Attualità
Coronavirus, ambulanti delle fiere in Puglia ancora in stop
Il Presidente del Consiglio Regionale scrive al premier Conte “difficoltà degli operatori ad accedere ai prestiti garantiti con i Decreti Cura Italia e Liquidità costringe a ricorrere a prestiti usurai
Puglia - mercoledì 22 luglio 2020
19.11
Ambulanti fieristi ancora fermi per via delle prescrizioni del Covid. Il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Mario Loizzo, a nome dell'intera Assemblea, ha scritto al premier Giuseppe Conte ed ai ministri dell'Economia e dello Sviluppo Gualtieri e Patuanelli.
Nella nota inviata a Palazzo Chigi e ai dicasteri, Loizzo ha messo in evidenza "la drammatica situazione economica e sociale degli operatori, segnalata dai rappresentanti della categoria in ripetute iniziative e incontri". Dall'avvio delle "giustificate" misure di distanziamento sociale, ricorda, sono state cancellate fiere, sagre locali e feste patronali, nelle quali gli ambulanti esercitano la propria attività e allestiscono le bancarelle per la vendita al pubblico di prodotti commerciali, da quelli di consumo alimentare, all'abbigliamento ai giocattoli, artigianato, ferramenta e merci varie. Mentre diversi Sindaci hanno già autorizzato la riapertura di mercati cittadini, non è dato a tutt'oggi conoscere quando e con quali modalità potranno riprendere nelle varie regioni le manifestazioni fieristiche minori e le feste di Paese, nelle quali molti concessionari di licenze di vendita svolgono quella ambulante quale attività lavorativa esclusiva.
"La categoria - osserva il presidente del Consiglio regionale pugliese - ha rappresentato con particolare apprensione l'esigenza di opportune azioni di tutela, facendo presente con chiarezza che il perdurante blocco del settore esporrebbe tutti alla chiusura dell'attività e alla perdita di ogni fonte di reddito, dopo aver già sofferto pesantemente la sospensione cautelare di fiere e sagre. L'azzeramento dei cespiti, insieme alla difficoltà lamentata dagli operatori di accedere ai prestiti garantiti dallo Stato con i Decreti Cura Italia e Liquidità - che stando a quanto da loro denunciato le banche non starebbero erogando - costringe molti addetti a ricorrere a prestiti usurai per assicurare il sostentamento a sé ed ai propri cari, con evidenti ricadute negative sull'economia familiare e sul residuo patrimonio individuale".
Nel fare proprie le preoccupazioni della categoria e riassumendo le proposte avanzata dagli ambulanti-operatori fieristici nel "patto per il rilancio dei mercati e delle fiere", il presidente Loizzo ha rivolto al Governo ed ai Ministeri competenti la richiesta "di un interessamento quanto mai urgente, nei modi e nelle forme che saranno ritenute necessarie".
Nella nota inviata a Palazzo Chigi e ai dicasteri, Loizzo ha messo in evidenza "la drammatica situazione economica e sociale degli operatori, segnalata dai rappresentanti della categoria in ripetute iniziative e incontri". Dall'avvio delle "giustificate" misure di distanziamento sociale, ricorda, sono state cancellate fiere, sagre locali e feste patronali, nelle quali gli ambulanti esercitano la propria attività e allestiscono le bancarelle per la vendita al pubblico di prodotti commerciali, da quelli di consumo alimentare, all'abbigliamento ai giocattoli, artigianato, ferramenta e merci varie. Mentre diversi Sindaci hanno già autorizzato la riapertura di mercati cittadini, non è dato a tutt'oggi conoscere quando e con quali modalità potranno riprendere nelle varie regioni le manifestazioni fieristiche minori e le feste di Paese, nelle quali molti concessionari di licenze di vendita svolgono quella ambulante quale attività lavorativa esclusiva.
"La categoria - osserva il presidente del Consiglio regionale pugliese - ha rappresentato con particolare apprensione l'esigenza di opportune azioni di tutela, facendo presente con chiarezza che il perdurante blocco del settore esporrebbe tutti alla chiusura dell'attività e alla perdita di ogni fonte di reddito, dopo aver già sofferto pesantemente la sospensione cautelare di fiere e sagre. L'azzeramento dei cespiti, insieme alla difficoltà lamentata dagli operatori di accedere ai prestiti garantiti dallo Stato con i Decreti Cura Italia e Liquidità - che stando a quanto da loro denunciato le banche non starebbero erogando - costringe molti addetti a ricorrere a prestiti usurai per assicurare il sostentamento a sé ed ai propri cari, con evidenti ricadute negative sull'economia familiare e sul residuo patrimonio individuale".
Nel fare proprie le preoccupazioni della categoria e riassumendo le proposte avanzata dagli ambulanti-operatori fieristici nel "patto per il rilancio dei mercati e delle fiere", il presidente Loizzo ha rivolto al Governo ed ai Ministeri competenti la richiesta "di un interessamento quanto mai urgente, nei modi e nelle forme che saranno ritenute necessarie".