Cronaca
Assalto al blindato. Gli otto cerignolani arrestati e ciò che emerge dalle indagini. -FOTO-
L’indagine, condotta dalla Procura di Pisa, ha coinvolto le Squadre Mobili di Foggia, Pisa, Firenze e Ancona, nonché l’intero Servizio Centrale della Polizia. Poggia su intercettazioni, conclusa con l’arresto degli otto Cerignolani.
Cerignola - lunedì 4 settembre 2017
17.23
L'indagine, condotta dalla Procura di Pisa, ha coinvolto le Squadre Mobili di Foggia, Pisa, Firenze e Ancona, nonché l'intero Servizio Centrale della Polizia. Poggia interamente su intercettazioni e si è conclusa con l'arresto degli otto Cerignolani ed altri tre indagati per i quali è stata rigettata la richiesta di arresto.
L'assalto al blindato della "BTV Mondialpol" avvenne la sera del 30 Settembre 2016 sull'autostrada A/12 nei pressi di Pisa. Il blindato, scortato da un secondo mezzo, era partito da Cecina alle 21:45 ed era diretto alla Banca d'Italia di Arezzo al fine di consegnare il contante. Assalto storico per l'altissimo livello di panico e terrore che causò considerati i 168 colpi di mitra, di fucili a pompa e pistole ai danni dei tre vigilantes ma che fallì per causa del sistema "spuma block" innescato involontariamente da un componente il gruppo dei malviventi il quale, munito di flex adatto a tagliare il tetto del blindato, non si rese conto di aver segato anche un tubo del sistema anti-intrusione innescando lo schiumogeno che neutralizzò la sega.
Il GIP di Pisa ha firmato, quindi, le otto ordinanza di custodia cautelare, eseguite dalle squadre mobili di Foggia, Pisa, Firenze e Ancona, ai danni dei cerignolani:
L'assalto al blindato della "BTV Mondialpol" avvenne la sera del 30 Settembre 2016 sull'autostrada A/12 nei pressi di Pisa. Il blindato, scortato da un secondo mezzo, era partito da Cecina alle 21:45 ed era diretto alla Banca d'Italia di Arezzo al fine di consegnare il contante. Assalto storico per l'altissimo livello di panico e terrore che causò considerati i 168 colpi di mitra, di fucili a pompa e pistole ai danni dei tre vigilantes ma che fallì per causa del sistema "spuma block" innescato involontariamente da un componente il gruppo dei malviventi il quale, munito di flex adatto a tagliare il tetto del blindato, non si rese conto di aver segato anche un tubo del sistema anti-intrusione innescando lo schiumogeno che neutralizzò la sega.
Il GIP di Pisa ha firmato, quindi, le otto ordinanza di custodia cautelare, eseguite dalle squadre mobili di Foggia, Pisa, Firenze e Ancona, ai danni dei cerignolani:
- Antonio Braschi, 39 anni. Ricercato dal Gennaio 2016 per altri tre assalti a portavalori e blindati tra Foggia e Avellino e costituitosi nel mese di Aprile 2017. Dopo un breve periodo tra carcere e domiciliari gli fu riconosciuta la libertà;
- Cosimo Attila Cirulli, 27 anni;
- Pasquale Matera, 40 anni (cerignolano residente a Vicopisano);
- Gennaro Lorusso, 39 anni;
- Damiano Carlucci, 46 anni;
- Pasquale Saracino, 43 anni (analoga situazione di Antonio Braschi);
- Giuseppe Stefanelli, 34 anni;
- Matteo La Grasta, 43 anni.