Amministrative 2021, Tommaso Sgarro si candida a sindaco… ma non con il PD
Tommaso Sgarro e Franco Metta i candidati certi. Stessa situazione del 2015? Quanto accaduto in quella competizione elettorale è irripetibile, Tommaso Sgarro era il candidato di un centro sinistra unito e compatto
Cerignola - venerdì 4 giugno 2021
10.53
Se la candidatura a sindaco di Franco Metta era l'unica scontata, certa e sicura, oggi si aggiunge quella di Tommaso Sgarro che, in solitaria, esce allo scoperto con manifesti e 6x3 riportanti lo slogan "Cerignola a testa alta - SGARRO SINDACO".
Molti paragonano le amministrative 2021 a quelle del 2015 con due candidati forti (Metta e Sgarro) che arrivano al ballottaggio, una ripetizione di quanto già accaduto nella dura campagna elettorale che caratterizzò l'estate di sei anni fa ma, per una serie di ragioni, non sarà così.
Nel 2015 Franco Metta, forte del risultato elettorale conseguito nel 2010, appoggiato da una serie di liste civiche e fuori dai partiti fu il candidato sindaco massima espressione del civismo, una candidatura che coronava cinque anni di dura e corposa opposizione in Consiglio Comunale all'amministrazione Giannatempo. Situazione diversa per Tommaso Sgarro che, a differenza di Franco Metta, non fu consigliere comunale ma membro della segreteria del PD di Cerignola che lo candidò con il consenso dall'intera coalizione di centro sinistra. Una competizione elettorale che vedeva molto forti i due candidati in oggetto e debole il candidato sindaco del centro destra.
Nelle amministrative 2021 sostanzialmente cambia ogni scenario. La candidatura di Franco Metta si presenta come riconferma dopo quanto realizzato a Cerignola dal 2015 al 2019, anno in cui il Consiglio Comunale di Cerignola fu sciolto per infiltrazioni mafiose, in coerente continuazione sulla strada del civismo distante dai partiti politici. Quella di Tommaso Sgarro, invece, si presenta come l'inizio di una nuova fase politica fuori dal Partito Democratico che, stando ai fatti, si presenterà con un proprio candidato sindaco.
L'unità e la compattezza del centro sinistra, in questa tornata elettorale, è venuta meno per una serie di ragioni legate a dinamiche remote e screzi mai risolti all'interno del Partito Democratico che partono dalla sonora sconfitta di Tommaso Sgarro al congresso dell'ottobre 2017, dove fu eletta segretaria Sabina Ditommaso, e si intensificano nel marzo 2020 quando la segreteria del Partito Democratico non ritenne opportuno accettare il tesseramento di Tommaso Sgarro. Spaccature, divergenze politiche, non rappresentatività che hanno raggiunto il culmine nel corso delle regionali 2020 quando il PD presentò Teresa Cicolella come proprio candidato al consiglio regionale e Tommaso Sgarro, seguendo Elena Gentile e Francesco Bonito, andando contro il PD diede appoggio a Marella Reitani candidata in una civica con Emiliano.
Tommaso Sgarro oggi è il candidato civico del gruppo "Noi – Comunità in movimento" (al momento non ancora è certo il sostegno di altre liste civiche compreso quello del locale Movimento 5 Stelle), ha fatto affiggere i propri manifesti nella città mentre il PD si incontra in via Mameli per decidere quale nome candidare a Sindaco (quello del già consigliere Maria Dibisceglia, quello della segretaria o di una persona della società civile?), lo schieramento di centro destra sembra più diviso che mai sui nomi di Gianvito Casarella (FdI), Vincenzo Specchio (Lega) e Antonio Grillo (FI), l'UDC ha proposto la candidatura della coordinatrice cittadina Zoraide Lasalvia, gli altri movimenti politici sono in cerca di collocazione e Franco Metta, candidato civico appoggiato da una serie di liste civiche delle quali non ancora è stato pubblicizzato nome e simbolo, continua serenamente la sua campagna elettorale sui social, mediante rubriche, incontri e appuntamenti.
Cosa c'è di analogo con il 2015?
Molti paragonano le amministrative 2021 a quelle del 2015 con due candidati forti (Metta e Sgarro) che arrivano al ballottaggio, una ripetizione di quanto già accaduto nella dura campagna elettorale che caratterizzò l'estate di sei anni fa ma, per una serie di ragioni, non sarà così.
Nel 2015 Franco Metta, forte del risultato elettorale conseguito nel 2010, appoggiato da una serie di liste civiche e fuori dai partiti fu il candidato sindaco massima espressione del civismo, una candidatura che coronava cinque anni di dura e corposa opposizione in Consiglio Comunale all'amministrazione Giannatempo. Situazione diversa per Tommaso Sgarro che, a differenza di Franco Metta, non fu consigliere comunale ma membro della segreteria del PD di Cerignola che lo candidò con il consenso dall'intera coalizione di centro sinistra. Una competizione elettorale che vedeva molto forti i due candidati in oggetto e debole il candidato sindaco del centro destra.
Nelle amministrative 2021 sostanzialmente cambia ogni scenario. La candidatura di Franco Metta si presenta come riconferma dopo quanto realizzato a Cerignola dal 2015 al 2019, anno in cui il Consiglio Comunale di Cerignola fu sciolto per infiltrazioni mafiose, in coerente continuazione sulla strada del civismo distante dai partiti politici. Quella di Tommaso Sgarro, invece, si presenta come l'inizio di una nuova fase politica fuori dal Partito Democratico che, stando ai fatti, si presenterà con un proprio candidato sindaco.
L'unità e la compattezza del centro sinistra, in questa tornata elettorale, è venuta meno per una serie di ragioni legate a dinamiche remote e screzi mai risolti all'interno del Partito Democratico che partono dalla sonora sconfitta di Tommaso Sgarro al congresso dell'ottobre 2017, dove fu eletta segretaria Sabina Ditommaso, e si intensificano nel marzo 2020 quando la segreteria del Partito Democratico non ritenne opportuno accettare il tesseramento di Tommaso Sgarro. Spaccature, divergenze politiche, non rappresentatività che hanno raggiunto il culmine nel corso delle regionali 2020 quando il PD presentò Teresa Cicolella come proprio candidato al consiglio regionale e Tommaso Sgarro, seguendo Elena Gentile e Francesco Bonito, andando contro il PD diede appoggio a Marella Reitani candidata in una civica con Emiliano.
Tommaso Sgarro oggi è il candidato civico del gruppo "Noi – Comunità in movimento" (al momento non ancora è certo il sostegno di altre liste civiche compreso quello del locale Movimento 5 Stelle), ha fatto affiggere i propri manifesti nella città mentre il PD si incontra in via Mameli per decidere quale nome candidare a Sindaco (quello del già consigliere Maria Dibisceglia, quello della segretaria o di una persona della società civile?), lo schieramento di centro destra sembra più diviso che mai sui nomi di Gianvito Casarella (FdI), Vincenzo Specchio (Lega) e Antonio Grillo (FI), l'UDC ha proposto la candidatura della coordinatrice cittadina Zoraide Lasalvia, gli altri movimenti politici sono in cerca di collocazione e Franco Metta, candidato civico appoggiato da una serie di liste civiche delle quali non ancora è stato pubblicizzato nome e simbolo, continua serenamente la sua campagna elettorale sui social, mediante rubriche, incontri e appuntamenti.
Cosa c'è di analogo con il 2015?