è Ente Beneficiario e la Regione Puglia, la ASL Foggia e l'Università degli Studi di Foggia sono partners.
La parte progettuale sviluppata dalla ASL Foggia ha la finalità di migliorare l'accesso e la fruibilità dei servizi sanitari territoriali da parte dei cittadini stranieri secondo il principio di prossimità dell'assistenza.
La "Unità Mobile" è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
«Con questo progetto – ha introdotto il prefetto di Foggia Raffaele Grassi – che incarna uno dei principi cardine della nostra carta costituzionale, il diritto alla salute, vogliamo essere prossimi alla comunità. Una comunità costituita non solo da cittadini foggiani, ma anche da stranieri, che rappresentano una realtà sempre più consistente sul nostro territorio. Nostro obiettivo è promuovere una gestione integrata dei flussi migratori».
Gli stranieri presenti in Puglia al 1 gennaio 2019 (Fonte ISTAT) ammontano a 138.811 con un incremento di 4.460 presenze rispetto alla stessa data per l'anno 2018. Il 25% di loro, circa 31.700, vive in Capitanata.
16.612 sono le presenze maschili, 15.097 quelle femminili.
I minori sono 6.731.
Le nazionalità più rappresentate sono: Romania (12.532), Marocco (2.955), Albania (2.575), Bulgaria (2.005), Polonia (1.440) che costituiscono oltre i due terzi degli stranieri residenti in provincia di Foggia.
«La prima fase del progetto – ha spiegato il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla - ha previsto una serie di interventi tra cui la selezione di una equipe specializzata, composta da psicologo, mediatore interculturale, avvocato e infermiere, con il compito di informare, indirizzare ed offrire agli stranieri una assistenza socio-sanitaria e legale».
Tali attività sono state effettuate inizialmente nei Servizi di primo accesso della ASL Foggia i cui operatori sono stati affiancati dalle professionalità coinvolte nel progetto nelle fasi di accoglienza e orientamento degli utenti stranieri.
Ciò ha permesso di individuare e decodificare i loro bisogni dando risposte celeri e adeguate e, nel contempo, di agevolare il lavoro in rete tra gli operatori pubblici, il terzo settore (cooperative, associazioni no profit, Caritas) e i diversi servizi sociosanitari, le strutture ospedaliere, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta.
L'equipe si è impegnata, inoltre, con cadenza settimanale, a fornire assistenza legale, supporto psicosociale, mediazione linguistico-culturale e cure infermieristiche ai migranti che vivono in località "Tre Titoli" (borgo delle campagne di Cerignola).
Il bilancio positivo delle attività svolte direttamente presso gli insediamenti ha confermato, sin da subito, le elevate potenzialità di una assistenza organizzata secondo il principio di "prossimità".
«Il progetto – ha concluso Piazzolla - punta ad una presa in carico globale della persona. Grazie alla Unità Mobile, appositamente attrezzata, l'equipe selezionata potrà assicurare tali attività non solo presso i servizi aziendali, ma direttamente presso gli insediamenti di stranieri. Il progetto terminerà a fine anno, ma è nostra intenzione trasformarlo in attività istituzionale».
È la nuova "Unità Mobile" acquistata dalla ASL Foggia con fondi stanziati nell'ambito del "Progetto FAMI 1550 - Orientamento ed Inclusione" di cui la Prefettura di Foggia è Ente Beneficiario e la Regione Puglia, la ASL Foggia e l'Università degli Studi di Foggia sono partners.
La parte progettuale sviluppata dalla ASL Foggia ha la finalità di migliorare l'accesso e la fruibilità dei servizi sanitari territoriali da parte dei cittadini stranieri secondo il principio di prossimità dell'assistenza.
La "Unità Mobile" è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
«Con questo progetto – ha introdotto il prefetto di Foggia Raffaele Grassi – che incarna uno dei principi cardine della nostra carta costituzionale, il diritto alla salute, vogliamo essere prossimi alla comunità. Una comunità costituita non solo da cittadini foggiani, ma anche da stranieri, che rappresentano una realtà sempre più consistente sul nostro territorio. Nostro obiettivo è promuovere una gestione integrata dei flussi migratori».
Gli stranieri presenti in Puglia al 1 gennaio 2019 (Fonte ISTAT) ammontano a 138.811 con un incremento di 4.460 presenze rispetto alla stessa data per l'anno 2018. Il 25% di loro, circa 31.700, vive in Capitanata.
16.612 sono le presenze maschili, 15.097 quelle femminili.
I minori sono 6.731.
Le nazionalità più rappresentate sono: Romania (12.532), Marocco (2.955), Albania (2.575), Bulgaria (2.005), Polonia (1.440) che costituiscono oltre i due terzi degli stranieri residenti in provincia di Foggia.
«La prima fase del progetto – ha spiegato il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla - ha previsto una serie di interventi tra cui la selezione di una equipe specializzata, composta da psicologo, mediatore interculturale, avvocato e infermiere, con il compito di informare, indirizzare ed offrire agli stranieri una assistenza socio-sanitaria e legale».
Tali attività sono state effettuate inizialmente nei Servizi di primo accesso della ASL Foggia i cui operatori sono stati affiancati dalle professionalità coinvolte nel progetto nelle fasi di accoglienza e orientamento degli utenti stranieri.
Ciò ha permesso di individuare e decodificare i loro bisogni dando risposte celeri e adeguate e, nel contempo, di agevolare il lavoro in rete tra gli operatori pubblici, il terzo settore (cooperative, associazioni no profit, Caritas) e i diversi servizi sociosanitari, le strutture ospedaliere, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta.
L'equipe si è impegnata, inoltre, con cadenza settimanale, a fornire assistenza legale, supporto psicosociale, mediazione linguistico-culturale e cure infermieristiche ai migranti che vivono in località "Tre Titoli" (borgo delle campagne di Cerignola).
Il bilancio positivo delle attività svolte direttamente presso gli insediamenti ha confermato, sin da subito, le elevate potenzialità di una assistenza organizzata secondo il principio di "prossimità".
«Il progetto – ha concluso Piazzolla - punta ad una presa in carico globale della persona. Grazie alla Unità Mobile, appositamente attrezzata, l'equipe selezionata potrà assicurare tali attività non solo presso i servizi aziendali, ma direttamente presso gli insediamenti di stranieri. Il progetto terminerà a fine anno, ma è nostra intenzione trasformarlo in attività istituzionale».