Vita di città
25 novembre: intervista a Franca Dente, presidente di Impegno Donna
Quando la violenza sulle donne colpisce un’intera comunità
Cerignola - venerdì 25 novembre 2022
12.00
La violenza contro le donne rappresenta la violazione dei diritti umani e costituisce, ormai, un importante problema di sanità pubblica: gli effetti negativi che comporta tale violenza sono riconosciuti sia a breve che a lungo termine e questi possono ripercuotersi sul benessere collettivo per varie ragioni.
Le donne che subiscono violenza psicologica e fisica tendono ad annullarsi e a non far parte della vita sociale della propria città e spesso non sono inserite in ambiti lavorativi. A causa della violenza subita non riescono a prendersi cura di sé stesse e della propria famiglia. I figli di chi subisce violenza quotidiana, possono soffrire a loro volta di vari disturbi del comportamento e dell'emotività. Una comunità che vede continuamente donne ferite da atti di violenza e al centro della cronaca nera non può tacere e non può non farsi promotrice di iniziative contro tale deplorevole condizione.
In occasione del 25 novembre, che celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza fortemente voluta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, incontro la Presidente di Impegno Donna, Franca Dente, per meglio conoscere quali sono i punti d'intervento per arginare tale fenomeno anche sul territorio di Capitanata, in particolare di Cerignola.
Quando nasce Impegno Donna a Cerignola?
«La convenzione con l'Ambito territoriale di Cerignola per la gestione del Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" viene sottoscritta il 15 giugno 2021, con l'obiettivo di rafforzare la presenza delle operatrici e le giornate di apertura degli sportelli antiviolenza su Cerignola e sui Reali siti. Questo impegno lo avevamo preso già con il Prefetto di Foggia dopo l'ultimo femminicidio avvenuto ad Ortanova nel gennaio 2021. La terra di Capitanata è particolarmente segnata da femminicidi. Nella convenzione, Impegno Donna ha assicurato tre giorni di apertura allo sportello di Cerignola, due a Ortanova e uno a Stornara, Stornarella, Ordona e Carapelle. Unitamente all'apertura degli sportelli, abbiamo previsto altre azioni di sensibilizzazione».
Quali sono le finalità e le iniziative, già attuate sul territorio, per raggiungerle?
«Il 26 novembre alle ore 20 presso il Teatro Roma di Cerignola è previsto lo spettacolo "Virginia allo specchio". Lo scorso anno è stata allestita una mostra di lavori realizzati sul tema da alcuni studenti di primo e secondo grado, presso la Biblioteca e ciò ha portato a delle importanti riflessioni e visite da parte di varie scuole.
A Carapelle, il 18 mattina, l'Assessora Ricco, i Servizi sociali e il Cav "Titina Cioffi", gestito da Impegno donna, le associazioni attive sul territorio hanno progettato una piccola performance, esponendo uno striscione contro la violenza sul balcone del Comune. Si è creata, altresì, nella piazzetta antistante del Comune, una installazione formata da 100 palloncini. Ad ogni palloncino è stato legato il nome di una delle 60 donne vittime di femminicidio sino ad oggi.
Questa attività è stata realizzata insieme all'associazione "Arte e Favola ed ha visto la partecipazione di alcune scuole, inoltre la sede del Comune si colorerà di rosso per tutto il mese di novembre per mantenere alta l'attenzione su tale importante tematica sociale. Il giorno 22, invece, il Comune di Stornara ha voluto ricordare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza sulle donne, tra cui un evento al Liceo di Stornarella e una passeggiata cittadina con i ragazzi delle scuole medie fino alla panchina ideata contro la violenza, in piazza. Mentre sui lampioni, nelle immediate vicinanze della panchina, sono stati apposti i nomi delle donne vittime di violenza in provincia di Foggia.
L'assessora, gli assistenti sociali, le operatrici del centro antiviolenza sono state a disposizione dei ragazzi e dei più piccoli per raccontare la storia di queste donne, prematuramente scomparse».
Quali sono i dati, a livello locale, sulla violenza verso le donne?
«Nel corso di questo ultimo anno i dati sono 42 accessi, 30 prese in carico, 10 messe in sicurezza con 10 minori».
La violenza, si sa, può essere anche di natura psicologica. In quale percentuale è riconoscibile sul nostro territorio?
«Le forme di violenza e i maltrattamenti sono diverse, al primo posto troviamo quelle psicologiche che accompagnano ogni altra forma di violenza, seguono quelle fisiche, sessuali ed economiche con stalking per quasi tutti i casi».
Quali sono le azioni principali e fondamentali che suggerite di compiere a chi sta subendo violenza in famiglia?
«Se una donna arriva al Centro Antiviolenza, in primis, viene ascoltata per essere presa in carico e accompagnata su un percorso di consapevolezza, si fa una reale valutazione del rischio di una recidiva e si elabora un progetto per la fuoriuscita dall'ambiente malsano che va dalla denuncia alla messa in sicurezza, anche dei figli spesso vittime di violenza, o alla separazione legale quando ciò sia possibile».
A fronte di una maggiore sensibilizzazione, verso tale tematica, da parte della vostra associazione e dei media, è possibile intravedere un certo cambiamento sociale e comportamentale da parte delle donne e in generale da chi subisce violenza o discriminazione?
«In questo anno e mezzo di presenza sul territorio di Cerignola abbiamo realizzato diverse attività di sensibilizzazione, attraverso l'attività posta in essere nelle scuole, si è potuto stimolare realtà pubbliche e private del territorio, aprendo varchi di riflessione. Nel nostro territorio la violenza, spesso, si consuma all'interno delle mura domestiche. La stimolazione dei servizi sociali, sociosanitari, delle forze dell'Ordine e del terzo settore del territorio ha prodotto un numero di accessi superiore a quello degli anni precedenti. Riteniamo che molto ci sia ancora da fare soprattutto se consideriamo che la Capitanata conta un importante numero di femminicidi».
Sono diverse quindi le iniziative sul territorio di Capitanata che intendono sensibilizzare e accrescere l'attenzione su una tematica, purtroppo ancora attuale, che penalizza la crescita e l'evoluzione di un'intera società.
Le donne che subiscono violenza psicologica e fisica tendono ad annullarsi e a non far parte della vita sociale della propria città e spesso non sono inserite in ambiti lavorativi. A causa della violenza subita non riescono a prendersi cura di sé stesse e della propria famiglia. I figli di chi subisce violenza quotidiana, possono soffrire a loro volta di vari disturbi del comportamento e dell'emotività. Una comunità che vede continuamente donne ferite da atti di violenza e al centro della cronaca nera non può tacere e non può non farsi promotrice di iniziative contro tale deplorevole condizione.
In occasione del 25 novembre, che celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza fortemente voluta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, incontro la Presidente di Impegno Donna, Franca Dente, per meglio conoscere quali sono i punti d'intervento per arginare tale fenomeno anche sul territorio di Capitanata, in particolare di Cerignola.
Quando nasce Impegno Donna a Cerignola?
«La convenzione con l'Ambito territoriale di Cerignola per la gestione del Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" viene sottoscritta il 15 giugno 2021, con l'obiettivo di rafforzare la presenza delle operatrici e le giornate di apertura degli sportelli antiviolenza su Cerignola e sui Reali siti. Questo impegno lo avevamo preso già con il Prefetto di Foggia dopo l'ultimo femminicidio avvenuto ad Ortanova nel gennaio 2021. La terra di Capitanata è particolarmente segnata da femminicidi. Nella convenzione, Impegno Donna ha assicurato tre giorni di apertura allo sportello di Cerignola, due a Ortanova e uno a Stornara, Stornarella, Ordona e Carapelle. Unitamente all'apertura degli sportelli, abbiamo previsto altre azioni di sensibilizzazione».
Quali sono le finalità e le iniziative, già attuate sul territorio, per raggiungerle?
«Il 26 novembre alle ore 20 presso il Teatro Roma di Cerignola è previsto lo spettacolo "Virginia allo specchio". Lo scorso anno è stata allestita una mostra di lavori realizzati sul tema da alcuni studenti di primo e secondo grado, presso la Biblioteca e ciò ha portato a delle importanti riflessioni e visite da parte di varie scuole.
A Carapelle, il 18 mattina, l'Assessora Ricco, i Servizi sociali e il Cav "Titina Cioffi", gestito da Impegno donna, le associazioni attive sul territorio hanno progettato una piccola performance, esponendo uno striscione contro la violenza sul balcone del Comune. Si è creata, altresì, nella piazzetta antistante del Comune, una installazione formata da 100 palloncini. Ad ogni palloncino è stato legato il nome di una delle 60 donne vittime di femminicidio sino ad oggi.
Questa attività è stata realizzata insieme all'associazione "Arte e Favola ed ha visto la partecipazione di alcune scuole, inoltre la sede del Comune si colorerà di rosso per tutto il mese di novembre per mantenere alta l'attenzione su tale importante tematica sociale. Il giorno 22, invece, il Comune di Stornara ha voluto ricordare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza sulle donne, tra cui un evento al Liceo di Stornarella e una passeggiata cittadina con i ragazzi delle scuole medie fino alla panchina ideata contro la violenza, in piazza. Mentre sui lampioni, nelle immediate vicinanze della panchina, sono stati apposti i nomi delle donne vittime di violenza in provincia di Foggia.
L'assessora, gli assistenti sociali, le operatrici del centro antiviolenza sono state a disposizione dei ragazzi e dei più piccoli per raccontare la storia di queste donne, prematuramente scomparse».
Quali sono i dati, a livello locale, sulla violenza verso le donne?
«Nel corso di questo ultimo anno i dati sono 42 accessi, 30 prese in carico, 10 messe in sicurezza con 10 minori».
La violenza, si sa, può essere anche di natura psicologica. In quale percentuale è riconoscibile sul nostro territorio?
«Le forme di violenza e i maltrattamenti sono diverse, al primo posto troviamo quelle psicologiche che accompagnano ogni altra forma di violenza, seguono quelle fisiche, sessuali ed economiche con stalking per quasi tutti i casi».
Quali sono le azioni principali e fondamentali che suggerite di compiere a chi sta subendo violenza in famiglia?
«Se una donna arriva al Centro Antiviolenza, in primis, viene ascoltata per essere presa in carico e accompagnata su un percorso di consapevolezza, si fa una reale valutazione del rischio di una recidiva e si elabora un progetto per la fuoriuscita dall'ambiente malsano che va dalla denuncia alla messa in sicurezza, anche dei figli spesso vittime di violenza, o alla separazione legale quando ciò sia possibile».
A fronte di una maggiore sensibilizzazione, verso tale tematica, da parte della vostra associazione e dei media, è possibile intravedere un certo cambiamento sociale e comportamentale da parte delle donne e in generale da chi subisce violenza o discriminazione?
«In questo anno e mezzo di presenza sul territorio di Cerignola abbiamo realizzato diverse attività di sensibilizzazione, attraverso l'attività posta in essere nelle scuole, si è potuto stimolare realtà pubbliche e private del territorio, aprendo varchi di riflessione. Nel nostro territorio la violenza, spesso, si consuma all'interno delle mura domestiche. La stimolazione dei servizi sociali, sociosanitari, delle forze dell'Ordine e del terzo settore del territorio ha prodotto un numero di accessi superiore a quello degli anni precedenti. Riteniamo che molto ci sia ancora da fare soprattutto se consideriamo che la Capitanata conta un importante numero di femminicidi».
Sono diverse quindi le iniziative sul territorio di Capitanata che intendono sensibilizzare e accrescere l'attenzione su una tematica, purtroppo ancora attuale, che penalizza la crescita e l'evoluzione di un'intera società.