Attualità
A Roca, in Salento, il Sindaco emana il divieto di giocare in piazza
Per protesta i ragazzini realizzano uno striscione e trascorrono la serata con lo smartphone
Puglia - mercoledì 10 agosto 2022
16.26
La coerenza è sicuramente una delle doti che scarseggiano tra gli adulti, e che invece è appannaggio dei più piccoli. Quest'episodio, verificatosi nei giorni scorsi a Roca, un paese del Salento, la dice lunga su quanto gli adulti predichino bene e razzolino male.
Il primo cittadino di Roca ha infatti vietato ai bambini di giocare a pallone nella piazzetta principale del paese, per evitare schiamazzi ed eventuali danni. La decisione ha suscitato polemiche e commenti sia tra i cittadini, da sempre abituati a vedere la piazza frequentata da bambini festanti e gioiosi, che tra i diretti destinatari del provvedimento.
I ragazzini però non si sono persi d'animo, e sono subito passati al contrattacco. Hanno realizzato uno striscione sul quale hanno scritto: "Criticate tanto la nostra generazione, ma ci avete tolto il pallone", e lo hanno esposto in bella mostra in piazza.
Il Sindaco Maurizio Cisternino ha motivato la decisione con queste parole (che però a quanto pare non sono state abbastanza convincenti): "La piazza è fatta per passeggiare, si deve pensare a questo luogo come a un ritrovo, non si possono fare partite a pallone o pallavolo, perché è molto pericoloso. Passano macchine e ogni momento potrebbe succedere qualche tragedia.
Tuttavia, ci stiamo muovendo per trovare una soluzione ai ragazzi che capisco abbiano voglia di giocare e mai deve passare il messaggio che il sindaco non ha a cuore i loro bisogni. Stiamo cercando un luogo più sicuro".
Il primo cittadino di Roca, in risposta alla provocazione dei ragazzi che, oltre allo striscione, hanno protestato restando per una sera intera attaccati allo smartphone, ha promesso che a breve garantirà nuove aree da destinare al gioco.
L'episodio fa riflettere. Ci lamentiamo che i ragazzi non giocano più per strada e trascorrono troppo tempo in casa davanti allo smartphone, e poi gli vietiamo di giocare per motivi di "sicurezza pubblica"? Ma in che mondo stiamo vivendo?
Il primo cittadino di Roca ha infatti vietato ai bambini di giocare a pallone nella piazzetta principale del paese, per evitare schiamazzi ed eventuali danni. La decisione ha suscitato polemiche e commenti sia tra i cittadini, da sempre abituati a vedere la piazza frequentata da bambini festanti e gioiosi, che tra i diretti destinatari del provvedimento.
I ragazzini però non si sono persi d'animo, e sono subito passati al contrattacco. Hanno realizzato uno striscione sul quale hanno scritto: "Criticate tanto la nostra generazione, ma ci avete tolto il pallone", e lo hanno esposto in bella mostra in piazza.
Il Sindaco Maurizio Cisternino ha motivato la decisione con queste parole (che però a quanto pare non sono state abbastanza convincenti): "La piazza è fatta per passeggiare, si deve pensare a questo luogo come a un ritrovo, non si possono fare partite a pallone o pallavolo, perché è molto pericoloso. Passano macchine e ogni momento potrebbe succedere qualche tragedia.
Tuttavia, ci stiamo muovendo per trovare una soluzione ai ragazzi che capisco abbiano voglia di giocare e mai deve passare il messaggio che il sindaco non ha a cuore i loro bisogni. Stiamo cercando un luogo più sicuro".
Il primo cittadino di Roca, in risposta alla provocazione dei ragazzi che, oltre allo striscione, hanno protestato restando per una sera intera attaccati allo smartphone, ha promesso che a breve garantirà nuove aree da destinare al gioco.
L'episodio fa riflettere. Ci lamentiamo che i ragazzi non giocano più per strada e trascorrono troppo tempo in casa davanti allo smartphone, e poi gli vietiamo di giocare per motivi di "sicurezza pubblica"? Ma in che mondo stiamo vivendo?