Territorio
Adoc Foggia: “Sui possibili ricarichi di energia, chiediamo impegno del prossimo parlamento a favore delle fasce più deboli”
Per info: Adoc Foggia, dal lunedi al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 in via Fiume 38-40/c
Cerignola - lunedì 10 settembre 2018
12.26 Comunicato Stampa
"Un impegno concreto a tutela dei cittadini e in particolar modo delle fasce più deboli". A chiederlo è l'Adoc in relazione alla recente delibera 50/2018 di Arera sul rimborso alle società di distribuzione di 200 milioni di euro di crediti versati al GSE per gli oneri di sistema e non riscossi a causa della morosità delle aziende di vendita "Le proteste di questi giorni sono più che legittime perché ancora una volta si rischia di colpire i più piccoli, e soprattutto chi ha sempre pagato, a tutto vantaggio dei morosi e delle grandi imprese", afferma l'Adoc.
Secondo una stima dell'Adoc, "se il costo a carico degli utenti venisse considerato fisso ammonterebbe a circa 5 euro per utenza, considerando la suddivisione dei 200 milioni di euro tra i 35 milioni di utenze presenti in Italia, con un "salasso" considerevole per le seconde case. Qualora, invece, lo stesso costo fosse legato ai consumi, le maggiori spese graverebbero sulle imprese.
Le proteste dei consumatori vanno oltre il valore dell'importo, ma sono legate alle riforme succedutesi dal 2016 in poi che hanno causato un danno notevole alle tasche dei cittadini".
Ad esempio la nuova tariffa progressiva TD, così come è stata formulata e introdotta, senza alcun criterio di gradualità, ha creato un danno economico tangibile alle famiglie italiane. In particolare, quelle che consumano meno di 2700 kwh annui, pagano almeno 30 euro in più di quanto spendevano prima della riforma (all'epoca, infatti, tutte le utenze domestiche per il settore luce erano regolate dalla tariffa D2, che fino a 2700 kwh annuali di consumi prevedeva l'applicazione di una tariffa agevolata). Mentre chi consuma 1800 kwh annui ha subito un rincaro di 64 euro annuali. Solo chi consuma più di 4400 kwh ha ottenuto un risparmio. Con la tariffa progressiva TD è stato introdotto il principio in base al quale si paga in proporzione dei consumi, per cui più consumi meno paghi. Questa tariffa ha il fine di incentivare i consumi elettrici a discapito di quelli del gas, in quanto l'Italia è ai primi posti in Europa come produzione di energia elettrica, anche e soprattutto da energie rinnovabili. Una soluzione condivisa dall'Adoc ma abbiamo più volte sostenuto che andava assolutamente evitato un passaggio traumatico dall'attuale al nuovo sistema, tutelando al contempo le categorie più deboli, come le famiglie numerose, chi ha redditi bassi o medio-bassi, chi si trova in condizione temporanee di disagio economico, come cassaintegrati e disoccupati. Così invece non è avvenuto e adesso le famiglie ne pagano le conseguenze.
A questo vanno aggiunti gli effetti negativi sulle seconde case, che hanno dovuto subire l'aumento dei costi fissi della tariffa elettrica legati alla suddetta riforma, pari a 240 euro annuali. Diventando, a tutti gli effetti, una proprietà insostenibile per gli italiani.
Inoltre va rammentato il provvedimento che ha di fatto aumentato i costi dei clienti domestici, dallo scorso gennaio, del 5,5% al fine di ridurre i costi sostenuti dalle imprese energivore.
Al contrario, non è stato riformato il bonus sociale né nei contenuti, con l'innalzamento della soglia a 11mila euro, né nelle procedure.
Come Adoc chiediamo che le nuove forze politiche abbiano maggiore riguardo per le fasce deboli della popolazione, sempre più nel mirino di aumenti e rincari. Per info: Adoc Foggia, dal lunedi al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 in via Fiume 38-40/c.
Secondo una stima dell'Adoc, "se il costo a carico degli utenti venisse considerato fisso ammonterebbe a circa 5 euro per utenza, considerando la suddivisione dei 200 milioni di euro tra i 35 milioni di utenze presenti in Italia, con un "salasso" considerevole per le seconde case. Qualora, invece, lo stesso costo fosse legato ai consumi, le maggiori spese graverebbero sulle imprese.
Le proteste dei consumatori vanno oltre il valore dell'importo, ma sono legate alle riforme succedutesi dal 2016 in poi che hanno causato un danno notevole alle tasche dei cittadini".
Ad esempio la nuova tariffa progressiva TD, così come è stata formulata e introdotta, senza alcun criterio di gradualità, ha creato un danno economico tangibile alle famiglie italiane. In particolare, quelle che consumano meno di 2700 kwh annui, pagano almeno 30 euro in più di quanto spendevano prima della riforma (all'epoca, infatti, tutte le utenze domestiche per il settore luce erano regolate dalla tariffa D2, che fino a 2700 kwh annuali di consumi prevedeva l'applicazione di una tariffa agevolata). Mentre chi consuma 1800 kwh annui ha subito un rincaro di 64 euro annuali. Solo chi consuma più di 4400 kwh ha ottenuto un risparmio. Con la tariffa progressiva TD è stato introdotto il principio in base al quale si paga in proporzione dei consumi, per cui più consumi meno paghi. Questa tariffa ha il fine di incentivare i consumi elettrici a discapito di quelli del gas, in quanto l'Italia è ai primi posti in Europa come produzione di energia elettrica, anche e soprattutto da energie rinnovabili. Una soluzione condivisa dall'Adoc ma abbiamo più volte sostenuto che andava assolutamente evitato un passaggio traumatico dall'attuale al nuovo sistema, tutelando al contempo le categorie più deboli, come le famiglie numerose, chi ha redditi bassi o medio-bassi, chi si trova in condizione temporanee di disagio economico, come cassaintegrati e disoccupati. Così invece non è avvenuto e adesso le famiglie ne pagano le conseguenze.
A questo vanno aggiunti gli effetti negativi sulle seconde case, che hanno dovuto subire l'aumento dei costi fissi della tariffa elettrica legati alla suddetta riforma, pari a 240 euro annuali. Diventando, a tutti gli effetti, una proprietà insostenibile per gli italiani.
Inoltre va rammentato il provvedimento che ha di fatto aumentato i costi dei clienti domestici, dallo scorso gennaio, del 5,5% al fine di ridurre i costi sostenuti dalle imprese energivore.
Al contrario, non è stato riformato il bonus sociale né nei contenuti, con l'innalzamento della soglia a 11mila euro, né nelle procedure.
Come Adoc chiediamo che le nuove forze politiche abbiano maggiore riguardo per le fasce deboli della popolazione, sempre più nel mirino di aumenti e rincari. Per info: Adoc Foggia, dal lunedi al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 in via Fiume 38-40/c.