Attualità
Andrea Dilucia, pizzaiolo di Cerignola: “Ho partecipato al Campionato Mondiale della Pizza”
Per il ragazzo, 21enne, questa è la prima competizione nel settore
Cerignola - venerdì 12 aprile 2024
13.50
Un giovanissimo pizzaiolo cerignolano, Andrea Dilucia, ha partecipato nei giorni scorsi ad una prestigiosa competizione che ha radunato operatori del settore da ogni parte del mondo.
Il Campionato Mondiale della Pizza si è svolto al Palaverde di Parma, ed è durato tre giorni (dal 9 all'11 Aprile). La competizione è stata strutturata in modo tale da dare la possibilità a più di 960 pizzaioli di gareggiare nelle varie categorie in programma.
Andrea vi ha partecipato, e ha voluto raccontarci e condividere con noi questa esperienza importante e formativa. Lui fa il pizzaiolo nell'attività di famiglia insieme al padre. "E' stato lui il mio primo maestro", ha detto. Ma per questo giovane e talentuoso ragazzo la pizza è una passione, un vero e proprio stile di vita.
"Ho avuto anche l'onore di conoscere di persona Salvatore Lionello, un rinomato maestro pizzaiolo", ci ha rivelato con l'entusiasmo di chi ha tanta voglia di fare strada.
Ciao, Andrea. Questa è la prima gara a cui partecipi, vero? (sei anche piuttosto giovane)
"Sì, è la prima gara in assoluto della mia vita. Anche se sono giovane, pratico l'attività di pizzaiolo da circa 4 anni. Sono stato orgoglioso di aver rappresentato Cerignola in una competizione così prestigiosa che riguarda la pizza"
Come è stata questa esperienza per te?
"Direi che è stata un'esperienza fantastica. Ho avuto la possibilità di conoscere nuove culture, approfondire abbinamenti nuovi delle pizze. Aldilà del risultato, sono molto contento di aver fatto assaggiare la mia pizza in una gara così importante. Per me va bene già così. Nella mia categoria (pizza classica con cottura forno a legna) eravamo 987 concorrenti. Sono arrivato al 112esimo posto su 987 concorrenti"
Quali sono gli abbinamenti più originali e inusuali tra gli ingredienti che hai visto al Campionato?
"Alcuni pizzaioli hanno realizzato pizze utilizzando gli scarti alimentari, ad esempio il gambo di carciofo. Un valido suggerimento per la sostenibilità ambientale e anti-spreco"
La pizza è italiana. Secondo te come ci vedono nel mondo per essere stati gli inventori di un alimento così amato e apprezzato?
"Nel mondo ci invidiano un po', però ho visto colleghi che si mettono in gioco con impegno, dal Brasile alla Polonia la pizza è sempre una sfida"
Secondo te, in un pizza, che cosa fa la differenza?
"Ogni pizza fa la differenza se viene preparata con amore, cura, attenzione, passione e scelta degli ingredienti migliori. Ovviamente sempre cercando di abbinare i prodotti giusti"
La pizza in Italia è anche uno stile di vita, è un alimento che aggrega le persone. Quanto conta questo aspetto conviviale, per voi del settore?
"Per me la pizza è tutto, è il perno su cui gira la mia vita. La sogno anche di notte!"
Il confronto con altre culture è sempre arricchente. Cosa hai imparato, guardando il modo di realizzare e intendere la pizza in altri paesi del mondo?
"Ho imparato che anche dall'altra parte la pizza è un alimento di successo, ma ad una condizione: che sia fatta bene!"
Il Campionato Mondiale della Pizza si è svolto al Palaverde di Parma, ed è durato tre giorni (dal 9 all'11 Aprile). La competizione è stata strutturata in modo tale da dare la possibilità a più di 960 pizzaioli di gareggiare nelle varie categorie in programma.
Andrea vi ha partecipato, e ha voluto raccontarci e condividere con noi questa esperienza importante e formativa. Lui fa il pizzaiolo nell'attività di famiglia insieme al padre. "E' stato lui il mio primo maestro", ha detto. Ma per questo giovane e talentuoso ragazzo la pizza è una passione, un vero e proprio stile di vita.
"Ho avuto anche l'onore di conoscere di persona Salvatore Lionello, un rinomato maestro pizzaiolo", ci ha rivelato con l'entusiasmo di chi ha tanta voglia di fare strada.
Ciao, Andrea. Questa è la prima gara a cui partecipi, vero? (sei anche piuttosto giovane)
"Sì, è la prima gara in assoluto della mia vita. Anche se sono giovane, pratico l'attività di pizzaiolo da circa 4 anni. Sono stato orgoglioso di aver rappresentato Cerignola in una competizione così prestigiosa che riguarda la pizza"
Come è stata questa esperienza per te?
"Direi che è stata un'esperienza fantastica. Ho avuto la possibilità di conoscere nuove culture, approfondire abbinamenti nuovi delle pizze. Aldilà del risultato, sono molto contento di aver fatto assaggiare la mia pizza in una gara così importante. Per me va bene già così. Nella mia categoria (pizza classica con cottura forno a legna) eravamo 987 concorrenti. Sono arrivato al 112esimo posto su 987 concorrenti"
Quali sono gli abbinamenti più originali e inusuali tra gli ingredienti che hai visto al Campionato?
"Alcuni pizzaioli hanno realizzato pizze utilizzando gli scarti alimentari, ad esempio il gambo di carciofo. Un valido suggerimento per la sostenibilità ambientale e anti-spreco"
La pizza è italiana. Secondo te come ci vedono nel mondo per essere stati gli inventori di un alimento così amato e apprezzato?
"Nel mondo ci invidiano un po', però ho visto colleghi che si mettono in gioco con impegno, dal Brasile alla Polonia la pizza è sempre una sfida"
Secondo te, in un pizza, che cosa fa la differenza?
"Ogni pizza fa la differenza se viene preparata con amore, cura, attenzione, passione e scelta degli ingredienti migliori. Ovviamente sempre cercando di abbinare i prodotti giusti"
La pizza in Italia è anche uno stile di vita, è un alimento che aggrega le persone. Quanto conta questo aspetto conviviale, per voi del settore?
"Per me la pizza è tutto, è il perno su cui gira la mia vita. La sogno anche di notte!"
Il confronto con altre culture è sempre arricchente. Cosa hai imparato, guardando il modo di realizzare e intendere la pizza in altri paesi del mondo?
"Ho imparato che anche dall'altra parte la pizza è un alimento di successo, ma ad una condizione: che sia fatta bene!"