Cronaca
Aggressione agli Operatori Sanitari del Pronto Soccorso e della Radiologia.
Molti campanelli di allarme stanno suonando, sarebbe opportuno intervenire immediatamente, porre rimedi e soluzioni concrete per evitare il peggio, per evitare di correre ai ripari solo quando grossi drammi si saranno già consumati.
Cerignola - venerdì 25 agosto 2017
18.13
Apprendiamo da notizie certe che nella nottata di oggi, intorno alle 00:10, gli Operatori Sanitari del Pronto soccorso e della Radiologia del "Tatarella" di Cerignola hanno subito l'ennesima aggressione da parte di un prgiudicato del posto.
Il soggetto, recatosi in Pronto Soccorso ed entrando prepotentemente senza attendere il proprio turno, ha lamentato un dolore al torace. Immediatamente visitato dal dottore di turno che ha effettuato gli accertamenti del caso è stato accompagnato nel reparto di Cardiologia nel quale il cardiologo ha richiesto un rx torace, motivo per cui è stato accompagnato nel reparto di Radiologia. Purtroppo il tecnico era impegnato nell'effettuare una TAC ad altro paziente e al soggetto in questione gli è stato richiesto di attendere nell`astenteria adiacente i codici rossi per un tempo di massimo dieci minuti. Non volendo attendere il proprio turno il soggetto in questione ha ha sferrato un pugno alla porta posta tra le sale visita danneggiandola vistosamente e, immediatamente dopo, un pugno all'infermiere. Subito dopo, recatosi in radiologia ha aggredito il tecnico e si è allontanato minacciando tutti che sarebbe tornato armato.
Immediatamente sono stati informati dell'accaduto i Carabinieri e la Polizia di Stato.
Il soggetto in questione non è nuovo a comportamente simili, non è nuovo a gesti di estrema violenza e, soprattutto, a ripetute aggressioni al personale ospedaliero.
Questi episodi si verificano, purtroppo, perché nel nostro nosocomio non esiste alcun presidio da parte delle forze dell'ordine nonostante i molteplici casi di aggressione, nonostante le denunce da parte dei sanitari, nonostante i continui atti di violenza ed intimidazione ad opera dei soliti noti. Sappiamo bene che il Pronto soccorso lavora in trincea, è un porto di mare al quale approdano cittadini bisognosi di cure ma anche tossicodipendenti in stato di forte agitazione, immigrati di ogni nazionalità e pregiudicati del luogo con la pretesa di essere esenti da codici bianchi, verdi, rossi o gialli che siano.
Molti campanelli di allarme stanno suonando, sarebbe opportuno intervenire immediatamente, porre rimedi e soluzioni concrete per evitare il peggio, per evitare di correre ai ripari solo quando grossi drammi si saranno già consumati.