Attualità
A scuola senza cellulari, a Livorno lo stabilisce la Preside in un Liceo: anche a Cerignola un esempio “virtuoso”
Il trend potrebbe diffondersi in tutta Italia a partire dal prossimo anno scolastico
Cerignola - mercoledì 22 maggio 2024
14.33
Sulla questione "cellulari in classe", in assenza di una linea univoca da seguire, ogni Dirigente scolastico sta prendendo posizione in maniera autonoma e indipendente.
Vi sono Dirigenti più permissivi e tolleranti, che si appellano al principio di auto-responsabilità dei ragazzi e adottano una linea più "morbida", confidando anche nella collaborazione dei genitori.
C'è poi chi-consapevole che la tecnologia può essere utile, ma anche deleteria se utilizzata in maniera eccessiva oppure scorretta (vedi video girati in classe e poi immessi in Rete per bullizzare i compagni e ridicolizzare i docenti)- stabilisce il divieto netto di introdurre i cellulari in classe. O meglio, fissa la regola di consegnarli all'entrata riponendoli in appositi "raccoglitori".
Si è orientata in tal senso la Dirigente di un Liceo di Livorno, che ha stabilito il divieto di cellulari in classe a partire dal prossimo anno scolastico. Ciascun alunno dovrà riporre il dispositivo in un raccoglitore, e sarà autorizzato all'uso solo ed esclusivamente per fini didattici.
"Se qualche studente ha bisogno di chiamare, può farlo dal telefono della scuola", ha aggiunto la Dirigente, proprio per evitare eccezioni che, se concesse a manica larga, potrebbero degenerare.
Non sarà possibile utilizzare il cellulare durante la ricreazione. Dinanzi a tale affermazione, i ragazzi studenti del liceo livornese sono insorti, qualcuno sui social ha anche scritto: "La scuola cade a pezzi, e voi pensate ai telefoni…"
Ma a Cerignola, invece? Ci sono Dirigenti che applicano la medesima regola nel proprio istituto? A quanto pare sì.
La mamma di una studentessa di terza media dell'Istituto Comprensivo "Divittorio-Padre Pio" ci ha raccontato la sua esperienza. "Da quando è arrivata la Preside Maria Luisa Russo, fin da subito ha ritenuto opportuno adottare la regola di evitare i cellulari in classe. Ogni alunno è tenuto a consegnare il dispositivo appena entra a scuola, lo mette in un apposito contenitore che viene poi affidato al personale scolastico. Potrà poi riprenderlo all'uscita. Il cellulare potrà essere utilizzato esclusivamente per fini didattici, quando e se i docenti lo riterranno opportuno".
"Come genitore sono davvero felice di questa decisione, i ragazzi trascorrono troppo tempo al cellulare, così almeno evitano di guardarlo durante le ore passate a scuola, e poi abbiamo visto che i dispositivi possono essere utilizzati anche a fini poco piacevoli, ad esempio per compiere atti di cyber bullismo", ha concluso.
Invece di guardare sempre al Nord Italia come modello da cui prendere spunto per azioni e comportamenti virtuosi, dovremmo invece osservare più da vicino la nostra realtà per cogliere evidenti segnali di positività e civiltà.
Vi sono Dirigenti più permissivi e tolleranti, che si appellano al principio di auto-responsabilità dei ragazzi e adottano una linea più "morbida", confidando anche nella collaborazione dei genitori.
C'è poi chi-consapevole che la tecnologia può essere utile, ma anche deleteria se utilizzata in maniera eccessiva oppure scorretta (vedi video girati in classe e poi immessi in Rete per bullizzare i compagni e ridicolizzare i docenti)- stabilisce il divieto netto di introdurre i cellulari in classe. O meglio, fissa la regola di consegnarli all'entrata riponendoli in appositi "raccoglitori".
Si è orientata in tal senso la Dirigente di un Liceo di Livorno, che ha stabilito il divieto di cellulari in classe a partire dal prossimo anno scolastico. Ciascun alunno dovrà riporre il dispositivo in un raccoglitore, e sarà autorizzato all'uso solo ed esclusivamente per fini didattici.
"Se qualche studente ha bisogno di chiamare, può farlo dal telefono della scuola", ha aggiunto la Dirigente, proprio per evitare eccezioni che, se concesse a manica larga, potrebbero degenerare.
Non sarà possibile utilizzare il cellulare durante la ricreazione. Dinanzi a tale affermazione, i ragazzi studenti del liceo livornese sono insorti, qualcuno sui social ha anche scritto: "La scuola cade a pezzi, e voi pensate ai telefoni…"
Ma a Cerignola, invece? Ci sono Dirigenti che applicano la medesima regola nel proprio istituto? A quanto pare sì.
La mamma di una studentessa di terza media dell'Istituto Comprensivo "Divittorio-Padre Pio" ci ha raccontato la sua esperienza. "Da quando è arrivata la Preside Maria Luisa Russo, fin da subito ha ritenuto opportuno adottare la regola di evitare i cellulari in classe. Ogni alunno è tenuto a consegnare il dispositivo appena entra a scuola, lo mette in un apposito contenitore che viene poi affidato al personale scolastico. Potrà poi riprenderlo all'uscita. Il cellulare potrà essere utilizzato esclusivamente per fini didattici, quando e se i docenti lo riterranno opportuno".
"Come genitore sono davvero felice di questa decisione, i ragazzi trascorrono troppo tempo al cellulare, così almeno evitano di guardarlo durante le ore passate a scuola, e poi abbiamo visto che i dispositivi possono essere utilizzati anche a fini poco piacevoli, ad esempio per compiere atti di cyber bullismo", ha concluso.
Invece di guardare sempre al Nord Italia come modello da cui prendere spunto per azioni e comportamenti virtuosi, dovremmo invece osservare più da vicino la nostra realtà per cogliere evidenti segnali di positività e civiltà.