Territorio
A Cerignola è in arrivo la raccolta delle olive “Sant’Agostino”
Durante il periodo autunnale questa tipologia di oliva è solitamente matura
Cerignola - sabato 16 settembre 2023
Tra i prodotti tipici pugliesi più apprezzati c'è l'oliva da tavola "Sant'Agostino", particolarmente nota per il sapore gustoso e la polpa che la rendono simile alla "cugina" oliva Bella di Cerignola DOP.
In realtà, l'oliva Sant'Agostino è più antica: stando a ciò che si racconta per tradizione, questa tipologia di oliva da tavola è stata scoperta da alcuni contadini andriesi che si recavano a lavorare nei campi a Cerignola.
Naturalmente gli agricoltori cerignolani non hanno perso l'occasione di piantare ulivi che producessero olive Sant'Agostino, anche se in passato ed anche attualmente nella provincia di Foggia la produzione di tali olive non è molto diffusa.
L'oliva di Sant'Agostino si raccoglie solitamente durante l'autunno, mentre la fioritura avviene alla metà di Maggio. Forse a causa della prolungata siccità quest'anno la raccolta si farà aspettare un po', a meno che gli ulivi non siano dotati di sistema di irrigazione.
Questa tipologia di oliva viene chiamata anche la "Grossa di Andria", perché proprio in questa zona della Puglia si concentra la maggior parte della produzione.
Dopo aver raccolto le olive di Sant'Agostino, bisogna tenerle per qualche giorno immerse in una miscela di acqua e cenere. Il processo si chiama "deamarizzazione" e permette appunto di eliminare il gusto amarognolo.
Successivamente occorre immergerle in salamoia con acqua, sale e finocchietto selvatico e conservarle in barattoli di vetro.
A Cerignola molte persone, proprio in questo periodo, si dedicano all'attività di conservazione delle olive in salamoia, per averne poi una scorta durante i mesi invernali.
Il sapore inconfondibile di questa oliva la rende perfetta per contorni e aperitivi. Può essere conservata fino a 12 mesi anche senza conservanti, purchè in un ambiente fresco e asciutto.
Una volta aperto il barattolo, bisogna consumare le olive in esso contenute entro quattro o cinque giorni al massimo.
In realtà, l'oliva Sant'Agostino è più antica: stando a ciò che si racconta per tradizione, questa tipologia di oliva da tavola è stata scoperta da alcuni contadini andriesi che si recavano a lavorare nei campi a Cerignola.
Naturalmente gli agricoltori cerignolani non hanno perso l'occasione di piantare ulivi che producessero olive Sant'Agostino, anche se in passato ed anche attualmente nella provincia di Foggia la produzione di tali olive non è molto diffusa.
L'oliva di Sant'Agostino si raccoglie solitamente durante l'autunno, mentre la fioritura avviene alla metà di Maggio. Forse a causa della prolungata siccità quest'anno la raccolta si farà aspettare un po', a meno che gli ulivi non siano dotati di sistema di irrigazione.
Questa tipologia di oliva viene chiamata anche la "Grossa di Andria", perché proprio in questa zona della Puglia si concentra la maggior parte della produzione.
Dopo aver raccolto le olive di Sant'Agostino, bisogna tenerle per qualche giorno immerse in una miscela di acqua e cenere. Il processo si chiama "deamarizzazione" e permette appunto di eliminare il gusto amarognolo.
Successivamente occorre immergerle in salamoia con acqua, sale e finocchietto selvatico e conservarle in barattoli di vetro.
A Cerignola molte persone, proprio in questo periodo, si dedicano all'attività di conservazione delle olive in salamoia, per averne poi una scorta durante i mesi invernali.
Il sapore inconfondibile di questa oliva la rende perfetta per contorni e aperitivi. Può essere conservata fino a 12 mesi anche senza conservanti, purchè in un ambiente fresco e asciutto.
Una volta aperto il barattolo, bisogna consumare le olive in esso contenute entro quattro o cinque giorni al massimo.