Alienazione terreno Istituto Agrario, consigieri di csx: “barattato il futuro e il passato della città per una colata di cemento”.
“Forse, da due anni a questa parte, il provvedimento più riprovevole adottato da Metta & CO, perché hanno barattato il futuro e il passato di questa città per una colata di cemento”
Cerignola - mercoledì 26 luglio 2017
12.32 Comunicato Stampa
"Forse, da due anni a questa parte, il provvedimento più riprovevole adottato da Metta & CO, perché hanno barattato il futuro e il passato di questa città per una colata di cemento", così i consiglieri di centrosinistra commentano la delibera adottata dal Consiglio Comunale nella giornata di ieri che prevede l'alienazione di un suolo di 10.000 mq su Corso Scuola Agraria, utilizzato dall'Istituto Agrario come terreno didattico per tecniche innovative di coltura.
"Un atto scellerato ma meticoloso – continuano i consiglieri di opposizione – infatti, prima hanno trasformato quel terreno da F2 a F3, cioè da area verde a potenziale area per infrastrutture come parcheggi e ipermercati, e poi hanno deciso di alienarlo, sottraendolo alla disponibilità dell'Istituto Agrario, svendendo il patrimonio storico e agronomico di questa città, che ha una fortissima vocazione agricola. L'alienazione di quel suolo è parte di un disegno più grande: oggi si svende al privato per costruire ipermercati e parcheggi, domani affianco si costruisce il palazzetto, e dopodomani palazzi e abitazioni perché oramai si è cambiata la destinazione di quella zona. Assolutamente favorevoli a trovare soluzioni idonee per nuove strutture sportive, in virtù dei risultati straordinari delle società della nostra città, ma insistere su quella zona è parte di un piano di speculazione edilizia preciso e mirato, che nulla ha a che vedere con lo sport".
"Non bastava la guerra al verde dichiarata da questa amministrazione che ha tagliato alberi in quasi ogni zona della città, da Piazza Firenze a Piazza Sant'Antonio, da Via Bologna a Via Emilia, ora si cerca di cancellare anche uno degli ultimi polmoni verdi della città, i terreni adibiti ad orto e colture dell'Agrario, porta del paese e futuro per i nostri ragazzi, perché è grazie a quell'Istituto che i giovani di Cerignola imparano a coltivare la terra non solo come gli è stato insegnato dai propri genitori, ma unendo la tradizione alle nuove applicazioni tecnologiche e alle tecniche innovative che vengono insegnate in quella scuola".
"Inoltre – aggiunge la minoranza – relativamente a quel terreno, ci sono questioni sul diritto di proprietà da chiarire: il Comune di Cerignola, infatti, non è il proprietario ma il possessore a titolo enfiteutico del fondo, e quindi non potrebbe alienarlo. Certamente la decisione della maggioranza porterà ad un nuovo e lunghissimo contenzioso giuridico da cui il Comune potrebbe uscirne sconfitto".
"Con il voto di tutti i consiglieri di maggioranza del gruppo de La Cicogna e del Gruppo di Federazione Civica, prontamente tornata ad essere organica ed allineata alle decisioni del Sindaco, ieri è stata scritta una delle pagine peggiori della storia della nostra città. Privare quella scuola di quei terreni, fondamentali per l'Istituto, significa cancellare non tanto un pezzo di passato ma il futuro dei nostri giovani e della nostra economia. Per cosa? Per una colata di cemento, quattro commessi negli ipermercati e due parcheggiatori", concludono i consiglieri di
"Un atto scellerato ma meticoloso – continuano i consiglieri di opposizione – infatti, prima hanno trasformato quel terreno da F2 a F3, cioè da area verde a potenziale area per infrastrutture come parcheggi e ipermercati, e poi hanno deciso di alienarlo, sottraendolo alla disponibilità dell'Istituto Agrario, svendendo il patrimonio storico e agronomico di questa città, che ha una fortissima vocazione agricola. L'alienazione di quel suolo è parte di un disegno più grande: oggi si svende al privato per costruire ipermercati e parcheggi, domani affianco si costruisce il palazzetto, e dopodomani palazzi e abitazioni perché oramai si è cambiata la destinazione di quella zona. Assolutamente favorevoli a trovare soluzioni idonee per nuove strutture sportive, in virtù dei risultati straordinari delle società della nostra città, ma insistere su quella zona è parte di un piano di speculazione edilizia preciso e mirato, che nulla ha a che vedere con lo sport".
"Non bastava la guerra al verde dichiarata da questa amministrazione che ha tagliato alberi in quasi ogni zona della città, da Piazza Firenze a Piazza Sant'Antonio, da Via Bologna a Via Emilia, ora si cerca di cancellare anche uno degli ultimi polmoni verdi della città, i terreni adibiti ad orto e colture dell'Agrario, porta del paese e futuro per i nostri ragazzi, perché è grazie a quell'Istituto che i giovani di Cerignola imparano a coltivare la terra non solo come gli è stato insegnato dai propri genitori, ma unendo la tradizione alle nuove applicazioni tecnologiche e alle tecniche innovative che vengono insegnate in quella scuola".
"Inoltre – aggiunge la minoranza – relativamente a quel terreno, ci sono questioni sul diritto di proprietà da chiarire: il Comune di Cerignola, infatti, non è il proprietario ma il possessore a titolo enfiteutico del fondo, e quindi non potrebbe alienarlo. Certamente la decisione della maggioranza porterà ad un nuovo e lunghissimo contenzioso giuridico da cui il Comune potrebbe uscirne sconfitto".
"Con il voto di tutti i consiglieri di maggioranza del gruppo de La Cicogna e del Gruppo di Federazione Civica, prontamente tornata ad essere organica ed allineata alle decisioni del Sindaco, ieri è stata scritta una delle pagine peggiori della storia della nostra città. Privare quella scuola di quei terreni, fondamentali per l'Istituto, significa cancellare non tanto un pezzo di passato ma il futuro dei nostri giovani e della nostra economia. Per cosa? Per una colata di cemento, quattro commessi negli ipermercati e due parcheggiatori", concludono i consiglieri di