Attualità
Antonella Lamanuzzi, poetessa di Cerignola: “Scrivo della vita quotidiana, traendo il bello dalle cose semplici”
Quarantasette anni, quattro figli, è impiegata amministrativa in un’azienda
Cerignola - giovedì 21 marzo 2024
8.36
La Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall'UNESCO nel 1999, è una ricorrenza che celebra la poesia come strumento in grado di trasmettere sentimenti ed emozioni "universali". Sono tante le persone, giovani e meno giovani, che si dilettano a scrivere versi poetici.
A tal proposito, abbiamo voluto riportarvi l'esperienza di una donna, mamma e autrice di Cerignola che ha fatto della poesia un vero e proprio "stile di vita". Chi è avvezzo alla poesia, infatti, riesce a trovare ispirazione in qualsiasi momento della vita quotidiana.
Antonella Lamanuzzi ha 47 anni, è sposata, madre di quattro figli, impiegata amministrativa in un'azienda di Cerignola. Si definisce una donna "completa, felice e soddisfatta di quello che ha". La poesia ha sempre accompagnato e caratterizzato le sue giornate, sin da piccola. I versi poetici, tristi o gioiosi, hanno sempre fatto da sfondo agli eventi più importanti della sua vita.
"Insieme a mio marito ho costruito, e continuerò a farlo, una famiglia unita e sorretta da valori importanti quali l'amore, il rispetto reciproco, la sincerità, la correttezza, l'umiltà. Inoltre ritengo che la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta sia una dote fondamentale per resistere ai colpi della vita", esordisce così Antonella nell'intervista che le abbiamo dedicato.
Ciao Antonella. Quindi da piccola sognavi di scrivere poesie e diventare una poetessa?
"In realtà no. Da piccola sognavo di fare l'attrice, immaginavo di interpretare Giulietta e di morire per amore. Oggi mi rendo conto che quando imitavo questo personaggio nella scena della sua morte volevo comunicare e trasmettere un messaggio universale: quando si ama con tutto se stessi, con una forza che va oltre il semplice "ti amo", è l'anima che sta amando. Questo per dire che, sin da piccola, ho cercato nella comunicazione lo spazio ideale per esprimere il mio vero volto, ciò che io sono veramente. Durante l'infanzia scrivevo comunque versi, ho sempre adorato le rime, e tra l'altro sono stata una bambina attenta all'uso del linguaggio e della punteggiatura.
Conservo ancora nel cassetto i miei vecchi quaderni di poesie, e spesso mi ritrovo a sfogliarli, non solo per rivedere me stessa indietro negli anni, ma anche per prendere atto dei miei cambiamenti e della mia crescita personale. Scrivere per me è soprattutto comunicare se stessi, e la poesia non è altro che l'espressione della vita comunicata attraverso parole scritte in versi. La poesia è come la tela di un pittore, che guarda ciò che vede, ma realizza il suo dipinto attraverso l'anima e, a quel punto, il quadro è pronto per essere vissuto da chi riesce a cogliere l'essenziale"
Da dove trai ispirazione per comporre le tue poesie?
"A volte sono ispirata a scrivere versi da eventi attuali e drammatici, come la guerra oppure una malattia che colpisce qualcuno a me vicino. In ogni caso, cerco sempre di concludere le poesie con la speranza di un cambiamento. Altre volte, invece, scrivo della vita quotidiana, quella che accade ogni giorno, traendo il bello dalle cose semplici, come la descrizione di un abbraccio".
C'è qualche scrittore o poeta che ti piace particolarmente?
"Io adoro l'opera in generale, soprattutto quella di Pietro Mascagni, perché racconta una storia di passione e di vita vera, vissuta tra gente comune, accompagnata dalla splendida musica che la contraddistingue da altre forme artistiche. Adoro Shakespeare, Ugo Foscolo (con i suoi ideali politici e sociali), Leopardi con il suo pessimismo cosmico universale. La poesia è la realizzazione della vita descritta in versi".
Hai già partecipato a dei concorsi di poesia o letterari?
"Ho partecipato al Memorial di Poesia "V. Carbone" per quattro volte. La prima volta mi sono piazzata al terzo posto, la seconda volta ho ottenuto il primo premio (con una poesia dedicata a mio figlio Flavio), la terza volta non sono rientrata tra i finalisti vincitori, e questa è la quarta volta. Sto attendendo l'esito della premiazione che si terrà proprio oggi, presso il Roma Cinema Teatro E… Inoltre ho partecipato al "Premio Nazionale Nicola Zingarelli" classificandomi per due volte tra i primi dieci finalisti nella categoria riservata alla poesia. Ho scritto anche per case editrici Dantebus e Aletti Editore, con Salvatore Quasimodo. Per quanto riguarda concorsi e premi di poesia, il mio obiettivo non è vincere, ma trasmettere, comunicare e condividere stati d'animo ed emozioni".
A tal proposito, abbiamo voluto riportarvi l'esperienza di una donna, mamma e autrice di Cerignola che ha fatto della poesia un vero e proprio "stile di vita". Chi è avvezzo alla poesia, infatti, riesce a trovare ispirazione in qualsiasi momento della vita quotidiana.
Antonella Lamanuzzi ha 47 anni, è sposata, madre di quattro figli, impiegata amministrativa in un'azienda di Cerignola. Si definisce una donna "completa, felice e soddisfatta di quello che ha". La poesia ha sempre accompagnato e caratterizzato le sue giornate, sin da piccola. I versi poetici, tristi o gioiosi, hanno sempre fatto da sfondo agli eventi più importanti della sua vita.
"Insieme a mio marito ho costruito, e continuerò a farlo, una famiglia unita e sorretta da valori importanti quali l'amore, il rispetto reciproco, la sincerità, la correttezza, l'umiltà. Inoltre ritengo che la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta sia una dote fondamentale per resistere ai colpi della vita", esordisce così Antonella nell'intervista che le abbiamo dedicato.
Ciao Antonella. Quindi da piccola sognavi di scrivere poesie e diventare una poetessa?
"In realtà no. Da piccola sognavo di fare l'attrice, immaginavo di interpretare Giulietta e di morire per amore. Oggi mi rendo conto che quando imitavo questo personaggio nella scena della sua morte volevo comunicare e trasmettere un messaggio universale: quando si ama con tutto se stessi, con una forza che va oltre il semplice "ti amo", è l'anima che sta amando. Questo per dire che, sin da piccola, ho cercato nella comunicazione lo spazio ideale per esprimere il mio vero volto, ciò che io sono veramente. Durante l'infanzia scrivevo comunque versi, ho sempre adorato le rime, e tra l'altro sono stata una bambina attenta all'uso del linguaggio e della punteggiatura.
Conservo ancora nel cassetto i miei vecchi quaderni di poesie, e spesso mi ritrovo a sfogliarli, non solo per rivedere me stessa indietro negli anni, ma anche per prendere atto dei miei cambiamenti e della mia crescita personale. Scrivere per me è soprattutto comunicare se stessi, e la poesia non è altro che l'espressione della vita comunicata attraverso parole scritte in versi. La poesia è come la tela di un pittore, che guarda ciò che vede, ma realizza il suo dipinto attraverso l'anima e, a quel punto, il quadro è pronto per essere vissuto da chi riesce a cogliere l'essenziale"
Da dove trai ispirazione per comporre le tue poesie?
"A volte sono ispirata a scrivere versi da eventi attuali e drammatici, come la guerra oppure una malattia che colpisce qualcuno a me vicino. In ogni caso, cerco sempre di concludere le poesie con la speranza di un cambiamento. Altre volte, invece, scrivo della vita quotidiana, quella che accade ogni giorno, traendo il bello dalle cose semplici, come la descrizione di un abbraccio".
C'è qualche scrittore o poeta che ti piace particolarmente?
"Io adoro l'opera in generale, soprattutto quella di Pietro Mascagni, perché racconta una storia di passione e di vita vera, vissuta tra gente comune, accompagnata dalla splendida musica che la contraddistingue da altre forme artistiche. Adoro Shakespeare, Ugo Foscolo (con i suoi ideali politici e sociali), Leopardi con il suo pessimismo cosmico universale. La poesia è la realizzazione della vita descritta in versi".
Hai già partecipato a dei concorsi di poesia o letterari?
"Ho partecipato al Memorial di Poesia "V. Carbone" per quattro volte. La prima volta mi sono piazzata al terzo posto, la seconda volta ho ottenuto il primo premio (con una poesia dedicata a mio figlio Flavio), la terza volta non sono rientrata tra i finalisti vincitori, e questa è la quarta volta. Sto attendendo l'esito della premiazione che si terrà proprio oggi, presso il Roma Cinema Teatro E… Inoltre ho partecipato al "Premio Nazionale Nicola Zingarelli" classificandomi per due volte tra i primi dieci finalisti nella categoria riservata alla poesia. Ho scritto anche per case editrici Dantebus e Aletti Editore, con Salvatore Quasimodo. Per quanto riguarda concorsi e premi di poesia, il mio obiettivo non è vincere, ma trasmettere, comunicare e condividere stati d'animo ed emozioni".