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Territorio

Acqua al veleno, la Puglia fa finta di niente

Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria non hanno inviato all'Ispra le informazioni sui laghi, fiumi e falde acquifere. I dati sull'inquinamento potrebbero essere peggiori


Le nostre acque sono avvelenate e cresce la percentuale di punti contaminati da pesticidi: esattamente del 20% per le acque superficiali e del 10% in quelle sotterranee. Questi sono i dati pubblicati qualche giorno fa nell'edizione 2016 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque dell'Ispra. Ma non sono tutti i dati. Cinque regioni mancano all'appello e i dati potrebbero essere di molto peggiori. Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria non hanno inviato a Ispra le informazioni - o lo hanno fatto solo parzialmente - sulla contaminazione di laghi, fiumi e falde acquifere.

Ilfattoquotidiano.it ha chiesto spiegazioni alle Arpa, le agenzie regionali di protezione ambientale, enti pubblici che, tra i compiti principali, hanno il monitoraggio delle acque.
Le singole Arpa regionali non sanno cosa rispondere (vedi il Molise), fanno squillare i telefoni a vuoto (la Campania e la Basilicata).
Nessun dato comunicato a Ispra sui pesticidi nelle falde invece dalla Puglia.
Ma i monitoraggi li hanno fatti?
Il direttore scientifico fa sapere, tramite la segretaria, che "la risposta è complessa, non si può dare per telefono". Basta dire sì o no. "Non è così. Scriva un'email, le risponderemo nei tempi previsti per legge". Che, come spiega la risposta automatica, sono di trenta giorni.

il link del Rapporto nazionale pesticidi nelle acque. Dati 2013-2014

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