Territorio
A Foggia si parla di gestione virtuosa dei rifiuti
Fra i relatori Enzo Favoino, uno dei maggiori esperti della strategia Zero Waste.
Cerignola - martedì 21 febbraio 2017
08.30
Il ciclo dei rifiuti rappresenta un tema ancora ostico, non solo per la cittadinanza ma anche per diverse forze politiche, che spesso fanno orecchie da mercante quando si parla di economia circolare e raccolta differenziata. A Palazzo Dogana a Foggia si è parlato, sabato scorso, di buone pratiche di gestione dei rifiuti in una conferenza in cui, inizialmente, avrebbero dovuto partecipare anche il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, impegnato tuttavia a Roma per l'assemblea nazionale del PD, e l'assessore regionale all'agricoltura, Leonardo Di Gioia. Presente al convegno anche una delegazione di cittadini cerignolani.
Decisamente interessante è stato il contributo di Enzo Favoino, tra i massimi esperti della strategia Rifiuti Zero in Italia, che presto collaborerà con la provincia di Foggia per diffondere meccanismi di gestione virtuosa dei rifiuti. "Non sono solo ambientali i motivi alla base di una buona gestione dei materiali post-consumo. Ci sono anche ragioni economiche, occupazionali e geo-politiche. Sono i modelli operativi che determinano i risultati, non le latitudini o il contesto geo-culturale. Più di tutti, è il porta a porta che dà i risultati migliori. Quello che bisogna evidenziare è che è il contesto sociale a essere influenzato dal modello operativo". È chiaro che per fare la differenziata ci vogliono gli impianti adatti e questi hanno un loro costo, pertanto è vietato improvvisare.
Molto interessante anche l'intervento di Paolo Contó di Contarina S.p.A, una società a completa partecipazione pubblica che si occupa della gestione dei rifiuti in 50 comuni del trevigiano. In particolare l'azienda si occupa del servizio di raccolta rifiuti con il sistema "porta a porta", compreso il trasporto e l'avvio a smaltimento e/o recupero dei rifiuti urbani. Contó ha dimostrato che il modello virtuoso può essere applicato non solo nei paesini, ma anche in aree urbane densamente più popolate, ottenendo i medesimi risultati. Attualmente i comuni coinvolti presentano % alte di raccolta differenziata (superiori all'80%), ma l'obiettivo è arrivare a un risultato medio del 96,7%. Insomma, quando il pubblico funziona in maniera efficiente.
A Cerignola la raccolta differenziata è al 5%, a fronte dell'obbligo di legge del 65% come soglia minima. Un'analisi effettuata dall'associazione AmbientiAmo Cerignola ha stimato una perdita di 2.400.000 euro l'anno dovuta alla non implementazione di un modello di RD avanzato. Si tratta appunto di una stima, ma è comunque significativo rilevare quanto si potrebbe risparmiare adottando modelli di gestione più sostenibili. La differenziata rientra, stando alle parole dell'Assessore Lionetti, tra gli impegni principali dell'attuale Amministrazione. Vedremo col tempo se ciò si tradurrà in un'azione concreta o resterà un'utopia.
Decisamente interessante è stato il contributo di Enzo Favoino, tra i massimi esperti della strategia Rifiuti Zero in Italia, che presto collaborerà con la provincia di Foggia per diffondere meccanismi di gestione virtuosa dei rifiuti. "Non sono solo ambientali i motivi alla base di una buona gestione dei materiali post-consumo. Ci sono anche ragioni economiche, occupazionali e geo-politiche. Sono i modelli operativi che determinano i risultati, non le latitudini o il contesto geo-culturale. Più di tutti, è il porta a porta che dà i risultati migliori. Quello che bisogna evidenziare è che è il contesto sociale a essere influenzato dal modello operativo". È chiaro che per fare la differenziata ci vogliono gli impianti adatti e questi hanno un loro costo, pertanto è vietato improvvisare.
Molto interessante anche l'intervento di Paolo Contó di Contarina S.p.A, una società a completa partecipazione pubblica che si occupa della gestione dei rifiuti in 50 comuni del trevigiano. In particolare l'azienda si occupa del servizio di raccolta rifiuti con il sistema "porta a porta", compreso il trasporto e l'avvio a smaltimento e/o recupero dei rifiuti urbani. Contó ha dimostrato che il modello virtuoso può essere applicato non solo nei paesini, ma anche in aree urbane densamente più popolate, ottenendo i medesimi risultati. Attualmente i comuni coinvolti presentano % alte di raccolta differenziata (superiori all'80%), ma l'obiettivo è arrivare a un risultato medio del 96,7%. Insomma, quando il pubblico funziona in maniera efficiente.
A Cerignola la raccolta differenziata è al 5%, a fronte dell'obbligo di legge del 65% come soglia minima. Un'analisi effettuata dall'associazione AmbientiAmo Cerignola ha stimato una perdita di 2.400.000 euro l'anno dovuta alla non implementazione di un modello di RD avanzato. Si tratta appunto di una stima, ma è comunque significativo rilevare quanto si potrebbe risparmiare adottando modelli di gestione più sostenibili. La differenziata rientra, stando alle parole dell'Assessore Lionetti, tra gli impegni principali dell'attuale Amministrazione. Vedremo col tempo se ciò si tradurrà in un'azione concreta o resterà un'utopia.