A Radici del Sud i produttori di Cerignola partecipano alla Masterclass e fanno incetta di premi
L’evento, un punto di riferimento importante per gli addetti ai lavori, si è tenuto a Bari
Cerignola - martedì 13 giugno 2023
13.09 Comunicato Stampa
Costituitisi in associazione temporanea di scopo, insieme all'associazione culturale Il Titolo, alcuni produttori di Cerignola hanno animato la masterclass organizzata da Radici del Sud nella città di Bari presso il ristorante Sensi. Le Cantine Biancardi, Antica Enotria, Mandwinery, Contrada Quarto, Caiaffa e la Cooperativa Sociale Altereco hanno partecipato, altresì, al salone degli oli e dei vini del sud Italia (isole comprese) bandito da Radici del Sud.
Più di quaranta partecipanti tra buyers, importatori e giornalisti di settore provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla degustazione dei cinque vini proposti nella serata tutti prodotti con uve da Nero di Troia delle terre di Cerignola.
Domenica 11 giugno, invece, sono stati pubblicati i nomi dei vincitori della XVIII edizione di Radici del Sud ed anche in questo caso i produttori cerignolani hanno fatto incetta di premi tra le diverse categorie individuate dal concorso e votate da giurie nazionali ed internazionali.
Una particolare menzione merita il vino Rosso Libero prodotto dalla Cooperativa Sociale Altereco che s'è aggiudicato il primo posto - giuria internazionale - nella sezione "VINI ROSSI – GRUPPO MISTO"; Rosso Libero nasce grazie al lavoro di operai inseriti in percorsi di reinserimento sociale in terreni confiscati alla mafia e che, come attesta il premio ricevuto, riesce a farsi apprezzare a livello internazionale per la sua qualità.
Tali eventi sono stati finanziati attraverso la partecipazione ai bandi pubblici promossi dal Gal Tavoliere ed aggiudicati dal raggruppamento.
"E' un grandissimo motivo di orgoglio per la nostra città – afferma Gabriele Romagnuolo presidente dell' ats produttori rosso di Cerignola doc – perché rappresenta il primo esperimento di cooperazione culturale tra le Cantine di Cerignola che sono riuscite a trasmettere la bellezze e le eccellenze del nostro territorio in forma collettiva".
"Allo stesso tempo – prosegue Romagnuolo – siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta perché Cerignola è detentrice di una storia vinicola gloriosa che abbiamo il dovere di riscattare e possiamo farlo solo se metabolizziamo le logiche culturali sottese alla cooperazione".
Il vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità è risultato Primo Classificato per la Giuria dei Giornalisti Internazionali - Gruppo Misto Vini Rossi del Sud Italia. Un riconoscimento importante, che contribuisce a tenere viva la memoria di Michele Cianci e l'attività di antimafia sociale per ricordare il giovane commercianti ucciso a Cerignola la sera del 2 dicembre 1991 per essersi opposto ad un tentativo di rapina.
Scoprire il gusto di "Rosso Libero – Michele Cianci" è anche un modo per avvicinarsi alla sua storia ed al sogno di un riscatto sociale e lavorativo che oggi coinvolge diverse persone impegnate nell'attività di cura e raccolta dei terreni situati in contrada San Giovanni in Zezza gestiti dall'ats "Le terre di Peppino Di Vittorio" composta dalle cooperative sociali Altereco (ente capofila), Medtraining ed il Centro di Servizio al Volontariato di Foggia nell'ambito del progetto "La strada. C'è solo la strada su cui puoi contare", vincitore dell'Avviso "Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale" della Regione Puglia.
«Desideriamo ringraziare di cuore – dicono dalla cooperativa Altereco – la Mandwinery, nelle persone di Vito e Michela Manduano, che ci hanno sostenuti ed hanno permesso all'enologo Giuseppe Colopi di condividere con noi questo importante percorso sociale nella produzione del vino "Rosso Libero". Così come ringraziamo di cuore l'ats "Produttori Rosso di Cerignola doc", che insieme all'associazione culturale Il Titolo, hanno animato la masterclass organizzata da "Radici del Sud" nella città di Bari che ha permesso a buyers, importatori e giornalisti di settore di conoscere il nostro vino».
Più di quaranta partecipanti tra buyers, importatori e giornalisti di settore provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla degustazione dei cinque vini proposti nella serata tutti prodotti con uve da Nero di Troia delle terre di Cerignola.
Domenica 11 giugno, invece, sono stati pubblicati i nomi dei vincitori della XVIII edizione di Radici del Sud ed anche in questo caso i produttori cerignolani hanno fatto incetta di premi tra le diverse categorie individuate dal concorso e votate da giurie nazionali ed internazionali.
Una particolare menzione merita il vino Rosso Libero prodotto dalla Cooperativa Sociale Altereco che s'è aggiudicato il primo posto - giuria internazionale - nella sezione "VINI ROSSI – GRUPPO MISTO"; Rosso Libero nasce grazie al lavoro di operai inseriti in percorsi di reinserimento sociale in terreni confiscati alla mafia e che, come attesta il premio ricevuto, riesce a farsi apprezzare a livello internazionale per la sua qualità.
Tali eventi sono stati finanziati attraverso la partecipazione ai bandi pubblici promossi dal Gal Tavoliere ed aggiudicati dal raggruppamento.
"E' un grandissimo motivo di orgoglio per la nostra città – afferma Gabriele Romagnuolo presidente dell' ats produttori rosso di Cerignola doc – perché rappresenta il primo esperimento di cooperazione culturale tra le Cantine di Cerignola che sono riuscite a trasmettere la bellezze e le eccellenze del nostro territorio in forma collettiva".
"Allo stesso tempo – prosegue Romagnuolo – siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta perché Cerignola è detentrice di una storia vinicola gloriosa che abbiamo il dovere di riscattare e possiamo farlo solo se metabolizziamo le logiche culturali sottese alla cooperazione".
Il vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità è risultato Primo Classificato per la Giuria dei Giornalisti Internazionali - Gruppo Misto Vini Rossi del Sud Italia. Un riconoscimento importante, che contribuisce a tenere viva la memoria di Michele Cianci e l'attività di antimafia sociale per ricordare il giovane commercianti ucciso a Cerignola la sera del 2 dicembre 1991 per essersi opposto ad un tentativo di rapina.
Scoprire il gusto di "Rosso Libero – Michele Cianci" è anche un modo per avvicinarsi alla sua storia ed al sogno di un riscatto sociale e lavorativo che oggi coinvolge diverse persone impegnate nell'attività di cura e raccolta dei terreni situati in contrada San Giovanni in Zezza gestiti dall'ats "Le terre di Peppino Di Vittorio" composta dalle cooperative sociali Altereco (ente capofila), Medtraining ed il Centro di Servizio al Volontariato di Foggia nell'ambito del progetto "La strada. C'è solo la strada su cui puoi contare", vincitore dell'Avviso "Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale" della Regione Puglia.
«Desideriamo ringraziare di cuore – dicono dalla cooperativa Altereco – la Mandwinery, nelle persone di Vito e Michela Manduano, che ci hanno sostenuti ed hanno permesso all'enologo Giuseppe Colopi di condividere con noi questo importante percorso sociale nella produzione del vino "Rosso Libero". Così come ringraziamo di cuore l'ats "Produttori Rosso di Cerignola doc", che insieme all'associazione culturale Il Titolo, hanno animato la masterclass organizzata da "Radici del Sud" nella città di Bari che ha permesso a buyers, importatori e giornalisti di settore di conoscere il nostro vino».