Cronaca
Antonio Giannatempo condannato per omicidio colposo
L'accusa riguarda la morte di un neonato avvenuta nel 2013
Cerignola - martedì 10 maggio 2022
14.36
L'ex-sindaco di Cerignola Antonio Giannatempo, attuale consigliere di opposizione in consiglio comunale, è stato condannato ad un anno e mezzo con pena sospesa per omicidio colposo. L'accusa è relativa alla morte di un neonato deceduto il 9 novembre 2013 durante un parto cesareo all'ospedale Tatarella di Cerignola. I giudici della corte d'appello di Bari hanno confermato la sentenza di primo grado pronunciata dal giudice monocratico di foggia il 2 novembre 2020.
Giannatempo è accusato di aver eseguito in maniera errata l'estrazione del neonato causandone la morte. All'epoca dei fatti Giannatempo era dirigente medico del reparto di ostetricia e ginecologia del Tatarella. Secondo la difesa il neonato sarebbe invece morto per una asfissia conseguente alla rottura della placenta. I legali hanno presentato una consulenza difensiva che scagionerebbe il medico. Giannatempo, sentito durante il processo, si è sempre dichiarato innocente.
I famigliari del bimbo difesi dall'avvocato Francesco Santangelo si sono costituiti parte civile. Santangelo aveva chiesto la condanna e il risarcimento danni da quantificare in sede civile. È stato confermato anche un anticipo di 30mila euro sull'eventuale risarcimento. Marco Merlicco e Roberto Sisto hanno annunciato che presenteranno ricorso, i legali di Giannatempo avevano chiesto l'assoluzione per il loro assistito.
Giannatempo è accusato di aver eseguito in maniera errata l'estrazione del neonato causandone la morte. All'epoca dei fatti Giannatempo era dirigente medico del reparto di ostetricia e ginecologia del Tatarella. Secondo la difesa il neonato sarebbe invece morto per una asfissia conseguente alla rottura della placenta. I legali hanno presentato una consulenza difensiva che scagionerebbe il medico. Giannatempo, sentito durante il processo, si è sempre dichiarato innocente.
I famigliari del bimbo difesi dall'avvocato Francesco Santangelo si sono costituiti parte civile. Santangelo aveva chiesto la condanna e il risarcimento danni da quantificare in sede civile. È stato confermato anche un anticipo di 30mila euro sull'eventuale risarcimento. Marco Merlicco e Roberto Sisto hanno annunciato che presenteranno ricorso, i legali di Giannatempo avevano chiesto l'assoluzione per il loro assistito.