Anticontraffazione: dopo un anno atteso un atto formale dalla commissione d'inchiesta
Per i deputati M5S occorre modernizzare il codice penale, accorpare tutti i reati in materia di contraffazione e prolungare la prescrizione soprattutto per la frode in commercio
Cerignola - lunedì 29 giugno 2015
11.43
Compie un anno la commissione d'inchiesta della XVII legislatura sul fenomeno della contraffazione e della pirateria. Istituita il 26 giugno scorso a Montecitorio, la Commissione ha avviato un'ampia ricognizione di dati, atti e documentazione per avere una conoscenza piena del fenomeno che colpisce diversi settori produttivi, in particolare agroalimentare, tessile e manifatturiero.
"L'attività finora svolta in difesa del made in Italy – dichiarano i deputati Filippo Gallinella e Giuseppe L'Abbate, componenti M5S della Commissione Agricoltura – verte prevalentemente su due diverse tipologie d'intervento: l'aggiornamento normativo e il rafforzamento degli strumenti di repressione del fenomeno contraffazione, soprattutto alle frontiere. Occorre modernizzare il codice penale ancora profondamente condizionato dal 'codice Rocco', entrato in vigore nel 1931. È necessario – propongono i parlamentari 5 Stelle – accorpare tutte le fattispecie di reato in materia di contraffazione, prolungare la prescrizione soprattutto per la frode in commercio, utilizzare lo strumento dell'intercettazione per contrastare il fenomeno, in armonia con le normative comunitarie".
In questi dodici mesi, la Commissione ha svolto numerose audizioni, anche con sopralluoghi nelle realtà italiane maggiormente colpite dal fenomeno. "Da giugno scorso – concludono i deputati M5S – è stato svolto un gran lavoro ma c'è ancora molta strada da fare". L'obiettivo è realizzare, entro la fine dell'estate, un quaderno di lavoro che produca un atto ufficiale da portare in Aula, a Montecitorio.
"L'attività finora svolta in difesa del made in Italy – dichiarano i deputati Filippo Gallinella e Giuseppe L'Abbate, componenti M5S della Commissione Agricoltura – verte prevalentemente su due diverse tipologie d'intervento: l'aggiornamento normativo e il rafforzamento degli strumenti di repressione del fenomeno contraffazione, soprattutto alle frontiere. Occorre modernizzare il codice penale ancora profondamente condizionato dal 'codice Rocco', entrato in vigore nel 1931. È necessario – propongono i parlamentari 5 Stelle – accorpare tutte le fattispecie di reato in materia di contraffazione, prolungare la prescrizione soprattutto per la frode in commercio, utilizzare lo strumento dell'intercettazione per contrastare il fenomeno, in armonia con le normative comunitarie".
In questi dodici mesi, la Commissione ha svolto numerose audizioni, anche con sopralluoghi nelle realtà italiane maggiormente colpite dal fenomeno. "Da giugno scorso – concludono i deputati M5S – è stato svolto un gran lavoro ma c'è ancora molta strada da fare". L'obiettivo è realizzare, entro la fine dell'estate, un quaderno di lavoro che produca un atto ufficiale da portare in Aula, a Montecitorio.