Territorio
Angelo Labia dona un macchinario all’Ospedale dio Cerignola
I coniugi Labia donano un macchinario al reparto Rianimazione del "Tatarella" di Cerignola e organizzano una raccolta fondi. Esempio da imitare
Cerignola - lunedì 23 marzo 2020
20.28
L'invito delle Istituzioni è quello di stare a casa, lo slogan "Io resto a casa" ha caratterizzato il mese di marzo dove il contagio da Coronavirus ha raggiunto livelli elevatissimi. "Io resto a casa" per contribuire ad evitare il contagio, perché sono responsabile della mia salute e di quella dei miei cari, perché ho il dovere di rispettare le disposizioni delle Istituzioni. Ma c'è chi fa di più stando a casa, c'è chi ha deciso di restare a casa e aiutare fattivamente qualcuno impegnandosi in progetti molto ambiziosi ma, al tempo stesso, possibili.
Angelo Labia è un cittadino di Cerignola che ha deciso, con la propria moglie, rendersi utile, sposare una causa, rimboccarsi le maniche, dare un contributo per la comunità cittadina. Acquista un macchinario utile al reparto Rianimazione dell'Ospedale Tatarella di Cerignola, lo paga con i propri risparmi e invita i cittadini che ne abbiano la possibilità a rendersi utili per attrezzare più adeguatamente il nostro ospedale."Io resto a casa" per Angelo Labia è ormai scontato, va oltre e si propone per la grande iniziativa che chiamerei "Io per il mio Ospedale".
«Conosciamo tutti la situazione difficile che sta vivendo l'Italia intera, in particolare il nord Italia – spiega Angelo Labia in un video postato su facebook - Purtroppo questa situazione si sta spostando a sud raggiungendo anche la nostra città. Non è una normale influenza, è molto aggressiva e ciò sta causando l'intasamento degli ospedali del nord che sono ormai al collasso.
Purtroppo le nostre strutture ospedaliere non sono all'avanguardia come quelle del nord che, nonostante ciò, stanno avendo forte difficoltà nel curare tutte le persone che arrivano in ospedale a causa dell'emergenza.
Il nostro ospedale necessita di un grande aiuto da parte di tutti noi.
Qualche giorno fa ho contattato il primario del reparto di rianimazione, dott. Dario Galante, chiedendogli cosa servisse urgentemente al reparto. Io e mia moglie ci siamo attivati per l'acquisto del macchinario richiesto, un "Mostcare" . Oggi finalmente abbiamo eseguito il bonifico, l'ospedale di Cerignola riceverà il macchinario entro 48 ore»
Il macchinario, quindi, arriverà entro due giorni, ma cosa serve ancora al nostro Ospedale? Cosa potrebbe essere indispensabile, cosa è presente ma insufficiente per affrontare l'emergenza? Tante altre attrezzature, macchinari che i medici conoscono alla perfezione e necessitano nei reparti. Sono le domande che Angelo e la moglie si sono posti e, a queste domande, hanno subito pensato ad una soluzione, quella della costituzione di una raccolta fondi.
"Non vogliamo pubblicità, non ci serve, piuttosto vorrei lanciare un appello a tutti gli imprenditori di Cerignola, prendete il telefono e contattate i vari reparti, chiedete cosa serve, l'Ospedale di Cerignola ha bisogno di noi.
Colgo l'occasione mettendomi a disposizione per creare una raccolta fondi in maniera tale che tutti i volenterosi abbiano la possibilità di aiutare il nostro Ospedale così come abbiamo fatto io e mia moglie».
Link per le donazioni https://www.gofundme.com/f/donazioni-per-ospedale-cerignola?fbclid=IwAR0FxhmXfepzafsSasXPCkcIQrxMTm4LMwen-nhwTMMaxyIDkpbcOMCdf3s
Conclude Angelo Labia «Spero con tutto il cuore che il nostro gesto sia di esempio per tutta la comunità»
Angelo Labia è un cittadino di Cerignola che ha deciso, con la propria moglie, rendersi utile, sposare una causa, rimboccarsi le maniche, dare un contributo per la comunità cittadina. Acquista un macchinario utile al reparto Rianimazione dell'Ospedale Tatarella di Cerignola, lo paga con i propri risparmi e invita i cittadini che ne abbiano la possibilità a rendersi utili per attrezzare più adeguatamente il nostro ospedale."Io resto a casa" per Angelo Labia è ormai scontato, va oltre e si propone per la grande iniziativa che chiamerei "Io per il mio Ospedale".
«Conosciamo tutti la situazione difficile che sta vivendo l'Italia intera, in particolare il nord Italia – spiega Angelo Labia in un video postato su facebook - Purtroppo questa situazione si sta spostando a sud raggiungendo anche la nostra città. Non è una normale influenza, è molto aggressiva e ciò sta causando l'intasamento degli ospedali del nord che sono ormai al collasso.
Purtroppo le nostre strutture ospedaliere non sono all'avanguardia come quelle del nord che, nonostante ciò, stanno avendo forte difficoltà nel curare tutte le persone che arrivano in ospedale a causa dell'emergenza.
Il nostro ospedale necessita di un grande aiuto da parte di tutti noi.
Qualche giorno fa ho contattato il primario del reparto di rianimazione, dott. Dario Galante, chiedendogli cosa servisse urgentemente al reparto. Io e mia moglie ci siamo attivati per l'acquisto del macchinario richiesto, un "Mostcare" . Oggi finalmente abbiamo eseguito il bonifico, l'ospedale di Cerignola riceverà il macchinario entro 48 ore»
Il macchinario, quindi, arriverà entro due giorni, ma cosa serve ancora al nostro Ospedale? Cosa potrebbe essere indispensabile, cosa è presente ma insufficiente per affrontare l'emergenza? Tante altre attrezzature, macchinari che i medici conoscono alla perfezione e necessitano nei reparti. Sono le domande che Angelo e la moglie si sono posti e, a queste domande, hanno subito pensato ad una soluzione, quella della costituzione di una raccolta fondi.
"Non vogliamo pubblicità, non ci serve, piuttosto vorrei lanciare un appello a tutti gli imprenditori di Cerignola, prendete il telefono e contattate i vari reparti, chiedete cosa serve, l'Ospedale di Cerignola ha bisogno di noi.
Colgo l'occasione mettendomi a disposizione per creare una raccolta fondi in maniera tale che tutti i volenterosi abbiano la possibilità di aiutare il nostro Ospedale così come abbiamo fatto io e mia moglie».
Link per le donazioni https://www.gofundme.com/f/donazioni-per-ospedale-cerignola?fbclid=IwAR0FxhmXfepzafsSasXPCkcIQrxMTm4LMwen-nhwTMMaxyIDkpbcOMCdf3s
Conclude Angelo Labia «Spero con tutto il cuore che il nostro gesto sia di esempio per tutta la comunità»