Attualità
Affollamento su mezzi pubblici, l'Anci Puglia chiede vertice in regione
Domenico Vitto, presidente Anci Puglia: "non possiamo chiedere rispetto delle norme e abbandonare studenti sui mezzi pubblici"
Cerignola - giovedì 15 ottobre 2020
13.31
«Dopo le sollecitazioni come presidente Anci Puglia, ho chiesto un vertice con il presidente Emiliano e il sindaco della Città metropolitana Antonio Decaro per fare il punto sulla questione e mettere sul tavolo proposte concrete per porre rimedio a questa situazione». Lo scrive Domenico Vitto, sindaco di Polignano a Mare e presidente dell'Anci Puglia, in riferimento alla situazione di sovraffollamento dei mezzi pubblici, dove non si riesce a garantire nelle ore di punta il distanziamento previsto dalle norme anti Covid.
«Le norme di sicurezza contenute nel nuovo Dpcm - prosegue Vitto - sono sacrosante e forse imprescindibili per provare ad evitare una nuova chiusura che avrebbe effetti pesanti sul piano economico, sociale e psicologico. Ma quando vado a controllare la situazione sui bus di linea, quando sento i racconti raccapriccianti dei miei figli, quando vedo i video di ragazze e ragazzi stipati come polli di allevamento, gettati in pasto al rischio contagio, provo rabbia e frustrazione».
Per il numero uno dei sindaci pugliesi «Non possiamo permetterci di chiedere il rispetto di norme rigide quando poi abbandoniamo gli studenti, parte fondamentale della nostra comunità, ad un destino di rischio».
«Le norme di sicurezza contenute nel nuovo Dpcm - prosegue Vitto - sono sacrosante e forse imprescindibili per provare ad evitare una nuova chiusura che avrebbe effetti pesanti sul piano economico, sociale e psicologico. Ma quando vado a controllare la situazione sui bus di linea, quando sento i racconti raccapriccianti dei miei figli, quando vedo i video di ragazze e ragazzi stipati come polli di allevamento, gettati in pasto al rischio contagio, provo rabbia e frustrazione».
Per il numero uno dei sindaci pugliesi «Non possiamo permetterci di chiedere il rispetto di norme rigide quando poi abbandoniamo gli studenti, parte fondamentale della nostra comunità, ad un destino di rischio».