Territorio
Agricoltura, mobilitazione Flai-Cgil: '6 piazze per i diritti'
Iniziativa anche a Cerignola a partire dalle ore 17 di oggi
Cerignola - martedì 15 settembre 2015
12.21
"Vogliamo proseguire con la mobilitazione della nostra categoria per tenere alta l'attenzione sul fenomeno del caporalato e sostenere tutte le azioni di contrasto ai fenomeni di illegalità che pervadono il settore agricolo". La presenta così Giuseppe Deleonardis, segretario generale della Flai Cgil di Puglia, la giornata di iniziative '6 piazze per i diritti', promossa con la Cgil, e che vedrà oggi 15 settembre incontri in sei comuni, uno per provincia: Andria, Cerignola, Noicattaro, Fasano, Presicce, San Marzano.
Nel presentare '6 piazze per i diritti', Deleonardis ha anche illustrato i numeri sulle ispezioni nel settore agricolo. "Nel 2014 sono state 1.818 le aziende interessate, e dei 1.299 lavoratori verificati, 1.161 sono risultati non in regola. Ma possiamo già dire che solo nel mese di agosto di quest'anno, grazie alle nostre denunce e all'attenzione dei media, l'asticella si è alzata, e le ispezioni effettuate hanno riguardato 3mila lavoratori. In questo caso circa il 50-60% è risultato in nero".
A sostegno del contrasto al caporalato la Flai ha predisposto una propria piattaforma, che interessa sia la legislazione nazionale che quella regionale. "Va detto che in Puglia abbiamo una legislazione unica, a partire dalle legge 28 di contrasto al lavoro nero, che prevede l'aspetto repressivo, gli incentivi a chi assume, l'incontro tra domanda e offerta con le liste di prenotazione, il documento unico di regolarità contributiva e gli indici di congruità. Ebbene, in questi anni non tutto è stato applicato e al tavolo che si costituirà in Regione grazie all'iniziativa dell'assessore Leo, dal prossimo 22 settembre, chiederemo che ogni aspetto della legislazione venga attuato".
Nel presentare '6 piazze per i diritti', Deleonardis ha anche illustrato i numeri sulle ispezioni nel settore agricolo. "Nel 2014 sono state 1.818 le aziende interessate, e dei 1.299 lavoratori verificati, 1.161 sono risultati non in regola. Ma possiamo già dire che solo nel mese di agosto di quest'anno, grazie alle nostre denunce e all'attenzione dei media, l'asticella si è alzata, e le ispezioni effettuate hanno riguardato 3mila lavoratori. In questo caso circa il 50-60% è risultato in nero".
A sostegno del contrasto al caporalato la Flai ha predisposto una propria piattaforma, che interessa sia la legislazione nazionale che quella regionale. "Va detto che in Puglia abbiamo una legislazione unica, a partire dalle legge 28 di contrasto al lavoro nero, che prevede l'aspetto repressivo, gli incentivi a chi assume, l'incontro tra domanda e offerta con le liste di prenotazione, il documento unico di regolarità contributiva e gli indici di congruità. Ebbene, in questi anni non tutto è stato applicato e al tavolo che si costituirà in Regione grazie all'iniziativa dell'assessore Leo, dal prossimo 22 settembre, chiederemo che ogni aspetto della legislazione venga attuato".