Arriva il don Bosco Day
Domenica 28 gennaio via alla seconda edizione presso l’oratorio salesiano
Cerignola - lunedì 22 gennaio 2018
9.33
Dopo il successo della prima edizione del DB DAY, avvenuta l'anno scorso, l'oratorio Salesiano don Bosco di Cerignola si è attivato nell'organizzazione di una seconda edizione che si svolgerà domenica 28/01/2018, giorno in cui tutte le parrocchie della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano si riuniranno qui a Cerignola per celebrare il padre di tutti i giovani: don Bosco. In questa occasione, in accordo con nostra Eccellenza Monsignor Luigi Renna, verrà celebrata e festeggiata la Giornata Missionaria Mondiale della Santa Infanzia.
Il Vescovo ha fortemente voluto un connubio tra la diocesi e l'oratorio dei Salesiani in occasione delle numerose attività ed eventi in cantiere, riconoscendo le giovani risorse disponibili e soprattutto i valori che l'oratorio può trasmettere alla nostra città e con i quali potrebbe "illuminare" molte strade ormai abbandonate alla criminalità. L'oratorio, infatti, s'impegna da ormai più di 50 anni nella conversione dei giovani, nella ricerca e nella scoperta nei ragazzi di quel "punto accessibile al bene" di cui parlava don Bosco, in particolar modo ai giorni d'oggi dove la necessità di fiducia, di amore e di onestà è sempre più risonante. A conferma di ciò, anche in questa occasione l'oratorio si attiverà, collaborando con l'ufficio per le missioni guidato da don Silvio Pellegrino (a cui deve il suo ringraziamento per dare il suo contributo non solo alla città di Cerignola ma anche alla diocesi stessa) con cortei festosi, giochi, musica e divertimento, a cui non possono mancare riflessione e preghiera.
Sono momenti molto belli in cui bambini e ragazzi, animatori e famiglie, sono invitati a riflettere sulla figura di don Bosco, sui suoi valori e sul suo messaggio, cercando di fare del "Padre dei giovani" un esempio di vita. Ragione, religione e amorevolezza sono i tre valori principali che, se interiorizzati e posti alla base della propria vita, fanno dei ragazzi "buoni cristiani e onesti cittadini". Il don Bosco Day così viene celebrato per centralizzare la figura di don Bosco e per comprendere ai ragazzi l'importanza di averLo come esempio, un modello di riferimento che ci permette di costruire una comunità capace di vivere relazioni autentiche, condizione essenziale per progettarsi come persone vere e leali.
La diocesi, e ogni parrocchia facente parte, ha bisogno di un oratorio, di un cortile dove accogliere i bambini e i giovani abbandonati, formandoli e trasmettendo loro i valori umili di don Bosco. Ed è proprio questo l'obiettivo comune: abbattere con coraggio e determinazione la criminalità che, giorno dopo giorno, si sta diffondendo a macchia d'olio e, abbattendo i muri, fare della chiesa di Cerignola una chiesa in uscita dove ci si incontra come cortile, come chiesa, come scuola e come parrocchia. Certo, è un obiettivo grande e difficile che non intimidisce o spaventa, tuttavia è un obiettivo non impossibile se si uniscono tutte le risorse e le forze disponibili.
Diceva don Bosco "Il demonio ha paura della gente allegra".
Rossella Sparapano
Il Vescovo ha fortemente voluto un connubio tra la diocesi e l'oratorio dei Salesiani in occasione delle numerose attività ed eventi in cantiere, riconoscendo le giovani risorse disponibili e soprattutto i valori che l'oratorio può trasmettere alla nostra città e con i quali potrebbe "illuminare" molte strade ormai abbandonate alla criminalità. L'oratorio, infatti, s'impegna da ormai più di 50 anni nella conversione dei giovani, nella ricerca e nella scoperta nei ragazzi di quel "punto accessibile al bene" di cui parlava don Bosco, in particolar modo ai giorni d'oggi dove la necessità di fiducia, di amore e di onestà è sempre più risonante. A conferma di ciò, anche in questa occasione l'oratorio si attiverà, collaborando con l'ufficio per le missioni guidato da don Silvio Pellegrino (a cui deve il suo ringraziamento per dare il suo contributo non solo alla città di Cerignola ma anche alla diocesi stessa) con cortei festosi, giochi, musica e divertimento, a cui non possono mancare riflessione e preghiera.
Sono momenti molto belli in cui bambini e ragazzi, animatori e famiglie, sono invitati a riflettere sulla figura di don Bosco, sui suoi valori e sul suo messaggio, cercando di fare del "Padre dei giovani" un esempio di vita. Ragione, religione e amorevolezza sono i tre valori principali che, se interiorizzati e posti alla base della propria vita, fanno dei ragazzi "buoni cristiani e onesti cittadini". Il don Bosco Day così viene celebrato per centralizzare la figura di don Bosco e per comprendere ai ragazzi l'importanza di averLo come esempio, un modello di riferimento che ci permette di costruire una comunità capace di vivere relazioni autentiche, condizione essenziale per progettarsi come persone vere e leali.
La diocesi, e ogni parrocchia facente parte, ha bisogno di un oratorio, di un cortile dove accogliere i bambini e i giovani abbandonati, formandoli e trasmettendo loro i valori umili di don Bosco. Ed è proprio questo l'obiettivo comune: abbattere con coraggio e determinazione la criminalità che, giorno dopo giorno, si sta diffondendo a macchia d'olio e, abbattendo i muri, fare della chiesa di Cerignola una chiesa in uscita dove ci si incontra come cortile, come chiesa, come scuola e come parrocchia. Certo, è un obiettivo grande e difficile che non intimidisce o spaventa, tuttavia è un obiettivo non impossibile se si uniscono tutte le risorse e le forze disponibili.
Diceva don Bosco "Il demonio ha paura della gente allegra".
Rossella Sparapano