Attualità
26 Agosto, Giornata Mondiale del Cane: a Cerignola i volontari aiutano i quattro zampe in difficoltà
Due chiacchiere con Antonio e Sabrina, una coppia che condivide la medesima passione per gli animali
Cerignola - lunedì 26 agosto 2024
11.32
Il fenomeno dell'abbandono dei cani e del randagismo registra ogni anno numeri consistenti (e preoccupanti). Nonostante le campagne di sensibilizzazione e gli interventi di sterilizzazione gratuita effettuati dalle associazioni di categorie, in molti Comuni del Sud Italia (compreso quello di Cerignola) aumenta il numero di cani e gatti che vivono per strada, esposti continuamente al pericolo e alla precarietà del vivere quotidiano.
In occasione della Giornata Mondiale del Cane, che ricorre il 26 Agosto di ogni anno, abbiamo provato a capire com'è la situazione a Cerignola, e quali potrebbero essere le prospettive future per quanto concerne il randagismo e le sue conseguenze.
Lo abbiamo fatto attraverso il racconto e la testimonianza di Antonio Sciscio e Sabrina Roscino, una coppia cerignolana che condivide la passione per gli animali, e che si occupa da tempo di accudire cani e gatti bisognosi. Antonio, in particolare, si era candidato nel Partito Animalista, del quale condivide principi e finalità.
Da quanti anni vi occupate di cani e gatti randagi o bisognosi?
"In maniera più o meno continuativa da circa 4 anni"
Che idea vi siete fatti della situazione di Cerignola?
"Nonostante tutto, Cerignola è una delle località del Sud che funziona meglio. Purtroppo ancora in tanti non sterilizzano, lasciando proliferare cani e gatti senza avere contezza che questo comportamento può provocare epiloghi molto spesso tragici. Per fronteggiare il problema del randagismo si potrebbe sicuramente fare di più e meglio, con un intervento capillare mirato al controllo e al contrasto di situazioni che vanno necessariamente monitorate."
Ritenete che Cerignola sia pronta a dimostrare una maggiore sensibilità verso cani, gatti, animali bisognosi in generale?
"In moltissimi cittadini (per fortuna aumentano sempre più) esiste una spiccata sensibilità verso gli animali. Tuttavia c'è ancora da sconfiggere una mentalità che predilige gli interessi materiali rispetto ai principi etici e morali. Il senso civico dovrebbe occupare un posto più rilevante in ciascuno di noi."
Nonostante gli appelli e le frequenti campagne di sensibilizzazione messe in atto dalle associazioni animaliste, il numero di abbandoni di cani in estate è ancora alto. Inoltre persiste l'abitudine di acquistare cani di razza anziché adottarli nei rifugi e canili, che sono al collasso. Secondo voi, da cosa dipende tutto questo?
"L'egoismo umano va a braccetto con la superficialità, che si trasforma poi in cattiveria per gli epiloghi drammatici che ci sono dopo un abbandono. Il business inoltre genera comportamenti singolari, scelte dubbie, allontanandoci da quei valori di solidarietà e rispetto che "Qualcuno" ci ha insegnato (per chi crede)."
A Cerignola, per fortuna, ci sono tanti volontari, e questo è senza dubbio un segnale positivo. Ma il randagismo è una piaga dura da debellare, perché implica sinergia tra più forze e interventi costanti e mirati. Secondo voi cosa si potrebbe fare per limitare il numero di animali randagi sul territorio?
"Onore a chiunque, senza alcun tornaconto e per il solo amore nei confronti degli animali, si spende per gli "ultimi". Chiunque può farlo, è il benvenuto. In tanti, ai margini e senza clamore mediatico, aiutano gli animali in difficoltà. La maggior parte dei volontari agisce senza "vetrine" e senza voler apparire. Tuttavia è necessario fare rete per contrastare un fenomeno così radicato nel territorio quale è il randagismo. Bisogna mettere in atto controlli e misure per contrastare i reati contro gli animali (maltrattamenti, abusi, abbandoni, e altre pratiche negative e purtroppo assai diffuse). La politica, dal canto suo, deve prevedere misure opportune e scendere attivamente in campo per avviare un processo di contenimento di tali problematiche serie e complesse."
Sulla nostra pagina Facebook una gallery realizzata con le foto dei lettori.
In occasione della Giornata Mondiale del Cane, che ricorre il 26 Agosto di ogni anno, abbiamo provato a capire com'è la situazione a Cerignola, e quali potrebbero essere le prospettive future per quanto concerne il randagismo e le sue conseguenze.
Lo abbiamo fatto attraverso il racconto e la testimonianza di Antonio Sciscio e Sabrina Roscino, una coppia cerignolana che condivide la passione per gli animali, e che si occupa da tempo di accudire cani e gatti bisognosi. Antonio, in particolare, si era candidato nel Partito Animalista, del quale condivide principi e finalità.
Da quanti anni vi occupate di cani e gatti randagi o bisognosi?
"In maniera più o meno continuativa da circa 4 anni"
Che idea vi siete fatti della situazione di Cerignola?
"Nonostante tutto, Cerignola è una delle località del Sud che funziona meglio. Purtroppo ancora in tanti non sterilizzano, lasciando proliferare cani e gatti senza avere contezza che questo comportamento può provocare epiloghi molto spesso tragici. Per fronteggiare il problema del randagismo si potrebbe sicuramente fare di più e meglio, con un intervento capillare mirato al controllo e al contrasto di situazioni che vanno necessariamente monitorate."
Ritenete che Cerignola sia pronta a dimostrare una maggiore sensibilità verso cani, gatti, animali bisognosi in generale?
"In moltissimi cittadini (per fortuna aumentano sempre più) esiste una spiccata sensibilità verso gli animali. Tuttavia c'è ancora da sconfiggere una mentalità che predilige gli interessi materiali rispetto ai principi etici e morali. Il senso civico dovrebbe occupare un posto più rilevante in ciascuno di noi."
Nonostante gli appelli e le frequenti campagne di sensibilizzazione messe in atto dalle associazioni animaliste, il numero di abbandoni di cani in estate è ancora alto. Inoltre persiste l'abitudine di acquistare cani di razza anziché adottarli nei rifugi e canili, che sono al collasso. Secondo voi, da cosa dipende tutto questo?
"L'egoismo umano va a braccetto con la superficialità, che si trasforma poi in cattiveria per gli epiloghi drammatici che ci sono dopo un abbandono. Il business inoltre genera comportamenti singolari, scelte dubbie, allontanandoci da quei valori di solidarietà e rispetto che "Qualcuno" ci ha insegnato (per chi crede)."
A Cerignola, per fortuna, ci sono tanti volontari, e questo è senza dubbio un segnale positivo. Ma il randagismo è una piaga dura da debellare, perché implica sinergia tra più forze e interventi costanti e mirati. Secondo voi cosa si potrebbe fare per limitare il numero di animali randagi sul territorio?
"Onore a chiunque, senza alcun tornaconto e per il solo amore nei confronti degli animali, si spende per gli "ultimi". Chiunque può farlo, è il benvenuto. In tanti, ai margini e senza clamore mediatico, aiutano gli animali in difficoltà. La maggior parte dei volontari agisce senza "vetrine" e senza voler apparire. Tuttavia è necessario fare rete per contrastare un fenomeno così radicato nel territorio quale è il randagismo. Bisogna mettere in atto controlli e misure per contrastare i reati contro gli animali (maltrattamenti, abusi, abbandoni, e altre pratiche negative e purtroppo assai diffuse). La politica, dal canto suo, deve prevedere misure opportune e scendere attivamente in campo per avviare un processo di contenimento di tali problematiche serie e complesse."
Sulla nostra pagina Facebook una gallery realizzata con le foto dei lettori.