Cronaca
Arrestato un pregiudicato del posto per coltivazione di marijuana.
Giungono i primi risultati operativi del neocostituito squadrone eliposrtato Carabinieri cacciatori Puglia.
Cerignola - venerdì 14 settembre 2018
10.14 Comunicato Stampa
Nel pomeriggio di mercoledi, in un terreno di proprietà demaniale in località "sette poste" di Cerignola, i Carabinieri della Compagnia ofantina e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia hanno arrestato per produzione di sostanze stupefacenti il pregiudicato locale DE LUCA Michele, cl. '69, sorpreso mentre era impegnato nella raccolta del proprio illegale prodotto.
I Carabinieri di Cerignola, avendo intuito che nella zona potesse essere stata attivata una coltivazione di cannabis, che, nella propria sottospecie del tipo "vietnamita", per le limitate dimensioni che raggiunge, compensate però da un altissimo livello di principio attivo, non necessita di una vegetazione particolarmente lussureggiante che la nasconda, hanno coinvolto nella ricerca una squadriglia del neocostituito Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, prezioso in ambienti aperti per la sua capacità di muoversi e operare, anche nel cuore della notte, senza essere notato, preservando quindi le successive attività investigative.
E così, dopo giorni di discreti rastrellamenti, la piantagione è stata individuata. I Carabinieri Cacciatori si sono quindi nascosti, appiattati nell'aperta campagna in attesa che qualcuno andasse a curare le piante, ormai mature.
Dopo oltre un intero giorno pazientemente trascorso nel monitoraggio, finalmente il DE LUCA si è presentato sul campo, ed ha iniziato il raccolto.
Solo a questo punto i Cacciatori, dopo aver avvisato via radio i colleghi della Compagnia di Cerignola, sono usciti dai loro nascondigli, arrestando il pregiudicato.
Al termine delle operazioni sono state sequestrate 1.404 piante, per un totale di 208 chili di marijuana, ed un ingegnoso sistema di irrigazione che ne aveva garantito, durante tutta la crescita, l'alimentazione, mentre il DE LUCA è stato condotto al carcere di Foggia, a disposizione della Procura della Repubblica.