Cronaca
Arrestato per usura un uomo residente a Cerignola
Il fenomeno è cresciuto nel periodo della pandemia
Cerignola - venerdì 29 aprile 2022
13.04
La Guardia di Finanza di Bari ha arrestato un uomo residente a Cerignola per ipotesi di reato relative a usura ed estorsione. L'arresto è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia su richiesta della procura.
Le indagini sono iniziate lo scorso gennaio, scaturite da un altro procedimento penale avviato dalla procura di Trani. A giugno dello scorso anno gli inquirenti arrestarono in flagranza un cerignolano che in complicità con il figlio fu accusato di usura nei confronti di un imprenditore agricolo di Foggia. La vittima ha confessato di essere stata oggetto di usura da parte dell'uomo arrestato oggi.
La vicenda è iniziata nel 2018 quando la vittima richiese un prestito iniziale di 40.000 euro incontrando difficoltà nell'ottenere crediti dalle banche. In seguito alla pandemia l'uomo fu costretto a chiedere un ulteriore prestito che per effetto di un tasso di interesse superiore al 180% aveva fatto lievitare la somma iniziale a 140.000 euro.
I finanzieri di Bari hanno verificato la fondatezza delle accuse grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali, videoriprese e pedinamenti. Le pressanti richieste di denaro erano accompagnate da esplicite minacce di violenza fisica rivolte alla vittima e venivano soddisfatte in contanti o con ricariche di carte prepagate PostePay intestate ad altre persone.
L'operazione eseguita oggi è una chiara dimostrazione di come l'usura sia presente in misura sempre più massiccia nel territorio della provincia di Foggia. Il fenomeno si è intensificato nel periodo della pandemia da Covid-19 che ha provocato rallentamenti e crisi di liquidità per le attività di imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi.
Le indagini sono iniziate lo scorso gennaio, scaturite da un altro procedimento penale avviato dalla procura di Trani. A giugno dello scorso anno gli inquirenti arrestarono in flagranza un cerignolano che in complicità con il figlio fu accusato di usura nei confronti di un imprenditore agricolo di Foggia. La vittima ha confessato di essere stata oggetto di usura da parte dell'uomo arrestato oggi.
La vicenda è iniziata nel 2018 quando la vittima richiese un prestito iniziale di 40.000 euro incontrando difficoltà nell'ottenere crediti dalle banche. In seguito alla pandemia l'uomo fu costretto a chiedere un ulteriore prestito che per effetto di un tasso di interesse superiore al 180% aveva fatto lievitare la somma iniziale a 140.000 euro.
I finanzieri di Bari hanno verificato la fondatezza delle accuse grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali, videoriprese e pedinamenti. Le pressanti richieste di denaro erano accompagnate da esplicite minacce di violenza fisica rivolte alla vittima e venivano soddisfatte in contanti o con ricariche di carte prepagate PostePay intestate ad altre persone.
L'operazione eseguita oggi è una chiara dimostrazione di come l'usura sia presente in misura sempre più massiccia nel territorio della provincia di Foggia. Il fenomeno si è intensificato nel periodo della pandemia da Covid-19 che ha provocato rallentamenti e crisi di liquidità per le attività di imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi.