Vita di città
Antonio Digirolamo, meteorologo di Cerignola: “Metto le mie previsioni al servizio del territorio”
Autodidatta, ha cominciato ad appassionarsi alla meteorologia quando aveva dieci anni
Cerignola - martedì 24 ottobre 2023
13.49
Consultare le previsioni meteo è una delle abitudini quotidiane degli italiani, insieme all'oroscopo.
Naturalmente, oltre ai baluardi della meteorologia nazionale, ci sono le previsioni locali, circoscritte ai singoli territori, altrettanto prese in considerazione dalle persone che vivono o lavorano in un determinato luogo.
Antonio Digirolamo è un agricoltore di Cerignola appassionato di meteorologia. "Sin da piccolo mi divertivo ad osservare il cielo e la formazione delle nuvole. Con il tempo, la lettura di alcuni libri e l'esperienza, sono riuscito a prevedere temporali o pioggia in base ai movimenti e agli accumuli delle nuvole. Naturalmente, a dieci anni, i miei amici mi prendevano in giro per questa mia inusuale passione".
Esordisce con queste parole Antonio, nell'intervista che gli abbiamo riservato in quanto da tempo si occupa della nostra rubrica Meteo Cerignola.
Passano gli anni, e la passione per il meteo cresce, diventando ben presto un hobby da affiancare al mestiere di agricoltore. Negli anni Ottanta, quando Antonio è un ragazzo, la meteorologia si studia sui libri e sulle carte, la tecnologia non esiste, e così lui ha imparato a fare le previsioni affinando la sua esperienza attraverso una stazione meteo che ha montato sul balcone di casa sua.
Ciao Antonio. Dopo le prime conoscenze sull'argomento e l'utilizzo della stazione meteo per intercettare e prevenire i fenomeni, come è proseguito il tuo studio?
"Oggi le previsioni vengono effettuate tenendo conto di proiezioni che devono essere lette e interpretate, ci sono anche calcoli matematici da fare per essere ancora più precisi. Insomma, bisogna aggiornarsi sempre perché, con i cambiamenti climatici in atto, prevenire con esattezza quando e dove colpiranno i fenomeni è diventato sicuramente più difficile. Ma con maggiore attenzione ed uno studio più accurato si può riuscire anche in questo. O almeno si può provare".
Hai accennato ai cambiamenti climatici. Cosa ne pensi al riguardo?
"Da una decina di anni i fenomeni atmosferici sono diventati più forti e imprevedibili, i cambiamenti climatici sono il risultato di una serie di comportamenti che l'uomo ha messo in atto creando disarmonia nell'ecosistema. In futuro il Pianeta avrà seri problemi di sopravvivenza, e noi uomini siamo i soli responsabili di tutto questo. L'approccio della meteorologia ai cambiamenti climatici è molto particolare: oggi sono cambiati i parametri, i punti di riferimento e anche i tempi di previsione dei fenomeni. Bisogna essere più cauti perché appunto vi è una maggiore imprevedibilità. Di conseguenza, oggi più di ieri, non si possono prendere in giro le persone facendo passare come attendibili le previsioni che vanno oltre i quindici giorni"
Le previsioni di Antonio, puntuali e precise, azzeccano sempre e anzi, in alcuni casi-come lui stesso ci tiene a sottolineare- conoscerle può servire a prevenire danni e conseguenze più serie.
Parliamo del territorio di Cerignola e dintorni. Quali sono le caratteristiche che rilevano ai fini delle previsioni meteo e che hai riscontrato più spesso?
"La nostra città vive in un microclima davvero particolare, che personalmente ho studiato e approfondito nel corso degli anni. Cerignola è protetta dal promontorio dal Gargano, quindi è davvero raro che possano verificarsi precipitazioni nevose serie, a meno che non trovino un'altra entrata per raggiungere la nostra pianura, unitamente ad altre circostanze che in realtà non si verificano spesso. Le nevicate abbondanti che si sono avute a Cerignola sono state tutte il risultato di una serie di elementi specifici, che capitano una volta tanto e rappresentano quindi delle eccezioni.
Per quanto concerne gli allagamenti, invece, purtroppo quelli che si sono verificati negli ultimi anni nella città di Cerignola sono la conseguenza di una cattiva manutenzione delle strade e di uno scolo difficoltoso delle acque nel sistema fognario. Per fortuna, dal punto di vista morfologico, il nostro non è un territorio soggetto ad alluvioni, però mai dire mai. Anzi, nel corso degli anni ho avuto modo di individuare una criticità assai forte nella zona della Moschella, che dopo ogni pioggia abbondante rischia di allagarsi in maniera preoccupante. Bisogna quindi tenere molto alta l'attenzione su quella zona, anche per la presenza di colline".
Le tue previsioni, quindi, possono aiutare a prevenire criticità ed intervenire tempestivamente su eventuali problemi che insistono sul territorio?
"Io offro la mia disponibilità agli amministratori, a rappresentanti di enti ed istituzioni, a chiunque abbia piacere di usufruire del mio servizio meteo. Curo personalmente la gestione di gruppi WhatsApp in cui intervengono Sindaci della Capitanata e del Gargano, operatori della Protezione Civile, giornalisti e addetti alla comunicazione, meteorologi e appassionati. Mi piacerebbe che in uno di questi gruppi vi fosse qualche rappresentante della mia città, per la quale ho sempre fornito tale servizio gratuitamente e continuerò a farlo. Amare il proprio territorio significa anche mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per evitare disastri e catastrofi che, purtroppo, saranno sempre più frequenti in futuro a causa dei cambiamenti climatici"
Una domanda che sicuramente sta a cuore a tanti che leggeranno l'intervista: ci sarà un inverno degno di tale nome quest'anno?
"Da una decina di anni a questa parte le stagioni hanno subito veri e propri stravolgimenti. Basti pensare che non è il primo anno in cui abbiamo un autunno così mite, con l'inverno che tende a spostarsi nei mesi in cui dovrebbe esserci la primavera. Il problema è che a risentirne sono le colture e i prodotti agricoli. Basti pensare che Marzo/ Aprile, che un tempo erano mesi più asciutti, oggi sono molto umidi e tale umidità nuoce all'agricoltura. Infatti quest'anno i raccolti dell'uva sono stati inficiati dalla peronospora, un fungo che predilige appunto l'umidità. L'inverno comunque arriverà, e non si esclude che possa riservarci qualche bella sorpresa".
Naturalmente, oltre ai baluardi della meteorologia nazionale, ci sono le previsioni locali, circoscritte ai singoli territori, altrettanto prese in considerazione dalle persone che vivono o lavorano in un determinato luogo.
Antonio Digirolamo è un agricoltore di Cerignola appassionato di meteorologia. "Sin da piccolo mi divertivo ad osservare il cielo e la formazione delle nuvole. Con il tempo, la lettura di alcuni libri e l'esperienza, sono riuscito a prevedere temporali o pioggia in base ai movimenti e agli accumuli delle nuvole. Naturalmente, a dieci anni, i miei amici mi prendevano in giro per questa mia inusuale passione".
Esordisce con queste parole Antonio, nell'intervista che gli abbiamo riservato in quanto da tempo si occupa della nostra rubrica Meteo Cerignola.
Passano gli anni, e la passione per il meteo cresce, diventando ben presto un hobby da affiancare al mestiere di agricoltore. Negli anni Ottanta, quando Antonio è un ragazzo, la meteorologia si studia sui libri e sulle carte, la tecnologia non esiste, e così lui ha imparato a fare le previsioni affinando la sua esperienza attraverso una stazione meteo che ha montato sul balcone di casa sua.
Ciao Antonio. Dopo le prime conoscenze sull'argomento e l'utilizzo della stazione meteo per intercettare e prevenire i fenomeni, come è proseguito il tuo studio?
"Oggi le previsioni vengono effettuate tenendo conto di proiezioni che devono essere lette e interpretate, ci sono anche calcoli matematici da fare per essere ancora più precisi. Insomma, bisogna aggiornarsi sempre perché, con i cambiamenti climatici in atto, prevenire con esattezza quando e dove colpiranno i fenomeni è diventato sicuramente più difficile. Ma con maggiore attenzione ed uno studio più accurato si può riuscire anche in questo. O almeno si può provare".
Hai accennato ai cambiamenti climatici. Cosa ne pensi al riguardo?
"Da una decina di anni i fenomeni atmosferici sono diventati più forti e imprevedibili, i cambiamenti climatici sono il risultato di una serie di comportamenti che l'uomo ha messo in atto creando disarmonia nell'ecosistema. In futuro il Pianeta avrà seri problemi di sopravvivenza, e noi uomini siamo i soli responsabili di tutto questo. L'approccio della meteorologia ai cambiamenti climatici è molto particolare: oggi sono cambiati i parametri, i punti di riferimento e anche i tempi di previsione dei fenomeni. Bisogna essere più cauti perché appunto vi è una maggiore imprevedibilità. Di conseguenza, oggi più di ieri, non si possono prendere in giro le persone facendo passare come attendibili le previsioni che vanno oltre i quindici giorni"
Le previsioni di Antonio, puntuali e precise, azzeccano sempre e anzi, in alcuni casi-come lui stesso ci tiene a sottolineare- conoscerle può servire a prevenire danni e conseguenze più serie.
Parliamo del territorio di Cerignola e dintorni. Quali sono le caratteristiche che rilevano ai fini delle previsioni meteo e che hai riscontrato più spesso?
"La nostra città vive in un microclima davvero particolare, che personalmente ho studiato e approfondito nel corso degli anni. Cerignola è protetta dal promontorio dal Gargano, quindi è davvero raro che possano verificarsi precipitazioni nevose serie, a meno che non trovino un'altra entrata per raggiungere la nostra pianura, unitamente ad altre circostanze che in realtà non si verificano spesso. Le nevicate abbondanti che si sono avute a Cerignola sono state tutte il risultato di una serie di elementi specifici, che capitano una volta tanto e rappresentano quindi delle eccezioni.
Per quanto concerne gli allagamenti, invece, purtroppo quelli che si sono verificati negli ultimi anni nella città di Cerignola sono la conseguenza di una cattiva manutenzione delle strade e di uno scolo difficoltoso delle acque nel sistema fognario. Per fortuna, dal punto di vista morfologico, il nostro non è un territorio soggetto ad alluvioni, però mai dire mai. Anzi, nel corso degli anni ho avuto modo di individuare una criticità assai forte nella zona della Moschella, che dopo ogni pioggia abbondante rischia di allagarsi in maniera preoccupante. Bisogna quindi tenere molto alta l'attenzione su quella zona, anche per la presenza di colline".
Le tue previsioni, quindi, possono aiutare a prevenire criticità ed intervenire tempestivamente su eventuali problemi che insistono sul territorio?
"Io offro la mia disponibilità agli amministratori, a rappresentanti di enti ed istituzioni, a chiunque abbia piacere di usufruire del mio servizio meteo. Curo personalmente la gestione di gruppi WhatsApp in cui intervengono Sindaci della Capitanata e del Gargano, operatori della Protezione Civile, giornalisti e addetti alla comunicazione, meteorologi e appassionati. Mi piacerebbe che in uno di questi gruppi vi fosse qualche rappresentante della mia città, per la quale ho sempre fornito tale servizio gratuitamente e continuerò a farlo. Amare il proprio territorio significa anche mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per evitare disastri e catastrofi che, purtroppo, saranno sempre più frequenti in futuro a causa dei cambiamenti climatici"
Una domanda che sicuramente sta a cuore a tanti che leggeranno l'intervista: ci sarà un inverno degno di tale nome quest'anno?
"Da una decina di anni a questa parte le stagioni hanno subito veri e propri stravolgimenti. Basti pensare che non è il primo anno in cui abbiamo un autunno così mite, con l'inverno che tende a spostarsi nei mesi in cui dovrebbe esserci la primavera. Il problema è che a risentirne sono le colture e i prodotti agricoli. Basti pensare che Marzo/ Aprile, che un tempo erano mesi più asciutti, oggi sono molto umidi e tale umidità nuoce all'agricoltura. Infatti quest'anno i raccolti dell'uva sono stati inficiati dalla peronospora, un fungo che predilige appunto l'umidità. L'inverno comunque arriverà, e non si esclude che possa riservarci qualche bella sorpresa".