Agricoltura, Zamparese: «Cerignola chiede lo stato di calamità naturale»
«Chiediamo alla Regione Puglia lo stato di calamità' naturale per il comparto agricolo»
Cerignola - sabato 1 ottobre 2016
00.01 Comunicato Stampa
«Chiediamo alla Regione Puglia lo stato di calamità' naturale per il comparto agricolo». Così l'assessore alle attività produttive Pia Zamparese annuncia il provvedimento di richiesta approvato ieri dalla Giunta comunale e indirizzato alla Regione Puglia, affinché si dichiari lo stato di calamità naturale su tutto il territorio del Comune di Cerignola ai sensi del D. Lgs. 2004 n. 102, concernente gli interventi del Fondo di Solidarietà Nazionale a sostegno delle imprese agricole danneggiate. Contemporaneamente, nel documento, si chiede a tutte le Istituzioni competenti che vengano presi provvedimenti per attenuare le gravissime perdite che gli operatori agricoli hanno già subito alla produzione viticola e del pomodoro (ai sensi del D.lgs. 18 aprile 2008 n. 82, di adeguamento della normativa del Fondo di Solidarietà Nazionale di cui al decreto legislativo 12/2004, per la conformità agli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007 - 2013 ed al regolamento della Commissione CE 1857/2006, del 15 dicembre 2006). «Idea precisa di questa amministrazione - continua Zamparese - è accedere ad ogni misura prevista dalla normativa di settore, dal contributo in conto capitale fino all'80 per cento del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile ordinaria del triennio precedente (art. 5, comma 2, lett. a); ai prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell'anno in cui si è verificato l'evento e per l'anno successivo (art. 5, comma 2, lett. b); proroga delle operazioni di credito agrario (art. 5, comma 2, lett. c) ed infine le agevolazioni previdenziali sia per le aziende che per i lavoratori (art. 5, comma 2, lett. d)». La situazione di molte aziende agricole e lavoratori del settore risulta allo stato attuale più che critica, in relazione soprattutto alla larga compromissione dei profitti rinvenenti dai raccolti estivi. «Con questa delibera, nata di concerto con lo sportello dell'agricoltura e le associazioni di categoria CIA- COPAGRI- COLDIRETTI e CONFAGRICOLTURA vogliamo dimostrare di esser vicini ai nostri agricoltori, oltre che lanciare un preciso segnale alle istituzioni competenti», conclude Pia Zamparese.