Cronaca
Ancora aggressioni ai danni dei carabineiri
Detenzione di stupefacente, resistenza a Pubblico ufficiale e ricettazione. I Carabinieri di Cerignola arrestano tre persone.
Cerignola - venerdì 8 giugno 2018
13.07 Comunicato Stampa
Continuano le operazioni di servizio nella bassa capitanata da parte dei Carabinieri di Cerignola. Nell'ultimo servizio straordinario di controllo del territorio sono finite in manette tre persone per reati che vanno dalla detenzione illecita di stupefacente alla ricettazione alla resistenza a pubblico ufficiale.
I primi a finire in manette sono stati SACCOTELLI IVANO, cl. '99, e PUGLIESE GIUSEPPE, cl. '56, rispettivamente nipote e nonno, entrambi cerignolani e con precedenti, l'ultimo anche per associazione mafiosa. In particolare, gli uomini dell'Aliquota Radiomobile del NORM, nel transitare in via Maddaloni, poco distante dalla caserma, hanno notato che il Saccotelli, seduto su uno scooter, aveva appena passato qualcosa ad un altro giovane, dopo aver propria volta passato di mano cinque euro, è riuscito a dileguarsi a piedi. Il Saccotelli, accortosi dei Carabinieri, ha messo in moto lo scooter tentando di allontanarsi, ma i militari sono riusciti a sbarrargli la strada e a bloccarlo. L'accurata perquisizione personale e veicolare ha quindi portato i suoi frutti: infatti il giovane, all'interno dell'imbottitura del casco, nascondeva 6 grammi di marijuana e 20 di hashish, tutta suddivisa in singole dosi, mentre nelle tasche aveva una somma di denaro contante di 345 euro, in banconote di piccolo taglio, che per lui, nullafacente, è subito apparsa ingiustificata. Estesa la perquisizione all'abitazione dove il giovane risiede unitamente al nonno, Pugliese Giuseppe, quest'ultimo ha reagito in malo modo al controllo, iniziando dapprima a minacciare i militari, assumendo un comportamento sempre più aggressivo, fino ad arrivare a scagliarsi contro gli stessi, venendo allora bloccato dopo una colluttazione. Pertanto anch'egli è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi, su disposizione del P.M. di turno, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
In manette, poi, è finito DIAFERIO SIMONE, cl. '90. I Carabinieri della Stazione di Cerignola, accortisi di uno strano movimento di furgoni mentre erano in servizio di perlustrazione in aperta campagna, si sono avvicinati al caseggiato rurale dietro il quale erano stati parcheggiati, col chiaro intento di nascorderli a sguardi indiscreti, due mezzi. I malfattori, accortisi dei militari, sono balzati a bordo dei due furgoni, dandosi velocemente alla fuga. I militari però, dopo un pericoloso inseguimento, sono riusciti a bloccare uno dei due mezzi in fuga, a bordo del quale vi era il Diaferio. Perquisito il mezzo, è finalmente stato chiaro il motivo della fuga: nel cassone, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto tre scocche di autovetture, già cannibalizzate, provenienti da una Hyundai e da una Citroen, risultate rubate a Polignano a Mare, Conversano e Casamassima, nell'hinterland barese. Diaferio, quindi, su disposizione del P.M. di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.
I primi a finire in manette sono stati SACCOTELLI IVANO, cl. '99, e PUGLIESE GIUSEPPE, cl. '56, rispettivamente nipote e nonno, entrambi cerignolani e con precedenti, l'ultimo anche per associazione mafiosa. In particolare, gli uomini dell'Aliquota Radiomobile del NORM, nel transitare in via Maddaloni, poco distante dalla caserma, hanno notato che il Saccotelli, seduto su uno scooter, aveva appena passato qualcosa ad un altro giovane, dopo aver propria volta passato di mano cinque euro, è riuscito a dileguarsi a piedi. Il Saccotelli, accortosi dei Carabinieri, ha messo in moto lo scooter tentando di allontanarsi, ma i militari sono riusciti a sbarrargli la strada e a bloccarlo. L'accurata perquisizione personale e veicolare ha quindi portato i suoi frutti: infatti il giovane, all'interno dell'imbottitura del casco, nascondeva 6 grammi di marijuana e 20 di hashish, tutta suddivisa in singole dosi, mentre nelle tasche aveva una somma di denaro contante di 345 euro, in banconote di piccolo taglio, che per lui, nullafacente, è subito apparsa ingiustificata. Estesa la perquisizione all'abitazione dove il giovane risiede unitamente al nonno, Pugliese Giuseppe, quest'ultimo ha reagito in malo modo al controllo, iniziando dapprima a minacciare i militari, assumendo un comportamento sempre più aggressivo, fino ad arrivare a scagliarsi contro gli stessi, venendo allora bloccato dopo una colluttazione. Pertanto anch'egli è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi, su disposizione del P.M. di turno, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
In manette, poi, è finito DIAFERIO SIMONE, cl. '90. I Carabinieri della Stazione di Cerignola, accortisi di uno strano movimento di furgoni mentre erano in servizio di perlustrazione in aperta campagna, si sono avvicinati al caseggiato rurale dietro il quale erano stati parcheggiati, col chiaro intento di nascorderli a sguardi indiscreti, due mezzi. I malfattori, accortisi dei militari, sono balzati a bordo dei due furgoni, dandosi velocemente alla fuga. I militari però, dopo un pericoloso inseguimento, sono riusciti a bloccare uno dei due mezzi in fuga, a bordo del quale vi era il Diaferio. Perquisito il mezzo, è finalmente stato chiaro il motivo della fuga: nel cassone, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto tre scocche di autovetture, già cannibalizzate, provenienti da una Hyundai e da una Citroen, risultate rubate a Polignano a Mare, Conversano e Casamassima, nell'hinterland barese. Diaferio, quindi, su disposizione del P.M. di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia.