Vita di città
Annalisa Laforgia, operatrice ecologica di Cerignola: “Non esistono lavori per donne e per uomini”
Trentasette anni, tre figli, è impiegata a tempo indeterminato nell’azienda Tekra
Cerignola - mercoledì 8 marzo 2023
10.07
Capita spesso di incontrare per strada qualche donna impegnata nella raccolta differenziata, oppure a pulire con scopa, paletta e carrettino i marciapiedi. Fateci caso: hanno un buongiorno e un sorriso per tutti quelli che incontrano.
Annalisa Laforgia, 37 anni, originaria di San Ferdinando, mamma di tre figli, di cui uno piccolo, è tra le donne assunte a tempo indeterminato nell'azienda Tekra, che si occupa della gestione dei rifiuti a Cerignola.
"Siamo una decina di donne, a fronte di un centinaia di uomini nell'organico aziendale. L'ambiente di lavoro è sano, mi trovo molto bene con i colleghi e colleghe, svolgiamo le attività con serenità, senza prevaricazioni o contrasti", esordisce così Annalisa.
Quando l'abbiamo incontrata, ci ha raccontato la sua vita e le difficoltà di una donna che oggi deve conciliare il lavoro con le esigenze della famiglia. Annalisa è una donna forte, temprata, sin da piccola ha lavorato in ambienti anche maschili senza mai tirarsi indietro.
"Basti pensare che da ragazzina dicevo a mia sorella: perché non apriamo un lavaggio di auto, così le facciamo uscire tirate e lucido? Oppure mi piaceva il mestiere di benzinaio. Insomma, non ho mai pensato che vi fossero lavori o mestieri che io, donna, non potessi fare", racconta.
Tra mille difficoltà e peripezie, Annalisa ha sempre avuto la forza di lavorare, di tirare su i figli senza chiedere aiuto a nessuno, anche dopo la separazione.
"Anni fa ho lavorato in un magazzino per 21 ore al giorno, ma non mi assentavo mai e soprattutto non mi lamentavo mai. Credo sia giusto dare il meglio di sé in ogni ambiente di lavoro, per lasciare un ottimo ricordo tra i colleghi e i superiori. Anche ora, nel posto in cui mi trovo adesso, sono benvoluta e apprezzata perché non mi tiro indietro se c'è da lavorare in più, se c'è da fare qualche straordinario".
I colleghi le dicono: "Ma tu dovevi nascere maschio! Hai una forza incredibile!". Ed infatti-asserisce Annalisa- mi accorgo di essere forte soprattutto quando devo sollevare buste pesanti durante le attività di raccolta dell'indifferenziata.
Forza fisica e grande determinazione: Annalisa lavora dal lunedì al sabato dalle 6 meno 20 alle 12 del mattino, compreso il sabato.
"Mi alzo tutti i giorni alle quattro, esco di casa per le 5.30 e raggiungo il posto di lavoro. Da qualche mese ognuno di noi ha avuto in assegnazione la zona in cui prestare servizio, io mi occupo del quartiere Fornaci. I primi sei mesi di prova sono stati duri, difficili. Due uomini assunti in prova si sono ritirati, non riuscivano a mantenere il ritmo di lavoro. Il mio primo giorno, lo ricordo bene, l'ho trascorso con la spazzatrice, cosa non facile, perché devi stare al passo. Piano piano mi sono abituata, ed ora riesco sempre a dare il massimo dell'efficienza nei compiti assegnati".
Proprio perché Annalisa svolge il suo lavoro con attenzione, cura e abnegazione, non sopporta chi sporca in maniera indecente le strade della città.
"Mi è capitato di riprendere qualche anziano che impunemente buttava le buste in zone di campagna oppure le lasciava per la strada. Oppure, mentre pulivo le strade, ho dovuto sopportare l'arroganza di chi mi ha buttato un pacchetto di sigarette vicino. Non gli ho detto nulla, spero che il mio sguardo abbia parlato al posto mio. Di fronte alle persone ignoranti mi ammutolisco".
Annalisa, dopo tanti anni di sacrifici, ora può finalmente pensare ad un futuro più stabile per lei e per i propri figli. "Un contratto a tempo indeterminato mi darà la possibilità di accedere ad un mutuo per una nuova casa, di realizzare i progetti dei miei figli (ne ho due adolescenti ed uno piccolo). Insomma, sono finalmente serena e appagata".
Quando ci si trova davanti una donna così, il senso dell'8 Marzo è tutto qui, nel suo sguardo fiero e nella voglia di riscatto.
Annalisa Laforgia, 37 anni, originaria di San Ferdinando, mamma di tre figli, di cui uno piccolo, è tra le donne assunte a tempo indeterminato nell'azienda Tekra, che si occupa della gestione dei rifiuti a Cerignola.
"Siamo una decina di donne, a fronte di un centinaia di uomini nell'organico aziendale. L'ambiente di lavoro è sano, mi trovo molto bene con i colleghi e colleghe, svolgiamo le attività con serenità, senza prevaricazioni o contrasti", esordisce così Annalisa.
Quando l'abbiamo incontrata, ci ha raccontato la sua vita e le difficoltà di una donna che oggi deve conciliare il lavoro con le esigenze della famiglia. Annalisa è una donna forte, temprata, sin da piccola ha lavorato in ambienti anche maschili senza mai tirarsi indietro.
"Basti pensare che da ragazzina dicevo a mia sorella: perché non apriamo un lavaggio di auto, così le facciamo uscire tirate e lucido? Oppure mi piaceva il mestiere di benzinaio. Insomma, non ho mai pensato che vi fossero lavori o mestieri che io, donna, non potessi fare", racconta.
Tra mille difficoltà e peripezie, Annalisa ha sempre avuto la forza di lavorare, di tirare su i figli senza chiedere aiuto a nessuno, anche dopo la separazione.
"Anni fa ho lavorato in un magazzino per 21 ore al giorno, ma non mi assentavo mai e soprattutto non mi lamentavo mai. Credo sia giusto dare il meglio di sé in ogni ambiente di lavoro, per lasciare un ottimo ricordo tra i colleghi e i superiori. Anche ora, nel posto in cui mi trovo adesso, sono benvoluta e apprezzata perché non mi tiro indietro se c'è da lavorare in più, se c'è da fare qualche straordinario".
I colleghi le dicono: "Ma tu dovevi nascere maschio! Hai una forza incredibile!". Ed infatti-asserisce Annalisa- mi accorgo di essere forte soprattutto quando devo sollevare buste pesanti durante le attività di raccolta dell'indifferenziata.
Forza fisica e grande determinazione: Annalisa lavora dal lunedì al sabato dalle 6 meno 20 alle 12 del mattino, compreso il sabato.
"Mi alzo tutti i giorni alle quattro, esco di casa per le 5.30 e raggiungo il posto di lavoro. Da qualche mese ognuno di noi ha avuto in assegnazione la zona in cui prestare servizio, io mi occupo del quartiere Fornaci. I primi sei mesi di prova sono stati duri, difficili. Due uomini assunti in prova si sono ritirati, non riuscivano a mantenere il ritmo di lavoro. Il mio primo giorno, lo ricordo bene, l'ho trascorso con la spazzatrice, cosa non facile, perché devi stare al passo. Piano piano mi sono abituata, ed ora riesco sempre a dare il massimo dell'efficienza nei compiti assegnati".
Proprio perché Annalisa svolge il suo lavoro con attenzione, cura e abnegazione, non sopporta chi sporca in maniera indecente le strade della città.
"Mi è capitato di riprendere qualche anziano che impunemente buttava le buste in zone di campagna oppure le lasciava per la strada. Oppure, mentre pulivo le strade, ho dovuto sopportare l'arroganza di chi mi ha buttato un pacchetto di sigarette vicino. Non gli ho detto nulla, spero che il mio sguardo abbia parlato al posto mio. Di fronte alle persone ignoranti mi ammutolisco".
Annalisa, dopo tanti anni di sacrifici, ora può finalmente pensare ad un futuro più stabile per lei e per i propri figli. "Un contratto a tempo indeterminato mi darà la possibilità di accedere ad un mutuo per una nuova casa, di realizzare i progetti dei miei figli (ne ho due adolescenti ed uno piccolo). Insomma, sono finalmente serena e appagata".
Quando ci si trova davanti una donna così, il senso dell'8 Marzo è tutto qui, nel suo sguardo fiero e nella voglia di riscatto.